11 Giugno 2010 11:45

Dopo Frigidaire torna anche Il Male?

Abbiamo annunciato tempo fa il ritorno di Frigidaire, di nuovo in edicola in forma autonoma a partire dal mese di giugno. E già si parla di un nuovo Male, che prima ancora di uscire ha fatto scattare una polemica accesa fra autori satirici. Ma cominciamo da Frigidaire, che recupera la sua dimensione di rivista mensile: parliamo di circa 30mila copie di un prodotto rinnovato (che seppure legato alla propria storia dimostra di essere ancora attuale) per venti pagine formato tabloid acquistabili al costo di 3 euro. Di questa operazione (e del futuro di Frigidaire) parla Vincenzo Sparagna in un’intervista pubblicata un paio di giorni fa su Exibart. Fra le altre cose gli si chiede anche de Il Male e di un possibile ritorno in edicola. “È un’idea molto vaga” risponde Sparagna. “Rispetto a Frigidaire, Il Male è molto più legato a una certa stagione. Alla fine degli anni ‘70 la satira aveva una forza particolare. Ma alcuni moduli di racconto, di interferenza o parodia, beh, li abbiamo sempre conservati. Staremo a vedere. In un passato più recente abbiamo sperimentato con la parodia de L’Unità. Non è detto che non si ripetano di nuovo giochi di questo tipo”. Ma contestualmente, sul web, scoppia la polemica. L’autore Flaviano Armentaro, infatti, pubblica sul proprio blog il botta e risposta con Massimo Caviglia, che gli chiede la collaborazione (gratuita) per il numero Zero de Il Male. L’oggetto del confronto tocca il rapporto fra i Senatori della satira e i giovani autori. Si parla delle collaborazioni gratuite e dell’efficacia della satira. Si discute sull’utilità di “riesumare” riviste che hanno ormai chiuso i battenti anni fa, e si parla di quelle che invece stanno proseguendo il loro cammino. La questione resta spinosa. E mentre il “giovane cowboy” Armentaro (così lo definisce Caviglia) sposta la discussione su Facebook, i colleghi lodano il coraggio dimostrato nel riportare il confronto in una dimensione pubblica e rilanciano la discussione sui rispettivi siti o blog. Lo hanno fatto Roberto Recchioni (qui e qui), Daniele Marotta, Gipi… Per farvi un’idea, partite proprio dal blog di Armentaro, che in una delle sue risposta a Caviglia ha allegato la vignetta che vedete anche in questo post.