13 Febbraio 2009 08:45

Su Lanciostory un Martin Hel a piccole dosi

Definirlo un avventuriero è riduttivo e forse offensivo, definirlo un gentiluomo è eccessivo. Ma chi è veramente Martin Hel? Non è solo uno dei tanti eroi di carta inventati da Robin Wood, autore dalla vulcanica fantasia, ma è un individuo appassionato del mistero, del passato, anche del futuro, ma soprattutto dell’ignoto, che ama scandagliare viaggiando nel tempo e nello spazio. In un certo senso, è un fratello minore di Martin Mystère, il personaggio inventato nel 1982 da Alfredo Castelli. Forse è meno colto, ma è più intraprendente e meno riflessivo. Le sue avventure, iniziate oltre vent’anni fa e ospitate sui settimanali dell’Eura Editoriale, sono disegnate da un maestro del fumetto argentino come Angel Lito Fernandez, e offrono ogni volta momenti emozionanti, pillole di cultura, un po’ d’amore e tanta tensione. Martin Hel solitamente vive a Parigi, ma è sempre pronto a partire in giro per il mondo, preferibilmente il Sud America dove si incontra con i resti di antiche culture e con magiche tradizioni, con riti e personaggi insoliti, spesso al limite del plausibile, ma soprattutto con imbroglioni e avventurieri di ogni genere. Talvolta è aiutato da un commissario brontolone o da Nina, intraprendente giornalista parigina, ma di solito preferisce lavorare da solo, perché è essenzialmente un solitario, con rare crisi di malinconia. Per superarle, ha confessato una volta, si compra una rosa bianca: “Mi piacciono – ha detto – sono misteriose e fanno pensare alle sacerdotesse della Luna, tanto sono pure e semplici”. A differenza di Martin Mystère che talora si perde in elucubrazioni quasi filosofiche o in incomprensibili dialoghi con Java, Martin Hel preferisce affidarsi alle riflessioni del Conte Dracula, che parla attraverso una testina appesa al muro e il cui spirito aleggia nella casa. La presenza di Dracula, quasi come il coro delle antiche tragedie greche, serve a Robin Wood per commentare alcuni aspetti deteriori del nostro tempo, con giudizi amari e quasi apocalittici sui comportamenti degli uomini. “Non mi sorprende che la cattiveria sia più attraente della bontà – ha detto una volta Dracula. – La bontà mi fa pensare alla ricotta. L’attitudine naturale dell’uomo è quella di uccidere un altro uomo, e la sua intelligenza gli è servita solo per trovare delle giustificazioni del suo comportamento. Per questo ha inventato il patriottismo, le razze, le frontiere, la libertà, la causa giusta. In realtà all’uomo piace uccidere, e a differenza degli animali, uccide quelli della sua razza“. Giudizi che forse lasciano senza fiato, ma ai quali è difficile, addirittura impossibile replicare. Meglio seguire Martin Hel nelle sue indagini, scoprire scenari inquietanti qua e là per il mondo, e appassionarsi alle sue infinite avventure, pubblicate spesso su Skorpio e ogni due mesi sull’albo a lui dedicato dall’Eura. Recentemente le storie sono scritte da Nestor Barron, e forse hanno perduto un pizzico di originalità e di credibilità, pur offrendo sempre una piacevole lettura. Tra i tantissimi personaggi inventati da Robin Wood, Martin Hel è fra quelli più graditi dai lettori, secondo forse al solo Dago. Per questo motivo Lanciostory ripropone da questa settimana nell’inserto di 16 pagine che caratterizza i due settimanali dell’Eura, il lunghissimo ciclo di Martin Hel, che terminerà nei primi mesi del prossimo anno. Saranno alla fine almeno un migliaio di pagine da raccogliere, rilegare e conservare, accanto a quelle dedicate, in questi decenni, a moltissimi protagonisti ospitati sui due settimanali contenitori. [Carlo Scaringi]