Dal nostro corrispondete da Asti, Paolo Moisello: Lo confesso: il Carnevale ed io non siamo mai stati amicissimissimi… Buongiorno e buonasera quando ci si incontrava sull’ascensore della fantasia, qualche visita di cortesia fra le pagine di una storia di Jack Giaguaro o di Mac Interpol… tutto qua, poi ognuno per la sua strada! Lui è così coriandolesco e cacofonico, mentre io sono più un tipo pantofole e poltrona… questione di carattere, capite? Ma quest’anno la Scuola del Fumetto di Asti sta organizzando una versione junior del mio corso di fumetto umoristico e così, domenica 8 marzo, mi sono armato di pennarelli e matite ed ho partecipato alla presentazione con una lectio brevis vignettistica. Lo spazio dedicato alla scuola del fumetto era all’interno del bazarino, un tendone per la vendita-permuta-scambio di giocattoli e fumetti gestita da una folla di entusiasti baby-affaristi. E così, fra una vignetta e l’altra, ho avuto modo di andare in esplorazione… Fantastico! Sembrava di essere in una macchina del tempo giocattolesca, regolata sugli anni 80, 70, con qualche archeologica chicca anni 60! Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare: antichi Big Jim e Amico Jackson, dinosauri, pokemon, Barbie vere e taroccate, fumetti di ogni sorta, libri illustrati, videogiochi di almeno tre diverse generazioni, pelouches, bambolotti e action-figures… Ho persino notato, vicino al Manuale delle Giovani Marmotte, una copia di Dimagrire con la dieta a zona ed una videocassetta pirata di Barbie Raperonzolo (pellicola mitica, ingiustamente trascurata dal Mereghetti)… insomma un’abluzione spazio-temporale assolutamente deliziosa. A questo punto ho portato a termine la presentazione e mi sono tuffato nel Carnevale vero e proprio, con il suo corredo di frittelle, pane&nutella a metro, vin brulè e varie altre prelibatezze delle pro-loco, clowns, giocolieri e mascherine… il tutto sotto la pioggia di note dell’inevitabile discoteca mobile e sotto lo sguardo corrucciato di quel seriosauro di Vittorio Alfieri. Non ne sono sicuro, perché stava calando la sera, ma giurerei che, quando la discoteca ha fatto partire Everybody needs somebody to love pure lui si è lasciato sfuggire un marmoreo sorriso! Spero che questo FotoReportage (click qui per vederlo in formato leggero, con le divertenti didascalie in vista, oppure click qui per vederne lo slideshow. NdR) vi piaccia e faccia sorridere anche voi! Moise