Dalla nostra corrispondente ad Annecy, Alice Buscaldi:
Mercoledì 11 giugno, al Festival di Annecy (MIFA) in occasione della conferenza “Les femmes dans l’industrie de l’animation : une décennie de changement, un avenir à façonner” (Le donne nell’industria dell’animazione : un decennio di cambiamento, un futuro da costruire) il direttore generale di CITIA – Mickaël Marin – ha annunciato la creazione di una residenza dedicata alle registe di lungometraggi d’animazione provenienti da tutto il mondo.
L’evento che ha riunito Mailys VALLADE (Regista di Amélie et la métaphysique des tubes), Corinne KOUPER (Vice Presidente LFA-Les Femmes s’animent), Eleanor COLEMAN (Business Development a Blue Spirit Production), Daysi CRUZ (Presidente MIA – MUJERES EN LA INDUSTRIA DE LA ANIMACIÓN) e Marge DEAN (President WIA – Women in Animation) e concepito per celebrare i dieci anni di impegno del Festival di Annecy nella lotta in favore della parità di genere nell’industria, ha rivelato una tendenza oggettivmente positiva ma ammettendo in parellelo la persistenza di uno squilibrio di genere che emerge in modo particolare dall’analisi della categoria specifica dei lungometraggi d’animazione.

Nonstante numerose opere realizzate da donne abbiano segnato in modo indelebile il settore (pensiamo a Persepolis di Marjane Satrapi, I racconti di Parvana di Nora Twomey, Frozen di Jennifer Lee, Sultana’s dream di Isabel Herguera e La Traversée di Florence Miailhe, per citare solo alcuni esempi), i dati hanno mostrato che nel decennio 2014 – 2024 solamente il 16% dei film d’animazione presentati al Festival si devono ad autrici, contro un ancora più magro 9% per il decennio 2004 – 2013.
Questa disparità non è certo legata a una mancanza di talento, ma ad ostacoli sistemici socio-culturali che pregiudicano l’accesso ai finanziamenti e alla visibilità, compromettendo inevitabilmente la buona riuscita del film o, se anche la produzione va in porto ne intacca la diffusione a causa di preconcetti basati su criteri di natura prettamente maschilista. Se ci riflettiamo, anche il cinema dal vero non fa sconti alle donne : in quasi ottant’anni di esistenza il Festival di Cannes ha premiato con la prestigiosa Palma d’oro solamente tre registe: Jane Campion, Julia Ducournau e Justine Triet.
La residenza promossa da CITIA ha quindi lo scopo di intervenire proprio all’inizio del processo creativo, offrendo supporto concreto alle artiste che vogliono sviluppare il proprio lungometraggio, perché, come dichiarato da Mikael Marin, «il Festival non vuole solo premiare i film una volta terminati, ma aiutare a farli nascere.»

Una presa di posizione condivisa con entusiasmo dalle rappresentati delle associazioni presenti alla conferenza, che non ha mancato di commuovere anche i suoi promotori (lo stesso Marin ha dovuto fermarsi un momento perché visibilmente emozionato mentre annunciava l’iniziativa) : – «Dedicare una residenza alle donne è un atto politico forte» ha dichiarato in chiusura dell’evento Corinne KOUPER, Vice Presidente dell’associazione francese Les Femmes s’animent.
L’inaugurazione è prevista per il 2027 e la sede sarà all’interno della nuovissima Città Internazionale del Cinema d’Animazione di Annecy sita nel quartiere di Les Haras : uno spazio polivalente, appositamente pensato come luogo privilegiato di creazione, ricerca, mediazione e scambio, che accoglierà artiste da tutto il mondo, favorendo l’emergere di nuove voci femminili
Scopri di più da afNews Fumetto e dintorni dal 1995 non profit journalism
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.



