17 Gennaio 2009 14:13

Padri celebri per l’Agente X-9

Secret Agent Corrigan, by Al Williamson

Due settimane dopo le prime tavole di Gordon e di Jim della Giungla,Alex Raymond – uno dei maestri del fumetto americano, nato nel 1909 e morto nel 1956 – cominciò a pubblicare le prime strisce del suo terzo personaggio, nato il 22 gennaio di quel fortunato 1934. Si trattava di un poliziotto, all’inizio senza nome (apprenderemo in seguito che si chiamava Dan), ideato da Dashiell Hammett, grande scrittore di realistici romanzi polizieschi. La prima storia realizzata da questi due grandi autori si intitola “Il Dominatore” e racconta una vicenda abbastanza cruda, con il nostro eroe che fa sfoggio sia di forza fisica che di una mira precisa. Con questo personaggio – identificato a lungo come l’Agente Segreto X-9 – Raymond arricchì la sua personale gamma di eroi, affiancando un poliziotto a un eroe di fantascienza come Gordon e a un avventuriero impantanato nelle foreste del Sud-Est asiatico come Jim della Giungla. Durante le prime storie sono stati svelati alcuni misteri sull’identità di X-9: scopriremo, per esempio, che è diventato poliziotto per vendicare la morte della moglie edella bambina piccola, e che dopo una permanenza nella polizia, è passato nelle file del FBI, per meglio combattere la criminalità organizzata, ancora abbastanza diffusa negli Stati Uniti. L’agente X-9 ha uno sguardo deciso, la mascella robusta, indossa quasi sempre abiti eleganti, ma soprattutto ama infiltrarsi nelle bande criminali per combattere, e sconfiggere, la deluinquenza dall‘interno. Per molti aspetti sembra essere la versione disegnata di Sam Spade, l’investigatore protagonista dei romanzi di Hammett, reso poi celebre dalle interpretazioni cinematografiche di Humphrey Bogart. Dashiell Hammett sceneggiò solo alcune avventure di X-9, fino all’aprile 1935, quando preferì lavorare per il cinema. Fu sostituito per qualche tempo da un altro scrittore di gialli, Leslie Charteris, autore fra l’altro del fortunato ciclo del Santo. Ma anche Raymond non sarebbe rimasto a lungo fedele al suo “figlio”, che abbandò nel novembre del 1935, per dedicarsi meglio alla saga di Gordon. Privato dei suoi celebri padri, X-9 imboccò la strada di un lento seppur lungo declino, malgrado la presenza, spesso, di bravi disegnatori. Se me succedettero diversi, da Afonsky a Briggs, da Mel Graff a Bob Lubbers. Ciascuno di loro cercò di dare un’immagine diversa e forse originale al celebre poliziotto, che tuttavia perse spessore, anche a causa di anonime sceneggiature. Ma il mito di X-9 sarebbe resistito a lungo, fino agli anni Sessanta quando la serie fu presa in mano dallo sceneggiatore Archie Goodwin e dal disegnatore Al Williamson. La coppia ne rinnovò in parte l’immagine, e X-9 abbandonò le indagini tradizionali per dedicarsi alla lotta contro la criminalità del nostro tempo, combattendo trafficanti di droga e di armi, terroristi e banditi di ogni genere. Dal 1980 è stata disegnata daGeorge Stevens, che accentuò il declino e l’anonimato di un personaggio nato sotto una buona stella e con due padri chiaramente importanti. [Carlo Scaringi]