afNews 30 Aprile 2023 09:00

TFF giorno 3: letteratura, enogastronomia, cultura e tanto cinema

La terza giornata del Trento Film Festival inizia alle 10.30 con L’ABC dell’escursionista e Patagonia trek del Diablo: un incontro, al Salotto letterario di MontagnaLibri, con la guida alpina ed accompagnatore dell’associazione Viaggia con Carlo Marcello Cominetti.

Alle 11, negli spazi T4Future in Piazza Fiera, la presentazione del libro vincitore della sezione Libri per ragazzi del Premio ITAS 2023: “Il grande libro delle Alpi” di Lana Bragin, Stefan Spiegel,  Tobias  Weber  e  Bjo, rn  Ko, cher  racconta,  attraverso  cartine,  infografiche  e  illustrazioni, l’ambiente alpino in ogni suo aspetto, per esaltarne l’immensa diversita0 .

A mezzogiorno, in Piazza Cesare Battisti, appuntamento con il laboratorio di degustazione di formaggio Vezzena e Miele, a cura di Marisa Corradi del Caseificio degli Altipiani e Cinzia Armanini  dell’omonima  azienda  agricola.  L’evento é organizzato  in  collaborazione  con  CIA Trentino.

Sempre a mezzogiorno, nel Salotto letterario di MontagnaLibri, il quotidiano appuntamento con la rubrica Cosa vedo oggi? in cui il responsabile del programma cinematografico Sergio Fant e i registi ospiti guideranno il pubblico alla scoperta delle proiezioni della giornata.

Alle 16, negli spazi T4Future in Piazza Fiera, Picnic musicale: i tiri burloni di Till Eulenspiegel: i burattini di Luciano Gottardi, insieme alla musica del quintetto di fiati dell’Orchestra Haydn, racconteranno le avventure di un curioso personaggio, venuto alla luce in un paesino della Bassa Sassonia, che fin da piccolo trasgredisce le regole della buona educazione e diventa un impertinente buffone.

Sempre alle 16, ma nel Salotto letterario di MontagnaLibri, la presentazione del libro “ Và sentiero.  In  cammino  per  le  terre  alte  d’Italia”  di  Sara Furlanetto  e  Yuri  Basilico, edito da Rizzoli. Il libro racconta la spedizione che, tra il 2019 e il 2021, ha percorso, documentato ed esplorato l’intera dorsale montuosa del Paese, dal Friuli Venezia Giulia fino alla Sardegna, in un viaggio tanto intenso e faticoso quanto emozionante. La loro via maestra é stata il Sentiero Italia, il trekking più lungo del mondo, che in quasi ottomila chilometri permette di scoprire la varietà e la bellezza delle nostre montagne e valli, ciascuna col suo microcosmo di paesaggi, persone e tradizioni.

Il Salotto letterario di MontagnaLibri sara0  teatro, alle 17, di Ciak si stappa, un aperitivo con le bollicine di Rotari Trentodoc, per poi alle 17.30 lasciare spazio alla presentazione del libro Il cane d’oro di Sara Segantin, edito da Rizzoli: un romanzo di scienza e sentimento, dove il canto della natura fa da sfondo alle scorribande di quattro ragazzi e alla loro ricerca di un rapporto piu0 autentico ed equilibrato con il mondo che li circonda.

Alle 18, nella sala conferenze del MUSE e per la sezione Destinazione… Etiopia, la primatologa Elisabetta Palagi dialogherà  con la divulgatrice scientifica Anna Sustersic nell’evento Socialità e tolleranza ad alta quota: i gelada, dedicato alle omonime “scimmie alpiniste”.

Alle 18.30, presso le Gallerie di Piedicastello, Alessandro de Bertolini presenterà  il progetto  Lo Stelvio  raccontato  ai miei figli, la storia di un  sogno diventato realtà: trascorrere più tempo possibile con i propri figli, condividendo le radici di un antico nomadismo e i valori delle riserve naturali protette. De Bertolini ha infatti trascorso con la moglie e i due figli – Lorenzo di 4 anni e Bianca di 2 – 15 giorni in bicicletta, tenda e sacco a pelo, pedalando nel Parco Nazionale dello Stelvio. Un evento in collaborazione con Montura Editing.

Per la rubrica Un’ora per acclimatarsi, alle 19 in Piazza Battisti, il fotografo Michele Lapini, gli autori Sara Furlanetto e Yuri Basilico0  e il regista Michele Trentini rifletteranno sul tema Media e montagne: come cambia la narrazione delle terre alte. Se da un lato sopravvive la visione ottocentesca del controllo umano sulla natura e di conseguenza del “mito” di chi riesce a compiere una grande impresa, dall’altro nuove generazioni di appassionati ed alpinisti cercano chiavi narrative diverse. Come viene raccontata dunque la montagna, nel 2023?

A partire dalle 19, nella cornice di Palazzo Roccabruna e per la sezione Destinazione… Etiopia, spazio ad aromi e profumi della cucina etiope con I sapori dell’Etiopia: una cena in cui si potranno assaggiare i tradizionali piatti speziati di carni e verdure, serviti su una base di injera, pane tipico fatto con farina di teff.

Infine, alle 20.30 presso l’Auditorium Santa Chiara, la seconda serata alpinistica del Festival: Arrampicarsi all’inferno. L’alpinismo al tempo della crisi climatica, con Luca Mercalli, Bernard Amy, Rossano  Libèra, Alberto  Paleari  e Sara  Segantin.  Un  alternarsi  di  testimonianze, riflessioni, dati statistici, fotografie, reading e musiche dal vivo (a cura di Martin Mayes, L’Orage e Trouveur Valdotèn), per riflettere su come il mutamento del clima stia velocemente cambiando il volto della montagna, rendendone impercorribili alcune vie classiche.

Una selezione dei film della terza giornata di Festival.

Al Multisala Modena, in Sala 1 alle 14.45, segnaliamo, per la sezione Terre Alte, Innesti di Sandro Bozzolo, che indaga la tradizione dei castagneti piemontesi, ripercorrendo il rapporto col padre Ettore, casellante autostradale e appassionato castanicoltore.

In Sala 2, alle 15 e per la sezione Alp&Ism, Ephemeral di Alastair Lee, documentario che segue gli esperti scalatori Guy Robertson e Greg Boswell nella loro ricerca e scalata di nuove vie invernali.

Alle 17, per Orizzonti vicini, sarà  la volta di Storia di un violino e del suo albero, il documentario di Matteo Ceccarelli che narra la storia di uno strumento secolare, dalle mani di una liutaia all’anima di un musicista, passando per il racconto di un anziano guardaboschi della Foresta di Paneveggio, in Trentino.

Alle 15, in Sala 3, la proiezione dell’unico lungometraggio italiano in Concorso: Montanario di Eleonora Mastropietro, che analizza il legame fra tecnologia, turismo e alpinismo osservando l’attivita0  dell’ormai  popolare  funivia  costruita  sul  versante  italiano  del  Monte  Bianco.

Seguirà, alle 17.15, la Proiezione speciale in anteprima mondiale di Karma Clima, il documentario di Michele Piazza che racconta il progetto, tra musica e attivismo, dei Marlene Kuntz, band cuneese che ha realizzato, lo scorso anno, un album dall’impronta ecologica davvero lieve, attraverso una serie di residenze ed eventi sulle Alpi piemontesi (con una tappa che ha coinvolto anche Trento, in una performance della band durante lo scorso Trento Film Festival).

Al Supercinema Vittoria, dalle ore 14.30, verrà proiettato il documentario in Concorso Wild Life, firmato dai premi Oscar per Free Solo Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin, una spettacolare produzione  di  National Geographic. Il film é un appassionante ritratto dell’imprenditrice  e ambientalista Kristine Tompkins, vedova dell’alpinista ed ex-fondatore di The North Face Doug Tompkins, oltre che amica di lunga data del patron di Patagonia Yvon Chouinard: prima insieme al marito, e poi da sola, Kristine ha portato avanti il visionario progetto di proteggere sterminati territori incontaminati nel sud del Cile, per sottrarli allo sfruttamento delle risorse e farne dei parchi  nazionali.  Si  continuerà poi alle  16.30 con l’anteprima mondiale de  L’ultima  via  di Riccardo Bee, il film di Emanuele Confortin – presentato per la sezione Alp&Ism – che rievoca la figura  dello  scalatore  bellunese,  uno  dei  più forti  dell’epoca in cui é vissuto, ma la cui eredità alpinistica resta in parte avvolta nel mistero.

Per le proiezioni della sera, presso la Sala 1 del Modena, sarà la volta, alle 18.45, di Blinfolded, diretto da Caterina Cozzio per la sezione Alp&Ism, mentre alle 21.15, per la sezione Orizzonti vicini, verrà proiettato Paesaggio rifugio. Visioni   e    incontri    da    un   altrove    alpino: documentario di Michele Trentini e Andrea Colbacchini che riflette sulle strutture presenti oltre il  limite  dei  territori  antropizzati  e  che  sempre  piu0  frequentatori  delle  montagne  ambiscono  a raggiungere.

In Sala 2, per la sezione Destinazione… Etiopia,  sarà proiettato alle 19 il pluripremiato Faya Dayi di  Jessica  Beshir:  girato  ad  Harar,  la  città rurale  in  cui é cresciuta  la  regista,  documenta  la coltivazione e il commercio del khat, la tradizionale pianta stimolante etiope, attraverso lo sguardo di un gruppo di ragazzi e straordinarie immagini in bianco e nero.

Seguirà alle 21.15, per la sezione Terre Alte, Movimento fermo di Silvy Boccaletti, con protagonisti tre giovani che incarnano una diversa idea di montagna: figure dinamiche, che animano spazi marginali dei territori alpini, prealpini e appenninici.

Alle 19, in Sala 3,  Polaris di Ainara Vera – presentato in  Concorso – racconterà la storia di una skipper, specializzata nella rischiosa navigazione artica, che ha scelto i ghiacci dell’estremo nord per fuggire ad una traumatica infanzia in Francia.

Alle 21.15, per la sezione Alp&Ism, immagini ad alto tasso di spettacolarità in Doo Sar. A Karakoram Ski Expedition Film di Jakub Gzela, con i campioni di sci estremo Andrzej Bargiel e Jędrek Baranowski, impegnati a salire e ridiscendere due montagne di oltre 6000 metri in Pakistan.

Infine, al  Supercinema  Vittoria, é programmato per le 18.45 il film  Pasang:  in  the  Shadow  of Everest, diretto da Nancy Svendsen e presentato in Concorso, che ricostruisce l’appassionante e tragico percorso che portò Pasang Lhamu Sherpa a diventare la prima donna nepalese a scalare l’Everest nel 1993.

A seguire, dalle 21, altri due documentari in Concorso: il recente candidato all’Oscar  come miglior corto d’animazione,  Ice Merchants  del portoghese JoaM o Gonzalez e The Fire Within: A Requiem for Katia and Maurice Krafft di Werner Herzog, che celebra da un nuovo punto di vista, lavorando su spettacolari materiali d’archivio, la memoria di Katia e Maurice Krafft, due leggendari vulcanologi e cineasti francesi.

 

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