Scaringi: Una mostra per ricordare Gianni De Luca
Scomparso nel 1991 a soli 64 anni, Gianni De Luca, calabrese di nascita e romano di adozione, è stato, e resta, uno dei maestri del fumetto italiano, anche se il suo ricordo si è dissolto troppo presto, saltuariamente ravvivato solo da qualche ristampa. De Luca è stato sempre schivo, quasi isolato, fuori da correnti e gruppi, legato soprattutto all'editoria cattolica, avendo debuttato sul Vittorioso e poi lavorato quasi esclusivamente per il Giornalino. A differenza di molti altri disegnatori, non ha mai realizzato un ciclo di storie con un protagonista fisso se si escludono i racconti del commissario Spada, apparsi lungo l'arco degli anni Settanta deluca 000 spada fantasmi.jpgsempre sul Giornalino che sono una precisa e spesso drammatica cronaca di quel decennio difficile, dalla criminalità al terrorismo. De Luca è stato un disegnatore capace sempre di adattare il suo segno grafico allo spirito delle storie, passando dal realismo delle vicende del passato, storiche, bibliche, cristiane, ecc. al fantastico di Paulus, uno dei suoi ultimi capolavori in cui la storia del grande apostolo si mescola con risvolti fantascientifici, dal grottesco delle biografie di Totò e Marilyn Monroe al tratto quasi infantile del Giornalino di Gian Burrasca. E' difficile scegliere, fra le decine di fumetti di Gianni De Luca, i suoi capolavori. Lo è in un certo senso Le braccia di marmo in cui il colonnato di piazza San Pietro rappresenta simbolicamente l'abbraccio del  Cristianesimo al mondo, ma lo è anche La freccia nera, robusta riduzione del celebre romanzo di Stevenson. Ma i suoi capolavori sono laFrecciaNera - Ferrarini Gianni De Luca - Giornalino.jpgstati il Commissario Spada e i tre fumetti tratti da tre testi di Shakespeare, Amleto, La tempesta e Romeo e Giulietta. Qui De Luca si è non solo superato, ma ha innovato profondamente il mondo del fumetto, soprattutto con l'inedita e originale invenzione di dare un senso di profondità e di movimento a immagini e scene statiche. La duplice trovata di infrangere i rigidi confini delle vignette e di presentare i protagonisti come tanti fotogrammi ha infatti annullato la fissità della tavola, dandole una dimensione quasi scenografica, soprattutto nelle opere scespiriane, con Amleto o gli sfortunati amanti di Verona in primo piano e sempre in apparente movimento. Anche nelle storie di Spada De Luca sviluppa questa sua ricerca grafica, seppure in misura minore perchè qui il realismo delle indagini richiede un taglio più DeLuca Amleto 1975 IlGiornalino.jpgcinematografico e meno teatrale. Ed è stato proprio questo realismo a far temere una chiusura anticipata del ciclo nel 1978 in pieno caso Moro perchè alcune storie suscitavano perplessità  nel gruppo dirigente del Giornalino. Adesso, trent'anni dopo, è facile attribuire un carattere profetico a qualche episodio di questa serie poliziesca che lo sceneggiatore Gian Luigi Gonano e il disegnatore avevano proposto con un taglio forse troppo adulto per un settimanale rivolto ai ragazzi, ma allora il clima era diverso. Adesso Gianni De Luca viene ricordato a Bologna in una grande mostra aperta fino al 4 maggio, in un'occasione pressocchè unica per ricordare un autore tra i maggiori del mondo delle nuvolette. [Carlo Scaringi] - [Click qui per accedere a un video con altre immagini. NdR]

Articolo di afnews (se non altrimenti indicato) - Domenica, 9/3/2008
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