La Democrazia (nelle sue diverse varianti) è una forma di governo che deve essere quotidianamente difesa dai suoi nemici esterni e interni.
I nemici sono fascismo, nazismo et similia, mafia, razzismo, xenofobia, omo*fobia ecc. Tutte schifezze incostituzionali, disumane e intollerabili, spesso sintomi di demenza e/o di delinquenza.
La Repubblica italiana è nata dalla Resistenza al nazifascismo e ha una Costituzione antifascista. Ha scelto un sistema di governo Democratico, che anzitutto impone di difendere attivamente la Democrazia dai suoi nemici. Dovrebbe essere chiaro.
Come si può, da oltre 70 anni, tollerare l’intollerabile e favorire così la subdola e infida diffusione dei nemici della Democrazia, della Libertà, della Giustizia, dell’Uguaglianza e della Solidarietà? Come si può nutrire al seno della Democrazia, le serpi che la vogliono distruggere?
Gli anticorpi, i difensori attivi, dovrebbero essere le persone, prima ancora delle Istituzioni. Ma se ne rendono conto, i cittadini italiani, dell’enorme responsabilità che hanno? O danno tutto per scontato?
Bè, niente è scontato. Ogni conquista del passato, costata sangue, si può perdere, se non la si difende. La pace, la convivenza civile, i diritti, le libertà, la salute financo.
Il sistema democratico mal funziona se ha dentro di sé chi è contrario alla democrazia. Ormai dovrebbe essere evidente. Gandhi pensava che bastasse parlare con Hitler e Mussolini per far venire fuori in loro l’umanità che sembravano non avere. Purtroppo anche i grandi sbagliano, talora.
(Ovviamente fra i grandi c’è Gandhi, non quegli altri due tipi citati.)
Bisogna saper distinguere tra vittime e carnefici, tra degni e indegni, tra tollerabile e intollerabile. E dobbiamo piantarla di dare la colpa (solo) ai governanti che noi stessi eleggiamo: in Democrazia la colpa è anzitutto degli elettori. Ognuno di noi deve fare la sua parte, ogni giorno, concretamente.
Non basta che una formazione politica sia riuscita a sedere in Parlamento (giusto per un vizio di forma, giacché chi non è antifascista non dovrebbe sedere in un Parlamento nato dall’antifascismo, IMVHO, e questo non per far loro un dispetto, ma perché semplicemente incompatibili – sarebbe come far sedere la mafia nel Consiglio Superiore della Magistratura), perché sia tutto a posto, la Democrazia sia al sicuro, libertà e diritti siano garantiti. Tutt’altro.
C’è ancora e sempre bisogno di Resistenza, antifascismo, antirazzismo ecc. Purtroppo. E se il passato è stato ingenuamente eccessivamente tollerante e fiducioso, ora bisogna che nelle Istituzioni, nelle Forze dell’Ordine, nell’Esercito, in Parlamento non ci sia posto per chi non è antifascista, antirazzista e coerente con la nostra Costituzione e/o flirta coi nemici della nostra Democrazia.
Sempre IMVHO, ovvio.
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