25 Aprile 2010 18:15

Il ritorno di King Aroo

KingAroo_cvr1 Come pochi sanno con la competenza mostruosa di un Alfredo Castelli (nostrano ricercatore illimitato di fumetti datati, sconosciuti, o dimenticati) e pochi altri, c’è una quantità immane di fumetto sepolto sotto la polvere del tempo, o magari semplicemente lontano nello spazio. Fumetti che, a volte, possono dare ancora spunti, o semplicemente il piacere della lettura. Uno di questi, una piccola chicca molto amata a suo tempo dalle sue parti, è King Aroo di Jack Kent, pubblicata tra il 1950 e il 1965. Al di là dell’immediato gioco di parole (King “Aroo”, è uno di quei termini americani derivati, pare, da “buckaroo” a sua volta derivato dallo spagnolo “vaquero”), le sue strisce sono piene di sofisticate trovate disseminate per il regno di Myopia, condite da un segno piacevolissimo. La serie di strisce è in ristampa da parte della Library of American Comics. Se volete darci un’occhiatina (è assai gradevole) vi basta fare click qui. E’ probabile che, se amate fumetti come Krazy Kat, Barnaby, Pogo et similia, King Aroo vi piaccia. Click qui per trovare il primo volume in rete. Click qui per una recente recensione di Fortunato Latella che analizza le caratteristiche di questa edizione, introdotta da Sergio Aragonés.