“A un certo punto abbiamo pensato che si dovessero realizzare storie per gli adulti, per sottrarre il fumetto ad una sorta di marginalità. E fu la festa della creatività, mille idee. Eravamo un gruppo di artisti e pensavamo a grandi progetti. Fu così che nacque Raw Magazine. Adesso s’è capito che i fumetti li si dovrebbe riservare ai ragazzi, perchè tornino finalmente a leggere e soprattutto a riflettere. Altrimenti ci risiamo con Bush o con un altro Bush…” Intervista completa: click qui.