afNews 10 Agosto 2022 17:59

Little Ray is back home: il grande illustratore e fumettista Raymond Briggs si è spento a 88 anni

Raymond Briggs era nato nel quartiere londinese di Wimbledon il 18 gennaio 1934, 88 anni fa, e ha compiuto il suo percorso terreno ieri, martedì 9 agosto 2022, secondo quanto comunicato dalla sua casa editrice, Penguin Random House.

Ma è più probabile che questo grande illustratore, scrittore e fumettista, il quale di sé diceva “mi reputano un musone, perciò faccio del mio meglio per esserne all’altezza… ma in sostanza non sono depresso come appaio”, abbia solo deciso di concedersi finalmente una lunga vacanza, magari in compagnia di quel burbero Babbo Natale “operaio” di cui ci aveva narrato le esilaranti vacanze.

O, ancora, che abbia accettato un passaggio dal Pupazzo di Neve per andara a trovare la Regina, oppure che quel pestifero Omino sia passato a chiedergli qualche favore e lui, brontolando, abbia accettato di andare via insieme a lui…

Tanto, vista la situazione nel mondo, avrà pensato che qui davvero stia soffiando un vento bruttino anche per chi, come lui, ne aveva viste – e raccontate – già tante… ricordandoci come, in fondo, siamo tutti degli inermi “signori Bloggs” di fronte alla follia distruttiva dei nostri simili, e all’insensatezza della routine quotidiana ripetitiva e spersonalizzante che stritola chi si sforza di “fare il proprio dovere” come il mite e sognatore Gentleman Jim.

“La matita di Briggs ha disegnato tutto ciò che è umano: il comico e il tragico; passione, tenerezza, paura, rabbia, gioia, orchi… e melma.Posy Simmonds

La morte di Ernest, il padre, senza quasi parole, un esempio mirabile della sapienza narrativa ed emozionale per immagini di Briggs.

“A Raymond piaceva interpretare il burbero professionista, ma lo ricorderemo per le sue storie d’amore e di perdita. So dalle molte lettere che ha ricevuto come i suoi libri e le sue animazioni hanno toccato il cuore delle persone. Ha mantenuto la sua curiosità e il suo senso di meraviglia fino all’ultimo». – così lo ha ricordato Hilary Delamere sulle pagine del “Guardian”.

L’ultima fatica di Briggs, quasi un tirare le somme di un’esistenza vissuta e sofferta, È ora di spegnere le luci. Un memoir riluttante (Rizzoli Lizard, 2022) è una sorta di bilancio del proprio passato, dalla Guerra fino ai giorni nostri, passando per i genitori, le compagne, i nipoti, le sorprese che la vita non smette mai di concederti anche dopo averti spremuto fino alle viscere.

Ecco, ci piace pensare, dopotutto, che Raymond sia semplicemente tornato tra le braccia di Ethel ed Ernest – gli amatissimi genitori immortalati in un’opera capolavoro soave e struggente diventata di recente un ottimo film d’animazione (le trasposizioni cinematografiche delle sue opere meritano quasi tutte la visione) – che lo aspettavano da un po’, nel “loro” posto.

A casa.

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