7 Gennaio 2010 12:48

Oylem Goylem – Moni Ovadia diventa un fumetto

Riceviamo:Storie, aneddoti e canzoni yiddish: l’universo ebraico tra il riso e il pianto, l’ironia e il dolore. Il “teatro musicale” di Moni Ovadia approda sulle pagine di un graphic novel, con il suo spettacolo più noto tradotto a fumetti dallo stesso attore e adattato con poesia dai disegni di Saverio Montella.
Tratto dall’omonimo capolavoro teatrale, Oylem Goylem è un’opera fatta di comicità dolorosa in cui si rincorrono storie e storielle del popolo ebraico. Il narratore Simcha Rabinowicz, alias Moni Ovadia stesso nella versione a fumetti, dal palco di un indefinito teatro intrattiene il lettore con una serie di racconti e canzoni, popolati di una umanità vitale e disperata. Il cantore di sinagoga Naftule Rosenblatt, l’emigrante Moishe Moshkowitz, l’epopea della Yiddish Mame, la coppia prete-rabbino, gli ultimi e i diseredati… sono i protagonisti della Yiddishkeit. Non solo un’indicazione geografica di provenienza, ma un modo di essere. E un modo di rispondere con umorismo e ironia, nonostante tutto, alle difficoltà e alle tragedie della vita. Cultura ebraica e Yiddish, brani liturgici e motti malandrini, canto e bordello, imbroglioni e vittime raccontati in un testo multilingue. Un pittoresco affresco del mondo ebraico, quello dell’aforisma, del riso e del pianto, dell’esilio e della bettola, della canzone e del silenzio, approda dal teatro al fumetto adattato con poesia dai disegni di Saverio Montella.”