14 Ottobre 2009 00:23

Romics non cambia

Riceviamo: “Nei primi di dicembre 2005 scrivevo un pezzo su afNews riguardante la mia visita a Romics, pezzo in cui mi lamentavo dell’eccessivo spazio dato ai Cosplayer a scapito della mostra-mercato del cartaceo. Venivo contestato… dall’alto, ma ciò non mi impediva di ricevere anche molte mail a sostegno della mia tesi. Successivamente Claude Moliterni, poco prima della sua scomparsa, scriveva – ed io traducevo in parte per Afnews – un’identico pezzo simile al mio e molto approfondito su Lucca Comics, e mi sentivo risollevato. Ora, leggo sul Papersera.net l’articolo di Paolo Castagno e vado in solluchero: si fa per dire. Se Topolino passa da 180 a 164 pagine, Paperinik Cult passa dalle canoniche 232 pagine alle attuali 196… ma mantengono lo stesso prezzo eh, caspita; se le mostre-mercato di fumetto vengono assalite da Heidi e Winx e si mangiano tutta la carta rimasta, allora vuol dire che in un universo giovanile sempre più difficile da gestire, le idee sono alla frutta. Quando si è in queste situazioni, bisogna reinventarsi qualcosa, certo, eccome! Non è facile, è vero, ma bisogna stimolare le nostre “celluline grigie” – come dice il Poirot della Christie – affinché producano qualcosa di veramente nuovo. E senza stravolgere o depauperare il contenuto intrinseco del nostro oggetto del desiderio. Renato Ciavola