#tintin #bandedessinee #afnewsinfo
Può essere utile anche agli autori italiani comprendere le questioni relative a diritto di autore e parodia, che sottostanno alle leggi nazionali e a quelle dell’Unione Europea. La sostanza è che il diritto di parodia è una “eccezione” al diritto di autore, non è la regola, e che i legislatori han cercato di mantenere il dovuto equilibrio fra libertà di espressione (anche puntualmente parodistica) e diritto di autore.
Insomma, se girano dei soldi non fate i furbi, usate il buon senso e siate onesti (anche con voi stessi: “Lo faccio perché davvero devo esprimere qualcosa di importante, o è una scusa per fare soldi facili?”).
Ne tratta in dettaglio questo articolo francese, esaminando gli atti dell’affare Tintin-Marabout (che potrebbero interessare al vostro avvocato):
L’eccezione della parodia deve essere valutata in modo restrittivo e concreto . Richiede un’evidente intenzione umoristica, preferibilmente di una certa intensità, e presuppone l’immediata identificazione dell’opera parodiata. L’opera parodica deve distinguersi senza creare rischio di confusione tra le opere in questione e senza appropriazione dell’opera altrui. Pertanto, le opere che prendono a prestito da opere primarie per rivendicare il beneficio della loro notorietà e vivere della loro influenza non possono rientrare in questa eccezione. Non può mai trattarsi di un approccio commerciale su larga scala che non rispetti la legge del genere parodia, che è necessariamente puntuale…
…La corte d’appello non riafferma espressamente il fondamento dell’eccezione, che la corte aveva chiaramente formulato sottolineando che “l’eccezione di parodia è intesa a garantire la libertà di espressione degli artisti, tale principio ha quindi valore costituzionale e impone al giudice di verificare che esista un giusto equilibrio tra questa libertà e i diritti dell’autore, fonte d’ispirazione del parodista” (vedi anche su questa affermazione, Parigi, 18 febbraio 2011, n° 09/19272 , SAS Arconsil c. Società legale belga Moulinsart , .ibide1422011. Légipresse sentenza Deckmyn, che sottolinea ulteriormente che “la parodia costituisce un mezzo adeguato per esprimere un’opinione”. Questa giustificazione forse spiega perché parte dell’argomentazione della difesa nel caso in esame si basa sulla libertà di espressione. Possiamo tuttavia mettere in dubbio l’opportunità di sviluppare un argomento del genere che giustifichi la riproduzione o l’adattamento dei personaggi di Hergé esclusivamente attraverso la libertà di espressione artistica. Infatti, è attraverso la consacrazione delle eccezioni che la libertà di espressione è garantita nel diritto d’autore. La Corte di Giustizia, nelle citate sentenze del luglio 2019, lo ha ribadito con forza. E se la Corte di cassazione avesse una volta statuito che la libertà di espressione, di per sé, poteva giustificare una violazione o una limitazione della condanna che ne consegue…
Leggi il resto su: Eccezione parodia, un nuovo episodio: Tintin in Hopper’s Land – Proprietà letteraria e artistica | Dalloz Notizie