Perché ogni tanto “aggancio” in rete tutte quelle belle foto di primati e altri animali e paesaggi, e io stesso ne faccio, appena posso? Mi catturano, mi commuovono e mi fanno pensare e fantasticare. Non saprei come altro dire. La Vita su questo pianetucolo alla periferia della galassia è strabordante e si manifesta in una quantità meravigliosa di forme. Posso capire perché tanta gente quando vede la Natura e le sue espressioni sia portata a pensare “mio Dio!” e a convincersi che deve esserci una Amorevole Intelligenza Suprema dietro tutto ciò. In realtà non c’è nulla che provi una tale deduzione impropria (una sorta di condensato di speranza) e non è nemmeno necessario che sia sia, un’A.I.S., a giustificare la Vita (anche se sarebbe, per molti, assai consolatorio). Ma è innegabile che, di solito, se ci si lascia prendere, ci si emoziona assai. Siam fatti così (magari non tutti, ma insomma). Nel corso della mia lunga vita ho avuto momenti di commozione persino nel vedere, dalla mia finestra, le persone, piccole, che camminavano in strada: potevano essere anche folli assassini, ma la loro semplice esistenza, l’immagine mentale della loro vita, una illusoria sintonia, mi colpivano fino alle lacrime. Eccesso di empatia, ovvio, ma a nessuno era venuto in mente che io fossi da curare. Altre volte ho provato, invece, la strana sensazione di sentirmi a disagio in un corpo umano, quasi fosse un assurdo limite, una costrizione immotivata, o io fossi un alieno su un pianeta che non era il mio; ma non fa testo: il mio cervello non ha funzionato bene per lunghi decenni, davvero, e ne ho viste e sentite di tutti i colori, nei miei neuroni, finché nel 2011, non ho dato definitivamente fuori di testa. La cura neurologica (che avrei dovuto iniziare nel 1960, tanto per capirci) ha dato i suoi effetti e ora… il mondo mi meraviglia con ogni piccolo dettaglio, la vita mi entusiasma in modo nuovo, vivo una nuova esistenza decisamente più piena, solida e affascinante. E, grazie alla chimica, come uno dei tanti effetti collaterali positivi della cura per la pericolosa depressione che mi aveva disastrato, il devastante eccesso di empatia si è risolto. Per cui, ancora mi commuovo, certo, ma ora riesco a vivermi ogni momento senza sbiellare, senza precipitare da un estremo all’altro delle emozioni. E la natura è meravigliosa, e la vita è meravigliosa, e in giro ci sono anche tanti esseri umani aggressivi e stupidi a guastare la festa, certo, (e sarebbe molto meglio se i cervelli umani non fossero così mal tarati, o almeno venissero curati), eppure tutto è così affascinante e stimolante…
Polvere, sì. Tutto. Di stelle, diciamo, per farci piacere, ma pur sempre polvere. In continuo movimento, aggregamento e disgregamento, e quindi mutamento e quindi vita, in qualche (per ora) enigmatico modo. Ma sempre polvere. Atomica, subatomica, quel che è, ma polvere. E ne vien fuori tutta ‘sta roba! Non è fantastico? Ah, se invece di scannarci per delle stupide idiozie, ci dedicassimo alla Meraviglia… Questo universo è così carico di fascino, emozioni, bellezza…
Ecco perché “aggancio” immagini belle. Perché a me fan piacere e se le condivido, anche solo con una persona (te, per dire), mi fa ancora più piacere. Non so perché, ma il mio cervello funziona così, al momento. Poi tornerà polvere. E poi… si vedrà.
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