Casterman-Moulinsart: che figura barbina?

Il Console di Syldavia, stupito più che afflitto, conferma di aver ricevuto stamattina una copia dell’ormai famigerato volume L’Affaire Tournesol – la version du journal Tintin, che avevo ordinato on line anticipatamente svariati mesi fa.
Ne preparerò il consueto video sfogliamento appena possibile, ma posso già anticipare che, purtroppo, in effetti ci sono cose che non vanno bene per niente e che, fatte da case editrici di questa portata, fanno davvero impressione (parola usata ad hoc). Ritirare tutto lo stampato, quando però molte copie erano già state spedite e date in distribuzione, fa pensare che abbiano toppato diverse persone che avrebbero potuto fare quel che di solito si fa, quando si stampa un libro. Ma forse c’era un virus in redazione e in tipografia e dal distributore, va a sapere. Certo è che questo scherzetto costerà una bella paccata di soldi…

L’albo speciale (difettoso) l’ho comprato qui https://amzn.to/4p9Wgv1 prima del ritiro. Diventerà una chicca da collezionisti?

“Per realizzare “L’affaire Tournesol”, il creatore di Tintin fondò gli Hergé Studios, un piccolo team che lo assistesse nella realizzazione degli sfondi e dei colori. Caratterizzata dal contesto della Guerra Fredda, questa nuova avventura attinge alle convenzioni della spy story, senza trascurare i colpi di scena farseschi che caratterizzano la serie. La versione originale, pubblicata a puntate sulla rivista Tintin dal 1954 al 1956, presenta numerose varianti rispetto all’edizione finale. La più sorprendente è lo sviluppo della storia su due pagine in formato orizzontale [detto “all’italiana”] per le ultime 20 pagine, a dimostrazione del notevole talento narrativo di Hergé, della sua capacità di riavvolgere la narrazione senza perdere né il ritmo né il filo di una trama perfettamente controllata. Accuratamente restaurate dagli archivi del fumettista, le pagine sono accompagnate da un dossier storico riccamente illustrato che ripercorre i retroscena della creazione dell’avventura più hitchcockiana mai prodotta da Hergé.”