15 Febbraio 2010 17:45

Cenerentola, un successo lungo 60 anni

gusjack A metà febbraio del 1950 è iniziato il lungo cammino di Cenerentola, uno dei più importanti lungometraggi animati realizzati in tutti questi decenni dall’impero di Walt Disney. A differenza di quanto era accaduto con i fumetti – tratti quasi sempre da soggetti originali, talvolta suggeriti anche dalla vita quotidiana – per il cinema d’animazione Walt Disney preferì “pescare” nel mondo della letteratura per l’infanzia. Così dopo Biancaneve dei fratelli Grimm, Pinocchio di Collodi, ecc., è arrivato il turno di Cenerentola, lungometraggio tratto dalla famosa fiaba di Perrault, che molto probabilmente si era ispirato alla novella scritta nel 1636 dal napoletano G. B. Basile. Ma questo, in fondo, è un elemento marginale, perché Disney realizzò  Cenerentola seguendo cenerentolagottfredsonquasi fedelmente la favola di Perrault, arricchendola con la magia dei disegni, dei colori, delle musiche, dell’ambientazione, tutti elementi che fecero di questo film un piccolo kolossal dell’animazione. In Cenerentola – sia nella storia che nel film – si avvertono molti richiami a Biancaneve: qui c’è una strega cattiva, in Cenerentola c’è una matrigna malvagia, al posto dei sette nani amici di Biancaneve, ci sono due topini divertenti, invece del cacciatore che salva Biancaneve c’è il più classico dei principi azzurri che farà felice quella ragazza povera che è Cenerentola, e così via. Il film è ricco di sorprese, pieno di colori e con scene anche fastose, come il ballo che sembra quasi anticipare quello assai più celebre del Gattopardo di Visconti. Come è accaduto per tutti, o quasi, i lungometraggi disneyani, anche Cenerentola è passata (coi suoi personaggi) dallo schermo ai fumetti, in varie versioni, disegnate fra gli altri da Floyd Gottfredson (pubblicata tra il 23 novembre e il 24 dicembre del 1964), da Manuel Gonzales e Ken Hultgren, ma nessuna ha ricreato la magia del film, forse perché mancavano le musiche e l’animazione. (Carlo Scaringi).