Da Carl Barks, una delle meraviglie della Letteratura del ‘900.
www.afnews.info segnala:
Durante il Natale del 1951 una maggiore libertà editoriale permetteva di rappresentare una Paperopoli più realistica, non edulcorata. E in una quadrupla d’apertura così cupa da schiudersi di fronte al lettore in tutta la sua forza drammatica, vediamo tre anatroccoli camminare per il degradato quartiere di Shacktown (Agonia nella prima traduzione italiana) circondati da bambini il…
Leggi il resto su Papersera https://www.papersera.net/wp/2023/12/20/paperino-zio-paperone-e-il-ventino-fatale-2/ Leo Sorrentino
La cosa terribile è che nel frattempo la povertà nel mondo non è stata debellata e noi umani continuiamo a perdere tempo, risorse e vite a fare stupide guerre!
Questa storia (e altre, bellissime) di Carl Barks, qui:
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