afNews 6 Maggio 2022 16:34

Luca Boschi, con amici e Silvia Jacovitti, parla di Jac, qui per te

Scartabellando in cerca malinconica di ricordi, nel Volume 1 di afNews.info (articoli dal 1995 al 2021) mi salta fuori questo, un rilancio del relativo articolo del buon Luca Boschi sul suo blog Cartoonist Globale (ora disastrato su Il Sole 24 ore, purtroppo, per cui mancano tutte le belle foto e immagini che lo accompagnavano e che Luca aveva selezionato ad hoc con tanta cura, come suo solito) che ti offre la possibilità di sentire in podcast Luca (verso il fondo, attorno al minuto 39 – ma sentila tutta, la trasmissione, ché vale la pena) et al.


Luca Boschi dixit (anzi, scrisse) il 31 dicembre 2017:
Finalmente sono in grado di ascoltare, l’ultimo giorno dell’anno, la trasmissione Melog che andò in onda svariatissimi mesi fa su Radio 24, dedicata ai 60 anni di Cocco Bill, quasi altrettantissimi mesi prima di iniziare la cura della collana dedicata al grande pistolero dalle sputafuoco nervose. Del quale suggerisco l’acquisto (se riuscite a trovarli) degli ultimi volumi usciti, quelli in cui sono presenti PippoPertica e Palla, e persino la Signora CarlomagnoCipGallina e financo Zagar.

Ecco l’audio della trasmissione:

Intervengono, recita la scheda, con Gianluca NicolettiSilvia JacovittiCinzia Leonegraphic novelistLuca Raffaelli, studioso di storia del fumetto italiano e Luca Boschi, fumettista e saggista, biografo di Jacovitti.

Lo ascolto ora per la prima volta perché quando Nicoletti mi telefonò ero in treno, stavo andando a ricevere la targa come bibliotecario ad honorem dalla Biblioteca delle Nuvole (ma non sapevo che stavo andando a fare questo, in realtà andavo a tenere una conferenziella).

Sento che la trasmissione era/è molto divertente, Silvia è simpaticissima. All’epoca era impossibile ascoltarla per il rumore terribile delle rotaie, sino a quando la linea è caduta inesorabilmente e… tanti saluti.

Poi ho avuto altre cose in ballo nella cabeza e finalmente stiamo entrando nell’anno che chiude il primo (trascorso) mezzo secolo che ci separa dal Sessantotto, del quale possiamo rintracciare, nel 2018, impegnando una insolita, certosina meticolosità, qualche vaga maceria, talmente inzaccherata e putrefatta che si fatica parecchio e poi parecchio a riconoscerne la provenienza.

RETTIFICO:
Del 1968 è rimasto qualcosa: i sopravvissuti del programma L’anno che verrà, in onda da Maratea la notte di questo San Silvestro 2017, trasmesso da Rai Uno.
Rinunciare al presente per rifugiarci in un trapassato remoto che era trash già mezzo secolo fa è il paradigma dolente di quanto ci aspetta in un 2018 che si prospetta profondamente reazionario.


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