afNews 14 Dicembre 2022 13:05

Sotto18 2022 apre le danze: il programma del 15 dicembre

Il 23° Sottodiciotto Film Festival & Campus, dedicato al tema delle periferie, si inaugura in serata (alle 20.00, al Cinema Massimo 2) con Piano Piano, film che apre anche la sezione competitiva dei lungometraggi internazionali in gara per il nuovo Premio Generazione Futura. Diretto da Nicola Prosatore — regista di pubblicità e docu-serie, tra cui la recente Wanna di Netflix, al suo esordio nel lungometraggio di fiction ― il film, in ideale sintonia con il tema dell’edizione 2022, è ambientato in un quartiere periferico della Napoli del 1987. Nella stagione della vittoria del primo scudetto, in una città che spera in un riscatto, la protagonista, la tredicenne Anna, cerca il proprio spazio per crescere e diventare grande, tra soverchianti aspettative materne e nuove amicizie destinate a farle vedere la realtà con occhi più adulti. Presentato all’ultimo Festival di Locarno, Piano Piano avrà un’anteprima in sala il 20 dicembre (a Bologna) e sarà distribuito da I Wonder Pictures su tutto il territorio nazionale nel prossimo marzo. Il film, che concorre anche al Premio Gianni Volpi istituito dal Festival per il miglior lungometraggio italiano d’esordio prodotto nell’anno in corso, sarà introdotto dal regista Nicola Prosatore, da Antonia Truppo, attrice e cosceneggiatrice, e dalla giovanissima interprete Dominique Donnarumma.

Molti gli eventi della prima giornata. In mattinata prende il via Wikicampus, la serie di incontri pensati per gli studenti universitari, ma aperti a tutto il pubblico, organizzati in collaborazione con il Corso di Laurea in DAMS dell’Università di Torino e con Il Circolo dei lettori. Dedicata interamente ad approfondire il tema del Festival 2022, la sezione si apre con un incontro diretto a esplorare i rapporti tra la periferia e il cinema (ore 9:00, Cinema Greenwich) a cui interverranno i registi Massimiliano De Serio e Davide Ferrario e il co- direttore di Sottodiciotto Film Festival & Campus Enrico Verra. Modera Giaime Alonge, docente di Storia del cinema all’Università degli Studi di Torino.

Nel pomeriggio la serie di proiezioni speciali prende il via con Cosa verrà (ore 16:00, Cinema Massimo 3), film-laboratorio diretto da Francesco Crispino. Nato in un territorio del tutto impreparato ad affrontare l’anno più difficile della pandemia e sviluppato, a causa delle restrizioni sanitarie, come un percorso sperimentale costruito in itinere, il lungometraggio affronta il delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza attraverso la voce dei suoi giovani protagonisti, Alice e Eric, studenti dell’Istituto “Edmondo de Amicis” di Floridia, paese della provincia di Siracusa. Occasione per docenti ed educatori di interrogarsi sulle aspettative e i cambiamenti che interessano gli studenti e su come si possa accompagnarli in questa fase delicata, la proiezione sarà introdotta dal regista Francesco Crispino e da Barbara Bruschi, docente di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento all’Università degli Studi di Torino.

Nel secondo pomeriggio, la ricchissima sezione di animazione si apre con un appuntamento d’eccezione con Stefano Bessoni (ore 18.00, Cinema Massimo 2), il mago dell’animazione italiana in stop motion, che, in una lezione-spettacolo, organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e la Scuola Holden, svelerà al pubblico i segreti dei suoi meravigliosi mondi in miniatura, soavemente inquietanti.

Ancora nel tardo pomeriggio, viene proposto Settembre (ore 18:00, Cinema Massimo 3), un altro titolo dei cinque selezionati per il Premio “Gianni Volpi” da una triade d’esperti (composta per quest’edizione da Steve Della Casa, direttore artistico del Torino Film Festival, Claudio De Pasqualis, attore e conduttore radiofonico, e Cecilia Valmarana, vicedirettrice di RAI Cultura ed Educational) a cui spetterà anche la scelta del vincitore. Storia di quasi adolescenti che fa da sfondo a un mondo di adulti alle prese con importanti e dolorosi cambiamenti, il film diretto da Giulia Louise Steigerwalt si è fatto apprezzare dai selezionatori per la presenza di “una mano registica sicura e una brillante direzione degli attori per raccontare un fondamentale momento di crescita”.

Sempre nel tardo pomeriggio, un secondo appuntamento di Wikicampus sarà dedicato alla periferia sociale di Pier Vittorio Tondelli (ore 18:00, Circolo dei lettori). Giulio Iacoli, docente di Critica letteraria e letterature comparate all’Università di Parma, e Chiara Tavella, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Torino, ragioneranno sulla dialettica, centrale nell’opera dell’autore di Altri libertini, tra città/provincia e centro/periferia. Modera Gabriele Rigola, docente di Storia del Cinema all’Università degli Studi di Genova.

In serata, il cartellone propone un altro appuntamento di rilievo con l’animazione e con il nuovo film di uno dei suoi grandi maestri, Michel Ocelot. Con Le Pharaon, le Sauvage et la Princesse (ore 20:00, Cinema Massimo 3), il celebre autore di Kirikù e la strega Karabà, Azur e Asmar, Dililì a Parigi torna alla fiaba tradizionale, creando un trittico di storie che fonde passato e presente, periferie e centri in unico mondo fatato e sospeso.

La sezione prosegue poi con That’s Animato!, il nuovo concorso internazionale istituito dal Festival per cortometraggi realizzati negli ultimi tre anni dagli studenti delle scuole di animazione come film di diploma. Con ben 1132 iscritti in pochi mesi, provenienti da 86 diversi Paesi, l’ampia partecipazione al bando, andata oltre ogni aspettativa, ha consentito la compilazione di una short list di 44 titoli suddivisi in due categorie competitive, That’s Animato! for Kids, comprendente opere adatte al pubblico dei più piccoli, e That’s Animato! for All, con lavori destinati al pubblico di ogni età, di cui il cartellone presenta in serata (ore 22:00, Cinema Massimo 2) la prima tranche di 15 cortometraggi.

La serata si conclude con la proiezione di La voluntaria (ore 22:15, Cinema Massimo 3), diretto dalla barcellonese Nely Reguera. Ambientato nel microcosmo di una OGN in Grecia, dove Marisa, dottoressa in pensione (interpretata da Carmen Machi, una delle più popolari attrici spagnole, tra le predilette di Almodóvar), si reca come volontaria, il film getta uno sguardo ironico, ma anche tagliente, sulle realtà umanitarie internazionali segnate da rigidi ossequi a regole e protocolli.

Nella giornata prende il via anche la sezione dedicata alla realtà virtuale “Presence. Esperienze immersive” istituita lo scorso anno e intitolata in quest’edizione, in sintonia con il tema del Festival, “Frontiere”. La sezione proporrà fino al 19 dicembre, all’interno delle due chapelle CineVR del Museo Nazionale del Cinema, sei opere – selezionate a tema tra la miglior produzione internazionale, presentate e premiate nei maggiori festival del mondo – alcune adatte anche a chi si accosta per la prima volta alla realtà virtuale e ai bambini (dagli 8 anni in su), in cui vengono messe in campo tecniche miste di grafica, animazione, gaming e di cinema 360°: The Line (A Linha) di Ricardo Laganaro, Home After War di Gayatri Parameswaran, Dreamin’Zone di Fabienne Giezendanner, Replacements (Penggantian) di Jonathan Hagard, Limbo di Fernando S., Panetta F., Jackson N., Wyse P., Stevenson J., Dunthorne J., ScanLAB Projects, Blind Vaysha di Theodore Ushev.

PROGRAMMA 15 DICEMBRE

ore 9:00, Cinema Greenwich

La periferia e il cinema – Seminario universitario

Protagonista di molti film neorealisti, documentari e film contemporanei, la periferia è stata da sempre rappresentata dal cinema italiano. È anche attraverso le immagini di queste realtà che il cinema ha saputo dare voce agli emarginati, ai reietti, ai dimenticati.

Intervengono: Massimiliano De Serio e Davide Ferrario, registi, ed Enrico Verra, co-direttore di Sottodiciotto Film Festival & Campus. Modera Giaime Alonge, docente di Storia del cinema all’Università degli Studi di Torino

ore 16:00, Cinema Massimo 3

Cosa verrà di Francesco Crispino (Italia 2022, 84’)

L’anno scolastico 2020/21 è alle porte e Alice ed Eric, insieme ai loro compagni di classe di terza media dell’Istituto “Edmondo De Amicis” di Floridia (Siracusa), stanno intraprendendo il delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza in mezzo a libertà frenate e restrizioni sempre più dure. La loro amicizia s’intreccia tra le lezioni per sensibilizzarli sul tema “plastic free”, un laboratorio teatrale incentrato sulla leggenda dell’eroe siciliano Colapesce e le inquietudini tipiche della loro età, generate dalla scelta del liceo e dall’instabilità dell’orizzonte. Entrambi hanno un passato gravoso alle spalle e un futuro incerto davanti a sé, e dunque condividono una complessa condizione esistenziale sullo sfondo di un territorio nel profondo Sud d’Italia e d’Europa. Uno spazio simbolico di confine e contemporaneamente d’avanguardia sugli effetti del cambiamento climatico.

Introducono Francesco Crispino, regista, e Barbara Bruschi, docente di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento all’Università degli Studi di Torino

ore 18.00, Cinema Massimo 2 Meravigliosi mondi in miniatura

I segreti dell’animazione in stop-motion raccontati da Stefano Bessoni

Stefano Bessoni è una delle voci più originali dell’animazione italiana, noto per i suoi pupazzi soavemente inquietanti. Ci propone una personale rilettura della grande storia della puppet animation, per poi trasportarci nella sua Wunderkammer e mostrarci come si può dare vita a una storia con fantocci e set in miniatura, uno scatto dopo l’altro.

Saranno presenti in sala per i saluti Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, e Simone Fenoil, responsabile della Progettazione europea della Scuola Holden

In collaborazione con Museo Nazionale del Cinema e Scuola Holden

ore 18:00, Cinema Massimo 3

Settembre di Giulia Louise Steigerwalt (Italia 2022, 110’)

In un giorno di settembre tre personaggi si accorgono che la vita in cui si ritrovano non è quella che sognavano. Maria viene notata dal ragazzo che le piace e chiede consigli sul sesso a un amico. Francesca è in crisi con il marito e si avvicina a Debora. Guglielmo ha il suo unico contatto umano con una giovane prostituta. I loro percorsi sono destinati a intersecarsi, le loro vite a cambiare.

ore 18:00, Circolo dei lettori

La periferia sociale di Pier Vittorio Tondelli

Fin dal suo esordio con Altri libertini, Pier Vittorio Tondelli ha descritto le vicende di personaggi confinati in una periferia geografica e sociale. L’incontro ruoterà attorno alla dialettica, centrale nella letteratura tondelliana, tra città/provincia e centro/periferia.

Intervengono Giulio Iacoli, docente di Critica letteraria e letterature comparate all’Università di Parma, e Chiara Tavella, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Torino. Modera Gabriele Rigola, docente di Storia del Cinema all’Università degli Studi di Genova

ore 20:00, Cinema Massimo 2

Piano Piano di Nicola Prosatore (Italia 2022, 84’)

Napoli, 1987, la stagione del primo scudetto e di una città che spera in un riscatto. Gli abitanti di una palazzina di periferia vivono gli ultimi mesi nelle loro case prima di far spazio a una sopraelevata che spazzerà via per sempre quel loro piccolo mondo. Anna ha tredici anni e tanta fretta di diventare donna. Sulla tastiera del piano che dovrebbe imparare a suonare ci sono i trucchi trafugati a sua madre, Susi, che ripone in lei tutte le aspettative di una vita non vissuta. L’incontro con Peppino, un ragazzo della sua età, e con il “mariuolo” che ha destabilizzato il quartiere porterà Anna ai confini della sua piccola realtà, spingendola a compiere quel passo con cui si dice addio all’infanzia. Presentato nella selezione ufficiale del Festival di Locarno 2022.

Introducono Nicola Prosatore, regista, Antonia Truppo, attrice e cosceneggiatrice, e Dominique Donnarumma, attrice

ore 20:00, Cinema Massimo 3

Le Pharaon, le Sauvage et la Princesse di Michel Ocelot (Francia 2022, 123’), v.o. sott. ita

Tre racconti, tre epoche, tre universi: una saga antico-egiziana, una leggenda medioevale dell’Alvernia, una turquerie settecentesca. Dopo il capolavoro Dililì a Parigi, Ocelot, il leggendario inventore di Kirikou, torna a lavorare sulla fiaba popolare con il suo inconfondibile stile, fatto di dialoghi intelligenti e intensi, di animazioni semplici ed eleganti, scenografie stupefacenti e coloratissime.

La proiezione sarà preceduta da un videomessaggio del regista Michel Ocelot

ore 22:00, Cinema Massimo 2

That’s Animato! For All #1

Yallah! di Nayla Nassar, Edouard Pitula, Renaud de Saint Albin, Cécile Adant, Anaïs Sassatelli, Candice Behague – Rubika – École d’Animation 3D 2D, Jeu Vidéo et Design (Francia, 7’)

Beirut, 1982. In fuga dalla città, dilaniata dalla guerra civile, Nicolas incontra un ragazzo che vuole, con assurda testardaggine, andare a nuotare in piscina. Una corsa surreale contro la guerra alla ricerca di una libertà semplice e indispensabile come una bella nuotata.

Chopping Wood Chips di Rita Ataide Novais, Alize Sotelo – London College of Communication – University of the Arts of London (Regno Unito, 3’)

Qual è il punto di rottura di un tavolo IKEA sotto il peso di un’amicizia fatiscente? Due amici, un tavolo da sostituire e il suo rimpiazzo, realizzato a passo 1 con ritagli di legno pirografati.

Fish di Parisa Jafari – Tehran University of Art (Iran, 7’)

Durante un incidente in mare un uomo trova un pesce con il quale instaura un legame profondo. Teme però che un’orda di pinguini glielo porti via, ma è solo affrontando le proprie paure che si guadagna la libertà.

Seraph di Andrea R. Marchini – NABA Nuova Accademia di Belle Arti (Italia, 3’)

In uno spazio essenziale e quasi metafisico Luc si lancia in evoluzioni a corpo libero, affrontando la sfida più grande: superare se stessi. Gli ostacoli diventano le tappe di un percorso esistenziale che solo alla fine, quando le certezze crollano e la morte sopraggiunge, viene portato a compimento.

Water di Triparna Maiti – Satyajit Ray Film & Television Institute (India, 7’)

Una leggenda tradizionale rivisitata con grazia. Il demone Neerbhukhi vuole vivere come un essere umano, ma gli abitanti del villaggio la incolpano della siccità e la scacciano. Umiliata, Neerbhukhi si nasconde in un pozzo asciutto, ma dalle sue lacrime sgorgano cascate che riportano acqua nei fiumi.

Bye Little Block! di Éva Darabos – Moholy-Nagy University of Art and Design (Ungheria, 8’)

Una giovane donna scopre che presto dovrà lasciare l’appartamento in cui vive. Esce sul balcone, si guarda intorno e le sgorga una lacrima. Nel tempo impiegato dalla lacrima a scendere lungo il suo viso prende vita lo spettacolo di un intero microcosmo che si si snoda in una realtà sgangherata, ma piena di poesia.

Bad Joke All di Alexandra Dzhiganskaya – University of Applied Arts Vienna (Austria, 2’)

Teste che sbocciano e scoppiano come bolle di sapone. Una giocosa metafora a loop sulle relazioni umane.

Fall of the Ibis King di Mikai Geronimo, Josh O’Caoimh – National Film School, IADT (Irlanda, 10’)

In una strana e oscura opera lirica l’antagonista diventa sempre più instabile dopo l’improbabile ritorno del precedente protagonista.

Two of Us di Viktória Bera – Budapest Metropolitan University (Ungheria, 4’)

Stufa di essere sola in un universo traboccante di vita in coppia, una ragazza desidera ardentemente un partner…

The Hole di Piotr Kaźmierczak – Legnicka Akademia Filmowa Warsztaty Filmu Animowanego – LAF WFA (Polonia, 2’)

Un semplice strappo, un buco in un pezzo di carta diventa una metafora concreta dell’assenza della moglie nella vita di un uomo.

Blindness di Yuseon Park – Hongik University School of Film and Animation (Corea, 5’)

Una giovane donna, affascinata dalla vita osservata attraverso un monitor, vuole essere diversa, aderire a un modello di perfezione fittizio e irraggiungibile, e, nel tentativo, gradualmente perde il contatto con la realtà.

Girl and Cloud di Shokir Kuziboy ugli Kholikov – Uzbekistan State Institute of Arts and Culture (Uzbekistan, (10’)

Una fiaba poetica e pittorica sull’amore non corrisposto. Un ragazzo-nuvola si innamora di una giovane donna, ma può avvicinarsi a lei solo in forma di pioggia o di neve.

What’s Behind That Door? di Nathan Harbonn Viaud – Gobelins, l’école de l’image (Francia, 6’)

Una coppia vive in una stanza asettica senza porte né finestre. Un giorno la loro vita cambia quando scoprono una porta misteriosa nascosta dietro la carta da parati.

Green di Kamila Faskhutdinova – HSE Art and Design School (Russia, 1’)

Che cos’è la malattia per un bimbo malato? Un mondo disegnato a matita fatto di chiaroscuri in cui fastidiosi pallini verdi si diffondono ovunque impedendo al bambino di giocare. Ma anche così si può trovare il modo di tornare a sorridere.

Lost Souls di Christina Giordano – California Institute of the Arts – CalArts (USA, 6’)

Un’anima nell’aldilà e la sua vita tra le radici di un grande albero, lontano da famiglia e amici, in compagnia di ricordi e pensieri.

ore 22:15, Cinema Massimo 3

La voluntaria di Nely Reguera (Spagna/Grecia 2022, 99’), v.o. sott.ita

Marisa, una dottoressa in pensione, decide di proporsi come volontaria per una ONG in Grecia. Ad accoglierla trova un ambiente non sempre ospitale, dove la prima regola è imparare a gestire con distacco il rapporto con i rifugiati. Presto però la donna si affeziona ad Ahmed, un bambino traumatizzato dalla scomparsa dei suoi genitori. L’affetto che lo lega a lui, ma anche la voglia di sentirsi ancora utile, la spingeranno a violare i limiti di una legge più attenta all’intransigenza formale che al benessere concreto dell’individuo. Un film drammatico, ma lambito da una raffinata ironia, che è anche un manifesto politico.

15 -19 dicembre, ore 9:00 – 19:00, Museo Nazionale del Cinema – Mole Antonelliana (Chapelle CineVR 1 e 2)

VR: Presence. Esperienze immersive | Frontiere

The Line (A Linha) di Ricardo Laganaro (Brasile 2019, 15′); animazione interattiva in realtà virtuale; supporto: Oculus Quest 2; v.o. in brasiliano oppure in inglese

Vincitore del Primetime 2020 Emmy® Award Outstanding Innovation in Interactive Programming and Best VR Experience alla 76° Mostra del Cinema di Venezia, The Line è un’opera ideale per chi si avvicina per la prima volta alla realtà virtuale. Narrato da Rodrigo Santoro, il film è un’esperienza interattiva sull’amore e sulla paura del cambiamento, ambientata in un modellino in scala della San Paolo degli anni ’40. L’utente è trasformato in un bambino che rievoca un mondo incantato, dove vivono Pedro e Rosa, due bambole in miniatura perfette l’una per l’altra, ma riluttanti a rompere i confini e a superare i propri limiti per vivere la loro storia d’amore.

Home After War di Gayatri Parameswaran (Iraq/Germania/USA 2018, 20′); film in tecnica mista: realtà virtuale interattiva, fotogrammetria e video 360°; supporto: Oculus Quest 2; v.o. in inglese.

Home after War ci porta a Fallujah, in Iraq, nella roccaforte dello Stato Islamico liberata nel 2016, ma dove gli abitanti vivono la paura di tornare nelle proprie abitazioni in cui potrebbero ancora trovarsi ordigni improvvisati (IED) pronti a esplodere.

Ahmaied ci guida all’interno della sua casa danneggiata dalla guerra, dove attraversiamo diverse “stanze” passando dalla realtà virtuale interattiva, alla fotogrammetria e al video 360° e dove contemporaneamente apprendiamo l’assurdità del suo dramma.   Il   film   è   stato   presentato   in   numerosi   festival   internazionali,   tra   cui   la   75a      Mostra   internazionale   d’arte cinematografica di Venezia, e ha vinto numerosi premi, tra cui il SXSW Festival e il NYC Indie Film Festival; è parte del programma VR for Good Creators Lab.

Dreamin’Zone di Fabienne Giezendanner (Francia/Svizzera/Germania/Corea 2020, 18′); film d’animazione 360°; supporto: Pico headset; in inglese

Yuri, una donna di 67 anni, ricorda quel primo giorno di primavera quando, giunta al suo ottavo compleanno, decide di lasciare la casa della madre nella Corea del Sud per scoprire se suo padre, violinista e soldato prigioniero al Nord, è ancora vivo. Il suo viaggio si trasformerà in una fantastica avventura in una zona demilitarizzata, allo stesso tempo paradisiaca e terrificante. Qui incontrerà strani uccelli, spiriti misteriosi ma anche tracce della guerra. Dreamin’Zone propone un’esperienza dove i confini vengono continuamente attraversati e riconfigurati passando dalla paura al coraggio, dal sogno alla realtà, dall’infanzia all’età adulta e ritornando infine al superamento di frontiere geografiche che separano storie. Riuscirà Yuri a raggiungere suo padre? Presentato alla 77° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il film ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui lo Stereopsia Europe Lumiere Award 2020.

Replacements (Penggantian) di Jonathan Hagard (Giappone/Indonesia/Germania 2020, 12′); film d’animazione 360°; supporto: Pico headset

Replacements ritrae una famiglia giavanese che vive in un quartiere immaginario a Giacarta, capitale dell’Indonesia. I personaggi, che si ispirano a persone e luoghi reali, sono testimoni delle trasformazioni urbane, ambientali, politiche e culturali della metropoli dal 1980 circa al 2020.

Il film è un elogio all’impermanenza delle cose e racconta, attraverso tre generazioni, la difficile eppure pacifica transizione di un vecchio villaggio tradizionale a megalopoli. Presentato alla 77° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il Siggraph Award 2021 e il Japan Media Art Festival Award 2021.

Limbo di Fernando S., Panetta F., Jackson N., Wyse P., Stevenson J., Dunthorne J., ScanLAB Projects (Regno Unito 2017, 9′); film 360° 3D scan; supporto: Pico headset; v.o.

Limbo è un film in bianco e nero realizzato attraverso innovative tecniche di scansione 3D.

La narrazione si sviluppa a partire dalle voci reali di richiedenti asilo provenienti da dodici Paesi differenti che si ritrovano ad attendere il permesso di soggiorno in città sconosciute del Regno Unito. Con loro attraversiamo architetture che rappresentano un confine tra passato e presente e in cui la condizione di precarietà si manifesta attraverso l’effimero dei luoghi.

Limbo è uno dei progetti del quotidiano britannico “The Guardian” presentato in numerosi festival internazionali, tra cui

l’IDFA DocLab di Amsterdam.

Blind Vaysha di Theodore Ushev (Canada/Francia 2016, 8′); film di animazione; Pico headset; v.o. in inglese Vaysha è una ragazza nata con un occhio verde e uno marrone. Ma il colore non è l’unica anomalia nello sguardo di Vaysha. Mentre il suo occhio sinistro vede solo il passato, quello destro vede solo il futuro. Come una terribile maledizione, la visione divisa di Vaysha le impedisce di vivere il presente. Accecata da ciò che è stato e tormentata da ciò che sarà, rimane intrappolata tra due temporalità inconciliabili.

Racconto metaforico di saggezza e bellezza senza tempo, il film è basato sull’omonimo racconto di Georgi Gospodinov.

Blind Vaysha è stato presentato in importanti festival internazionali, tra cui la Berlinale 2016.

Prodotto dal National Film Board of Canada, con la partecipazione di ARTE France, il film è ospitato da Sottodiciotto Film

Festival & Campus in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema all’interno della selezione “Creative Canada Creatif”.

6 – 19 dicembre, Spazio Musa (dal martedì al venerdì ore 15.00-19.30, sabato e domenica ore 17.30-21.00)

The Sound of Dunes, mostra fotografica di Jean-Marc Caimi | Valentina Piccinni

INGRESSI E INFO: L’accesso a tutte le proiezioni e agli eventi di Sottodiciotto Film Festival & Campus è gratuito. Gli spettatori possono ritirare il biglietto gratuito  per l’ingresso in sala direttamente al desk informativo del Festival presso il Cinema Massimo il giorno prima o il giorno stesso della proiezione scelta. È anche possibile munirsi di biglietto gratuito sul sito www.sottodiciotto.it fino a 60 minuti prima di ogni singolo spettacolo. Per poter accedere alla proiezione o all’evento i singoli biglietti devono essere presentati al personale di sala in formato digitale tramite il proprio smartphone oppure in formato cartaceo. Gli spettatori in possesso di biglietto elettronico devono recarsi al cinema almeno 15 minuti prima dell’inizio della proiezione; in caso contrario il biglietto sarà riassegnato.

Per accedere gratuitamente alla rassegna VR: Presence. Esperienze immersive | Frontiere al Museo Nazionale del Cinema è necessario munirsi di una contromarca ritirabile al desk informativo del Festival presso il Cinema Massimo. La contromarca, indicante il giorno d’accesso, andrà esibita alla cassa del Museo Nazionale del Cinema, che rilascerà il biglietto d’ingresso.

Sottodiciotto Film Festival & Campus c/o AIACE Torino, Galleria Subalpina 30, 10123 Torino; tel. 011 538962, 011 5067525; info@sottodiciottofilmfestival.it; www.sottodiciottofilmfestival.it

LUOGHI DEGLI EVENTI – TORINO: Multisala Cinema Massimo, via Giuseppe Verdi 18; Cinema Greenwich, via Po 30; Circolo dei lettori, via Giambattista Bogino 9; Museo Nazionale del Cinema – Mole Antonelliana, via Montebello 20; Spazio Musa, via della Consolata 11/E

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