27 Gennaio 2010 01:53

Le Sceptre d’Ottokar: fac-simile riconoscente

Ottokar-facsimile Un pubblico ringraziamento al lettore Sandro Dallorso che, in un assai apprezzato moto di riconoscenza (stimolato facendo click qui, supponiamo), ci ha regalato, dalla nostra lista di desideri su Amazon Francia, il bel fac-simile della prima edizione a colori (1947) dell’avventura di Tintin Le Sceptre d’Ottokar, di cui vedete la copertina qui accanto, incoraggiandoci così a continuare con entusiasmo la nostra opera su afNews! Il volume in questione ha per noi un valore particolare: è, infatti, il primo che avemmo modo di leggere, visto con stupore alla Standa (dove riteniamo fosse finito come invenduto, remainder, insomma), davvero molti decenni fa, quando eravamo ragazzini, nell’edizione Gandus brossurata, e subito chiesto alla mamma che stavamo accompagnando a fare la spesa (grazie mamma!). Fu, per chi era cresciuto a base di fumetti Disney e Corriere dei Piccoli, fulminante, per la grafica “diversa”, pulita e meticolosa, per la cura dei dettagli (si nota, ma allora eravamo troppo piccoli per saperlo, l’intervento di un altro maestro del fumetto belga, Edgar Pierre Jacobs, in aiuto a Hergé), per la trama avventurosa con rilanci a ogni pagina in forma si suspense o di gag. Da lì nacque una passione che, come si sa, ci ha reso particolarmente edotti sul fumetto francofono e su Tintin in particolare. Per la cronaca è l’episodio in cui appare per la prima volta la famosa cantante lirica Bianca Castafiore.