23 Febbraio 2009 01:04

Il perfido Blotch in Italia

Povera Italia. Quanto fumetto ci perdiamo! Be’, non tutti, ovviamente. Chi conosce qualche lingua si salva, se vuole. Diciamo, almeno francese e inglese? Non che manchino editori a proporre anche nelle librerie della terra dell’Alighieri buone opere d’oltralpe da leggere con piacere, per carità. E’ il caso, fra gli altri, di Q Press che, nel segnalarci la sua presenza a Mantova Comics, ci ricorda di avere in catalogo il recente “trionfatore di Angouleme“, Blutch, forte di un umorismo nero e perfido, col suo personaggio quasi omonimo, Blotch, una vera merda d’uomo, anch’egli disegnatore, ma negli anni trenta. Se fate un salto nel sito della Q Press (click qui) potete vederne qualche tavola e rendervi conto voi stessi di quanto possa valere. Certo, potreste non apprezzare fino in fondo le cinque tavole generosamente offerte in visione, perché costruite attorno a un altro noto disegnatore, quel tal belga, Georges Remi detto Hergé, creatore di quel certo Tintin di cui ora un noto regista hollywoodiano vuol far dei film… Se foste francofoni, sicuramente cogliereste sfumature d’altro genere, riassaporereste per un momento i ricordi della vostra avventura preferita di Tintin letta da bambini e lo scarto emotivo tra quelle sensazioni e l’immondo Blotch sarebbe ancora più forte. Invece siete italiani. Da bambini avete letto altro (se avete letto qualcosa che vi è rimasto nel cuore, come lo è Tintin da molte generazioni per i nostri cugini al di là delle Alpi) e vi toccherà fare un salto mentale per affiancarne il ricordo a quel che viene suggerito nella breve, cattiva storia di Blotch. Ma direi che vale la pena provarci. Buona lettura.