afNews 16 Giugno 2022 23:18

#annecy2022: i progetti da tenere d’occhio e tutti i vincitori dei Pitch Mifa (c’è anche “Supersilly” di Veronica Martiradonna!)

Dalla nostra corrispondente ad Annecy, Alice Buscaldi:

Il Festival di Annecy, oltre ad essere un Festival di lungo corso (giusto l’anno scorso ha festeggiato i suoi “primi” sessant’anni!) rappresenta un’occasione d’oro per tutti quegli artisti che sognano di realizzare i proprio progetti di corto, serie animata o lungometraggio. Questo perché il mercato del MIFA , installato presso l’Imperial Palace per quasi tutta la settimana di Festival, offre l’opportunità di promuovere la propria idea durante appositi incontri pitch con i potenziali produttori e finanziatori dell’industria dell’Animazione.

Dopo essere stati selezionati da una giuria, proprio come sarebbe per un prodotto finito, i progetti vengono “lanciati” in società per essere raccontati e mostrati: un’occasione stimolante per noi spettatori e potenzialmente fruttifera per gli artisti che, in appena 10 minuti, devono essere capaci di accativarsi il pubblico presente.

Quest’anno abbiamo assistito ai pitch per lo sviluppo di serie animate e cortometraggi, tutti e nove i progetti (in una selezione che ha visto più di duecento candidature) hanno esposto la propria idea mostrando test di animazione e bibbie grafiche. Ve ne parliamo qui di seguito:

Il primo a scendere in campo è stato Mission magique à Mexico di Hefang Wei, una tenera storia di amicizia tra una bambina e la divinità Quetzalcoatl, il serpente piumato della tradizione azteca. Lo stile grafico, di gusto gobeliniano – ovvero analogo allo stile Gobelin, l’istituto di formazione professionale storico partner del Festival di Annecy – si sposa bene con il contenuto della serie dai colori accattivanti e personaggi dalle forme semplici ma giuste che valorizzano più l’animazione del design. La serie sarà in animazione 2D e avrà 10 episodi da 26 minuti ciascuno.

Di tutt’altra storia è invece il pitch Greetings from the Apocalypse di Maryka Laudet e Quentin Camus, una serie 3D anglo-americana che – come preannunciato dal titolo -vede, in un’apocalittica landa desolata del futuro, come protagonista una fuggitiva combattente per la libertà che si allea ad una cacciatrice di taglie emarginata, ed insieme fuggono da feroci banditi alle loro calcagna. Un design più minimal e a tratti più freddo quello di questa serie, ma che bene si sposa con lo spirito della stessa (forte richiamo al mondo di Mad Max) tenuto anche conto che la serie sarà indirizzata ad un pubblico adulto. Il formato sarà di 8 episodi da 30 minuti l’uno.

A seguire è stata la volta di My Superhero Husband di Michaela Kakaridi Deligianni e Alex Tagali, una serie rom – com che ha come protagonisti due eroi che , tolte calzamaglie e mantelli, sono nella vita privata marito e… marito. Al momento il progetto è in fase di pre produzione, la serie prevede 12 episodi di 22 minuti l’uno e le due autrici sono in cerca di finanziamenti, distributori e chiunqu possa aiutarle a finalizzare il progetto.

Il cortometraggio Polo sans bobo, scritto da Fabrice Ravier e disegnato da Amandine Maisse è invece in piena lavorazione con la parte di pre produzione terminata e ora alla ricerca di finanziamenti per finalizzarlo. Un cortometraggio nato per raccontare ai bambini cosa significhi la malattia, con come protagonisti il procione Polo e la sua amica volpe, Juliette . Il cortometraggio prevede un mix di animazione 2D con elementi in 3D e avrà una durata di 26 minuti circa.

Una docu serie testimonianza è invece Papy et Mamy ont fait la révolution della reporter di guerra e regista Sophie Nivelle-cardinale che insieme alla co regista Agnès Patron , portano su schermo una serie di storie di donne e uomini che sono stati parte di movimenti di rivolta nel Medio oriente degli anni a cavallo del 1960 e 1980. La tecnica adottata per la serie è disegno su carta che viene in seguito post prodotto in digitale. A vedere l’estratto animato, oltre ad essere colpita dalla piacevole espressività dei disegni, riaffiora nella mia mente un altro film testimonianza di guerra e persecuzioni dal forte impatto visivo: La traversée di Florence Miailhe che è stato candidato ai Césars di quest’anno e premiato al Festival di Annecy dell’anno scorso.

Dal contenuto più leggero ma sicuramente importante è la serie Yukon, the space botanist dei registi Martin Engh e Jakob Thommessen. Il progetto, dal forte messaggio ecologista, vuole fungere da eco al Svalbard Global Seed Vault, il più grande centro di conservazione botanico globale che preserva ad oggi più di un milione di semi da tutto il mondo. La serie, sviluppata in 3D, prevede 25 episodi da circa 7 minuti l’uno ed al momento è alla ricerca di co produttori e diffusori.

Un’altra docu-serie, questa volta più contemplativa e rivolta ad un pubblico young adult, è invece quella proposta da Moumouni Jupiter Sodré, Les Cogitations de Jupiter che ci porta nella vita quotidiana di alcuni amici del regista in Burkina Faso e getta una luce insolita su questioni di attualità mettendo in discussione anche la nostra visione del mondo. Lo stile grafico della serie è essenziale, con linee colorate su fondo bianco ed è di Sébastien Godard che ha curato anche le animazioni della clip che ci è stata mostrata. L’essenzialità grafica è voluta proprio per lasciare spazio alle testimonianze degli intervistati, personalmente la trovo molto bella e il formato di 13 episodi da 6 minuti l’uno la rende una serie che a mio avviso non faticherà a trovare dei co produttori e distributori.

La serie Tiger and the Hog è invece indirizzata ad un pubblico di giovanissimi, parla di amicizia e diversità e ha come protagonista una tigrotta dai grandi occhi rotondi che con i suoi amici vivono delle avventure ogni giorno più entusiasmanti. L’autore del progetto è il cinese Liang Huang che ha mostrato degli estratti animati e qualche tavola di ricerca personaggi: la ricchezza dei colori e la tenerezza dei design rendono questa serie a mio avviso vincente, la volontà inoltre di volerne realizzare una parte su carta (i fondali in particolare) la rende ancora più interessante. Il formato previsto è di 24 episodi da 7 minuti l’uno e sono alla ricerca di co produttori e finanziatori.

Ultimo pitch della mattinata, Love di Anna Mantzaris , che propone una serie in stop motion che ha come tema l’amore in tutte le sue forme ed esplora il significato dell’amare e dell’essere amati. La parte di pre produzione è terminata, l’autrice ci ha mostrato delle tavole di personaggi e qualche making of dei pupazzi. L’humour e il desing della serie , che prevede appena 3 episodi da 30 minuti l’uno,  gioca qui un ruolo importante perché aiuta tanto a snocciolare i significati più intimi e filosofici del tema trattato e a mio avviso non avrà difficoltà a trovare sia dei produttori che distributori.

In serata è stato annunciato il palmarès di questa edizione:

SEZIONE LUNGOMETRAGGI

premio TitraFilm

HAPPY END / Marie AMACHOUKELI, Vladimir MAVOUNIA-KOUKA (Francia)

premio Cristal Publishing & Premio Ciclic

LE COEUR A DANSER / Pierre LE COUVIOUR, Amine EL OUARTI (Francia)

SEZIONE CORTOMETRAGGI

premio Ciclic-Shortway

ARBOR / Valentino LASSO (Messico) – ANIMAZIONE DAL MONDO

premio Studios Alhambra & Prix Folimage – Coup de pouce jeune talent

LA BOLSITA DE AGUA CALIENTE / Yuliana Paula BRUTTI (Argentina)

Premio NEF Animation

LA PETITE REINE BLANCHE / Mathieu GEORIS, Théo HANOSSET (Belgio)

premio Ciclic

LE CHAGRIN DE TOURNESOL / Léa KRAWCZYK (Francia)

Premio Open Workshop

PETRA Y EL SOL / Stefania MALACCHINI, Maria Luisa FURCHE (Cile)

premio Auvergne-Rhone-Alpes Cinéma/Bourse des festivals

SUPERSILLY / Veronica MARTIRADONNA (Italia, Francia)

Premio SACD & Premio Arte France

THE DAY I SMOKED A CIGARETTE WITH MY FATHER / Robin VOUTERS, Sameh MORSY (Egitto, Francia)

SEZIONE SERIE E SPECIALI TV

premio Ciclic

LES COGITATIONS DE JUPITER / Moumouni SODRÉ (Burkina Faso, Francia) – ANIMAZIONE DAL MONDO

premio Disney+ per la nuova serie

MY SUPERHERO HUSBAND / Alex Tagali (Grecia)

Premio Ciclic

PAPY ET MAMY ONT FAIT LA REVOLUTION / Agnès PATRON, Sophie NIVELLE-CARDINALE (Francia)

Premio Titrafilm

POLO SANS BOBO / Sophie CASTAIGNEDE (Francia)

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