afNews 4 Marzo 2023 08:45

Vita, guerra, felicità, solitudine… rispetto e buon senso

Facciamo tutti parte della stessa Vita. Qui sulla Terra, nel Sistema Solare, nella Galassia, nell’Universo, negli Universi.

Ma noi terrestri, tanto affezionati al principio di Fratellanza, non facciamo altro, da millenni, che scannarci in guerre fratricide. E che poi tra fratelli ci si possa odiare, è noto: lo abbiamo scritto anche nei testi più antichi dell’umanità. Per questo, quando parlo di principi umani positivi fondamentali, sostituisco Fratellanza con Solidarietà (che fa compagnia a Libertà e Uguaglianza). Perché i fratelli si possono ammazzare senza problemi, si sa, mentre chi è solidale è solidale: o lo è, o non lo è. Punto e basta.

Oggi vedo in TV (RAI 3) i soldati russi che dicono le stesse cose che dicono, sempre, tutti i soldati (perché, tienilo a mente, i soldati, poveracci, sono uguali dappertutto e sono sostanzialmente uguali fra di loro). Uno poi, sollecitato dal giornalista a dire la sua sulla guerra con l’Ucraina (fratelli russi contro fratelli russi, per l’appunto – anche se dal mio punto di vista sono semplicemente, sempre, fratelli contro fratelli senza specificare una nazione) afferma “Della Russia o si parla bene o non si parla”. Frase che per quelli come me che han passato la Guerra Fredda suonava come il finale della famosa barzelletta “E tu, nell’URSS come te la passi?” – “Non mi posso lamentare”, a dir che se si fosse lamentato sarebbe finito in galera o peggio. Invece no, il soldato intendeva dire che una volta che la tua Patria decide di fare una guerra, taci e combatti, qualunque cosa tu pensi.

Tanto patriottico quanto idiota, purtroppo, all’atto pratico. Perché un soldato dovrebbe almeno esser convinto di fare una guerra per una “giusta causa” e non per lo sghiribizzo interessato del Potente (stronzo) di turno. Ma tant’è. E la Scuola di don Milani è chiusa, purtroppo, e si fa di nuovo finta che l’obbedienza sia una virtù. I soldati son morti così a milionate, nel corso dei secoli. Taci e combatti. E muori. Tu e anche i tuoi cari. Cosa che fa venire alla mente La Guerra di Piero, certo, ma non consola sapere che dovremmo sapere e continuiamo a fare gli stessi tragici errori come se non sapessimo. Sempre e di nuovo. E non fa per niente ridere.

Luciano Bottaro - Mattaglie
Luciano Bottaro – Mattaglie

Non stupisce poi tanto che i nazifascitelli sciocchi qui a Torino se la prendano con Gandhi e la non violenza… Li mette in crisi? Ne han paura?! Ah… ignoranza, stupidità, o malvagità? Chissà.

Ogni tanto (spesso) mi capita di dire, per argomenti vari, che quel che ci vorrebbe sarebbe Rispetto e Buon Senso, merci spesso rare, che fan parte del patrimonio buono dell’Umanità.
Invece dàgli alle donne che cercano rispetto, dignità e parità, dàgli agli immigrati che cercano rispetto, vita e lavoro, dàgli a quelli “diversi” che chiedono poi solo rispetto. Il buon senso dovrebbe suggerirci, per il bene della sopravvivenza più lunga possibile della specie umana, che il Rispetto è fondamentale. Ma i nostri geni, stolidamente aggressivi, non ci danno requie, lo so bene (non sono diverso da te).

Donald Duck by Carl Barks

E allora, avanti, continuiamo così, facciamoci del male davanti al nostro barattolone di Nutella. Distruggiamo gli altri, il nostro mondo, noi stessi, i nostri affetti. Ci renderà più tristi e soli, prima della nostra estinzione prematura.
Oppure cambiamo il mondo – cambiando noi stessi –  (almeno proviamoci sul serio), un piccolo passo alla volta, aiutiamoci, e forse daremo alla nostra specie qualche secolo in più da vivere in pace (ché la vita può davvero essere meravigliosa, per quel poco che dura) e noi saremo più felici e non ci sentiremo schifosamente soli. Se non lo facciamo, il pianeta non sentirà la nostra mancanza e la Vita troverà sempre altre vie per esprimersi senza di noi.

Al Williamson, Frank Frazetta
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