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Ca’ Foscari 13, il manifesto di Manuele Fior

Il mistero e il romanticismo di Venezia sono i protagonisti del manifesto realizzato da Manuele Fior per la tredicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival che si svolgerà dal 22 al 25 marzo 2023 in forma “diffusa” a Venezia. All’illustre lista costituita da personalità come Lorenzo Mattotti, Igort e Giorgio Carpinteri, si aggiunge dunque un altro grande illustratore e fumettista italiano, Manuele Fior, che inaugura la sua collaborazione con lo Short all’insegna della città che ospita entrambi. Fior è infatti da anni un veneziano d’adozione e il suo amore per Venezia è chiaramente testimoniato da uno dei suoi ultimi successi, “Celestia”, uscito nel 2020 per Oblomov, che non solo deve il suo nome a una delle zone più affascinanti e recondite dell’isola principale, ma vi è interamente …

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“Celestia è in tutto e per tutto la Venezia di un mondo parallelo: un rifugio dalle invasioni barbariche prima, poi il centro del mondo culturale e commerciale, infine l’icona mondiale del turismo di massa. In un futuro indefinito, un’ondata migratoria proveniente dal mare e che è risalita sulla terraferma ha risparmiato la piccola isola di Celestia, sulla quale hanno trovato riparo i fuggiaschi e, tra questi, una piccola compagnia di giovani telepati, accolti da un anziano abitante, il dottor Vivaldi. Distrutto il ponte che la collegava alla terraferma, l’enclave vive nell’ignoranza di quello che è successo attorno: la sola economia è quella del baratto, la città è scivolata inesorabilmente nell’anarchia, il ghetto è dominato da bande di delinquenti mascherati. Il dr. Vivaldi vuole formare un gruppo che possa prendere il governo dell’isola, ma Dora, la telepate più dotata, è scomparsa da due settimane. è fuggita con Pierrot, un personaggio misterioso ben conosciuto nei bassifondi per le sue pericolose frequentazioni. La lunga fuga dall’isola di Dora e Pierrot attraverso le calli di Celestia e poi sulle spiagge di una laguna in piena metamorfosi, servirà a forgiare per sempre il loro carattere. Il loro sogno di libertà si spingerà fino all’estremo: verrà allora il momento per Pierrot di rendere conto delle sue azioni criminali e per Dora di accettare la propria natura, quella di un’umanità nuova e inedita, che muove i primi passi in un’Europa del futuro. A distanza di cinque anni e un figlio dal suo ultimo romanzo “L’intervista”, Manuele Fior continua la sua riflessione sulle “età dell’uomo” come tappe di un’evoluzione il cui esito – il futuro delle prossime generazioni – non è ancora scritto. L’infanzia gioca, in questo romanzo dai colori splendenti e leggerissimi, un ruolo fondamentale: è del nuovo bambino il compito di prendersi cura di chi è rimasto solo, di connettere ciò che è separato, di guidare i fuggiaschi nel loro approdo a se stessi.”