Francesco, il Papa dei cristiani cattolici, è solo un “uomo immagine”, messo lì per risollevare il Vaticano nell’immaginario popolare con una serie di buone (quanto inutili, o al più, poco utili) parole, o è una persona davvero convinta di dare un contributo all’Umanità? I suoi rimbrotti ai cattolici (e alla curia ecc.) porteranno un vero cambiamento, o tutto resterà come prima? La Chiesa Cattolica si farà “povera”, magari restituendo saccate di soldi allo stato italiano e ai suoi cittadini come alcuni sperano, o faranno tutti orecchie da mercanti? Insomma, sono solo parole al vento, ad usum media, o stiamo assistendo a un rinnovamento epocale? O ne’ l’una ne’ l’altra? Cioè, egli ci crede davvero, ma nessuno (o quasi) gli darà retta? Visto il peso strabordante che questa Chiesa ha in Italia, sono domande che, alla fine della fiera, interessano tutti i cittadini italiani (e non solo, ovviamente). E mi vengono in mente ogni volta che dal televisore dice qualcosa, cioè spesso, in questo periodo. Anche se non sono una delle sue pecorelle (e non sono pecorella di nessuno, in effetti, oggidì, se per pecorella intendiamo chi segue una qualsivoglia fede religiosa), e sicuramente la pensiamo in modo diverso su alcune faccende della vita e della morte, mi piacerebbe che lui ci credesse davvero (e in questo senso, il titolo di questo post sarebbe il saluto affettuoso a un amico che apprezzi, e col quale non è necessario essere sempre d’accordo) e che i suoi gli dessero retta su diverse delle parole che ha detto fin qui. Sarebbe un bel passo avanti per tutti. Chissà. Peraltro, spes ultima dea…
Per inciso, peccato che, nell’intervista di Scalfari (click qui), Eugenio non abbia avuto la prontezza di spirito di rispondergli come ho scritto l’altro giorno (click qui): sarebbe stato divertente e mi piace pensare che il buon Gesuita avrebbe apprezzato e ci avrebbe riso su.
Il disegno è tratto dal Francesco di Dino Battaglia.