Ogni tanto le notizie della nostra prosaica e tristanzuola attualità mi richiamano alla mente citazioni che, all’apparenza, c’entrano come i cavoli a merenda. E’ il caso di una strofa della celebre poesia di Edgar Allan Poe, the Conqueror Worm :
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(…) Mere puppets they, who come and go / At bidding of vast formless things / That shift the scenery to and fro, /Flapping from out their Condor wings /Invisible Woe! (…)
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(…) Semplici pupazzi, che vanno e vengono / al gesto di Vasti Esseri senza Forma / che cambiano la scena a piacimento / agitando dalle loro ali di condor / invisibile sventura! (…)
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La tranquilla nonchalance con cui si tenta di trasformare i mezzi di informazione in “mere puppets”, spostando e variando a piacimento lo scenario crea un fastidioso riverbero mentale fra la poesia di Poe e la terribile, italica realtà. Quanto ai Vasti Esseri senza Forma, alle Ali di Condor e a tutto il resto, c’è solo l’imbarazzo della scelta! E pure l’invisibile sventura è a mio avviso un’immagine dolorosamente azzeccata, giacché una volta che tutti i media, financo Internet, saranno stati adeguatamente imbavagliati, filtrati, censurati e controllati, non ci sarà proprio più nulla a mostrarci le nudità del re o gli orrori della dittatura. Tutto sarà – per l’appunto – invisibile e quando l’inevitabile sventura ci coglierà potremo fare come gli angeli-spettatori della poesia:
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(…)While the angels, all pallid and wan / Uprising, unveiling, affirm / That the play is the tragedy “Man” / And its hero the Conqueror Worm. (…)
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(…)Mentre gli angeli, pallidi e attoniti/ Alzandosi, svelandosi, affermano / Che l’opera è la tragedia “Uomo” / Ed il suo eroe è il Verme Trionfatore (…)
Il MoisEditoriale di oggi si ispira a questa notizia e al bel pezzo sul Blog di Luca Boschi . By Moise