Martedì 15 è stata la seconda giornata della View Conference, che da segna l’inizio di ciò da cui prende il nome, le conferenze.
Nelle sale due, tre e quattro del cinema Ideal di Torino si sono svolti Workshop, masterclass mentre le conferenze si sono svolte nella sala uno, che è tra le più grandi sale cinematografiche d’Italia con uno schermo 4K di duecento metri quadrati.
La prima conferenza riguardava un Work In Progress del prossimo film Disney “Moana2”, dove non era permesso fare foto e i telefoni e le fotocamere erano state imbustati. Quindi non è il caso di parlarne.

La seconda è stata l’attesa conferenza di Josh Cooley, dove il regista ha parlato di come sia stato dirigere “Transformers One”. Una storia che lo ha interessato fin da quando ha letto la prima sceneggiatura nel 2019, dopo aver lasciato la Pixar dove aveva lavorato per vent’anni.

Ha anche parlato di come, per poter realizzate una storia appassionante che potesse coinvolgere gli spettatori emotivamente, abbia pensato al suo rapporto col fratello e curato molto la scelta delle voci, il doppiaggio e la scelta delle musiche. Emozionando il pubblico in sala con il suo racconto appassionato e facendo capire a tutti che “Transformers One” è un film è da vedere.

La presidente di Paramout e Nickelodeon Animation Ramsey Naito ha ricevuto il View Visionary Award 2024 ed è stata intervistata dal giornalista e profondo conoscitore e studioso di fumetti e cinema d’animazione Luca Raffaelli, che gli ha fatto domande su tutta la sua vita e su come sia arrivata a ricoprire il suo ruolo attuale. Cresciuta in una famiglia di artisti da cui ha ricevuto l’influenza della cultura americana e giapponese è riuscita ad arrivare alla sua posizione solo dopo una carriera decennale come animatrice e direttrice nel cinema d’animazione. Da quando ha iniziato a ricoprire la sua posizione Ramsey Naito ha spinto per la produzione di film appassionanti dal design innovativo. Come dimostrano successi come “Teenager Mutant Ninja Turtle: Mayhem” (Tartaruge ninja, caos mutante) e “Transformers One”. Correntemente impegnata supervisionando circa 45 progetti è felice di poter lavorare con registi visionari.

È seguita a questa un’impressionante conferenza dove Florian Witzel ha raccontato quanti cicloni, tempeste e trombe d’aria lui e altri impegnati nella realizzazione del film “Twisters 2024” siano andati a filmare dal vivo per riuscire a replicarli nel modo più realistico possibile.

Dopo è toccato alla bella conferenza di Loic Espuche sul suo cortometraggio “Yuck!” Che racconta di un gruppo di bambini in un campeggio che sono disgustati dal vedere gli adulti baciarsi. Ma due di loro, in realtà….
Un corto molto dolce, selezionato anche a Annecy nella selezione giovane pubblico, che l’autore ha spiegato nella sua evoluzione.

Dalla prima idea, nata sentendo urla di bambini disgustati dai baci al cinema, alla versione finale. Con tutte le evoluzioni della storia, la spiegazione dei cambiamenti di stile avuti prima di trovare la forma definitiva e di quanto sia importante il colore nel corto, soprattutto quello delle labbra luminose.


Molto divertente il racconto sulle difficoltà del registrare le voci di bambini e le soluzioni trovate.

È seguita a questa una bella conferenza dove Josh Cooley è tornato sul palco per raccontare il suo modo di vedere la narrazione.

Un originale discorso sullo storytelling dove ci si interrogava su cosa possa spingere la gente a interessarsi delle storie su persone sconosciute ottenuto mischiando racconti privati sulla sua famiglia e coinvolgendo il pubblico a raccontare una cosa di loro che non si direbbe a prima vista. È stata una conferenza che si può definire illuminante sotto molti aspetti e molto originale.

Dopo una conferenza di Dylan Sinnon sulle conquiste di Renderman nell’ultimo anno, tra cui spicca il premio consegnatogli dalla IEEE per l’avanzamento tecnico che il programma ha portato nel settore. Si è anche parlato del suo utilizzo nei film e le sue possibilità anche nella simulazione del disegno 2D, seguita da un’estrazione tra il pubblico per la distribuzioni delle celebri Pixar Walking Teapot.
La giornata si è chiusa con l’emozionante conferenza di Rob Coleman sull’animazione in “Transformers One”.

Il grande della ILM di base in Australia ha raccontato quanto è stato fatto per creare un film sui Transformers che fosse nuovo e sentito come originale per storia e design. Invece dello storyboard è stato fatto un filmato di base con attori, che hanno recitato indossando tute per la Motion Capture e grazie al rendering in real time il filmato mostrava nello schermo i movimenti degli attori che apparivano già come i robot protagonisti. Il regista li ha diretti decidendo prestazioni e angoli di ripresa e questi filmati sono stati affidati agli animatori, che sono stati invitati a recitare loro la scena e usare le loro emozioni come base per realizzare l’animazione finale.

Il risultato è notevole e il film davvero emozionante. Il giovane pubblico ha fatto molte domande al veterano degli effetti speciali, continuando a stargli intorno anche quando la conferenza si è conclusa.

Questa è stata la seconda giornata della View Conference. Chi scrive si rende conto che non puù dare un’immagine completa perché non è andato a vedere come procedevano Workshop e Masterclass nelle altre tre sale del cinema messe a disposizione. Cosa a cui si tenterà di porre rimedio per il prossimo articolo.
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