afNews 24 Luglio 2024 12:02 Cinema, Tintin e Hergé

L’Homme de Rio: Tintin nel paese di Bébel

… La grande fonte di ispirazione per L’uomo di Rio è infatti Tintin. Il film si apre come L’orecchio spezzato. In questo album del 1943, un feticcio di arumbaya (una tribù fittizia inventata da Hergé) viene rubato dal museo etnografico di Bruxelles… The Man from Rio si apre allo stesso modo con il furto di una statuetta maltica (anche questa una civiltà immaginaria) al Musée de l’Homme a Parigi. Il taglio della sequenza e la rappresentazione del cattivo, una silhouette che indossa un cappello, appaiono come citazioni dirette. Giunto a Rio, Adrien si avventura fino al bordo della facciata di un albergo: vuole passare dall’esterno per recuperare Agnès, tenuta prigioniera in una stanza. Il piano riproduce direttamente una famosa tavola di Tintin in America. Più tardi scopriremo che, come i modelli di navi de Il segreto dell’unicorno, le statuette contengono pergamene che devono essere assemblate…
Se l’universo di Indiana Jones evoca le avventure di Tintin, è perché il cineasta si è ispirato direttamente al film di Philippe de Broca, citandone addirittura il finale (quando le tre statuette maltesi si riuniscono in una grotta perduta in fondo alla giungla e quello gli eroi devono fuggire altrimenti rischiano di essere inghiottiti dalle pietre) dalla sequenza iniziale del film. Quando nel 2011 uscì Le avventure di Tintin: Il segreto dell’unicorno, Steven Spielberg realizzò un vecchio sogno… e completò un dialogo iniziato nel 1964 con quest’Uomo di Rio che non era un western, ma senza dubbio il miglior adattamento cinematografico del avventure di un intrepido giovane reporter.,,

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