afNews 7 Giugno 2023 07:59

Un  giovane giornalista alle prese con la tratta degli schiavi

Nella prima metà del Novecento, il giovane giornalista Joseph Kessel intraprende un viaggio nell’Africa orientale per indagare su un tema esplosivo: il traffico di esseri umani…
Quando sbarcò a Gibuti all’inizio di maggio 1930 … il giovane pioniere del reportage, deve esplorare per due mesi il Corno d’Africa per produrre una serie di articoli per il quotidiano Le Matin. I suoi articoli edificanti avrebbero ispirato Hergé a scrivere uno dei suoi album più memorabili, Coke en stock…
Di fronte al reportage di Kessel, i lettori di Le Matin rimangono paralizzati quando scoprono l’esistenza di pratiche che credevano di un’altra epoca. Tra loro, Georges Remi [Hergé], che allora aveva 23 anni. E ne sarà ispirato più di una volta. Prima mettendo direttamente in scena Henry de Monfreid [avventuriero violento e senza scrupoli, grande ammiratore di Benito Mussolini, che porterà il suo aiuto e il suo sostegno a Rodolfo Graziani, sanguinario generale italiano e protagonista della conquista italiana dell’Etiopia] in I sigari del faraone (1934), dove salva Tintin dall’annegamento nelle acque del Mar Rosso! Ma soprattutto riprendendo il tema della tratta degli schiavi quasi trent’anni dopo l’opera di Kessel, nell’album Coke en stock (1958)…

Leggi tutto il resto su: Joseph Kessel, un reporter face au trafic d’esclaves – Geo.fr

Articolo estratto dalla rivista Tintin c’est l’aventure 16.

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