afNews 21 Febbraio 2023 17:05

Il Grande Nord colpito dalla notizia: La Disney abbandona due classici di Paperino – Non si adatta più ai loro valori

I paperi di Barks e la loro rivisitazione complessa fatta da Don Rosa, sono particolarmente apprezzati dai lettori del Nord Europa, è risaputo. La notizia della censura effettuata su parti della famosa saga di Don Rosa (per via di uno… zombi) non ha tardato a movimentare i fan e il locale mercato editoriale, come puoi leggere direttamente qui (afnews ha già più volte diffuso la notizia tramite i propri canali):

“La Disney non distribuirà più due dei fumetti del creatore di Paperino Don Rosa a causa di un personaggio controverso…
… si ritiene che la controversia riguardi il personaggio “Bombie The Zombie”. È uno zombi dalla pelle scura che zio Paperone incontra in Africa…”

Leggi il resto su: Tegneserie, Donald Duck | Disney dropper to gamle Donald Duck-klassikere: – Passer ikke lenger med deres verdier

Ecco come Don Rosa ha dato la notizia alla rete il 14 febbraio scorso:

Questione grossa. Una analoga situazione dovette affrontarla Tintin (o meglio, i suoi editori e i titolari dei diritti) per l’avventura Tintin in Congo. Si finì in Tribunale con relativa sentenza a favore di Tintin (bastava leggere la storia in effetti).
Nonostante non fosse quindi in alcun modo necessario censurare (tantomeno distruggere) quel racconto, alcuni editori decisero comunque di inserire nell’albo una nota ad hoc, a chiarimento del contesto storico e culturale di quando la storia venne scritta, con tutte le ingenuità tipiche del momento e la scarsa sensibilità dei popoli colonizzatori nei confronti dei popoli colonizzati. Insomma, si può fare storia e cultura anche in situazioni delicate, anzi, forse proprio in queste si trovano occasioni per capire il passato, condannare ciò che va condannato, e comportarsi come si deve oggi.
Quanto al caso Don Rosa, a mio modesto parere, forse con una briciola di buon senso si può evitare di pasticciare nelle opere letterarie (e non sta succedendo solo coi fumetti) con inopinati occultamenti e censure e invece scegliere coraggiosamente una operazione culturale decisamente più utile: inserire note adeguate e fornire ai lettori strumenti per poter conoscere il passato, comprendere i comportamenti delle persone, valutare, analizzare, esercitare il giudizio critico e quindi incoraggiare i lettori stessi a comportarsi come si deve nella propria vita quotidiana. Con rispetto.
Il Rispetto è alla base della convivenza civile e della sopravvivenza della specie umana. Rispetto per ogni forma di vita, quindi anche per ogni essere umano.
Rispetto per ogni persona, rispetto per il lavoro altrui, rispetto per l’ambiente, rispetto per il pianeta nel suo insieme, financo rispetto per ogni cosa e anche, ovviamente, rispetto per le opere, ecc… Che non vuol dire “rispettare” anche le ingiustizie, il male, la violenza, la sopraffazione, il razzismo… e tutte le altre grandi e piccole porcate che noi umani riusciamo a fare. Al contrario, vuol dire distinguere (semplificando qui molto il concetto) il bene dal male, e avere il coraggio di scegliere il bene, senza nascondere il male. Il tutto rispettando la dignità della persona (e la sua opera) anche quando ha sbagliato (tanto più che magari poi ha compreso ciò che ha fatto e ha già smesso di commettere certi “errori”). Ricordando che è l’ignoranza che porta a sbagliare, è bene diffondere scienza e conoscenza, invece di nascondere gli errori.
Ciò detto se si valuta, coi nostri odierni parametri, che si sia mancato di rispetto in qualche opera letteraria (et similia), questa, secondo me, non va “nascosta”: si può evidenziare l’errore e aggiungere una nota sui passati comportamenti e su quali dovrebbero essere i nostri adesso, giusto per fare un esempio banale. Una cosa simile al concetto di “imparare dagli errori” e “evitare di ripeterli”.
Nascondere gli errori (se tali sono) sotto il tappeto non solo è una vigliaccata, ma non risolve i problemi, anzi, è parte del problema.
IMVHO, naturalmente.

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