Scaringi: Il centenario di Milton Caniff
Mr. and Mrs. Milton Caniff - photo by Alan Light - click to zoom in at Flickr - una rara foto di Miton con la moglieNel piccolo mondo delle nuvolette c’è sempre un anniversario da ricordare. Questo, per esempio, è l’anno centenario di Milton Caniff, uno dei maestri del fumetto mondiale, nato appunto nel 1907 nell’Ohio e morto nel 1988 dopo una vita passata a disegnare soprattutto storie di ambiente bellico e militare. Dopo l’esordio nei primi anni Trenta con un fumetto d’avventura come Dickie Dare, avrebbe imboccato la via del successo nell’ottobre del 1934 quando cominciò a disegnare per il New York Times la striscia di Terry e i pirati, una storia ambientata nella Cina contemporanea dove Terry e altri ragazzi vanno in cerca, Milton Caniff 4-36 - photo by Mr.0 - click to zoom in at Flcikr - una delle targhe della Storia dell'Ohiocon l’aiuto di alcuni adulti, di un fantomatico tesoro. Il malloppo non si troverà, ma Terry scoprirà il fascino dell’avventura esotica. Col passare degli anni il personaggio di Caniff cresce in età ed esperienza, si troverà in mezzo ai mille contrasti che agitano il paese asiatico, si scontrerà con veri pirati e banditi di strada, con fanciulle ingenue e perfide maliarde, belle donne infilate dentro attillati abiti lunghi e sempre avvolte nel fumo voluttuoso di una sigaretta fumata con un lungo bocchino. Arrivati gli anni Quaranta, Terry deve rispondere all’appello della patria in guerra, e lo troviamo perciò ancora nell’Estremo Oriente dove combatterà come pilota. La la biografia di Milton Caniffbravura di Milton Caniff permette al disegnatore di realizzare quasi una cronaca visiva della guerra, un po’ romanzata ma con personaggi e situazioni immersi in scenari reali. In un’epoca dominata dai supereroi, il Terry di Caniff è l’immagine dell’americano in divisa, che magari odia la guerra ma la combatte come una missione, convinto di essere nel giusto. Raggiungerà quasi sempre la vittoria, ma spesso a prezzo di dure fatiche, il che ne fa un personaggio in fondo umano, anche in queste storie talora venate di propaganda. Milton Caniff ha disegnato Terry sino a tutto il 1946, quando lo ha ceduto a George Wunder, per dedicarsi ad un altro eroe in divisa, Steve Canyon, ancora un pilota impegnato in operazioni di controspionaggio sui fronti della guerra fredda, dal Medio Oriente alla Corea, fino al Vietnam. Gli anni Trenta hanno visto una grande fioritura di autori, da Hal Foster, il primo disegnatore di Tarzan, poi finito nelle mani di altri autori, perché Foster aveva deciso di immergersi nel mondo medievale dei cavalieri della Tavola Rotonda e di Re Artù con la saga di Valiant, il principe Valentino, testimone e protagonista delle lotte dinastiche che avrebbero fatto nascere la Gran Bretagna. Altri maestri di quel decennio sono stati Chester Gould, creatore del grifagno Dick Tracy, il poliziotto dalla mira infallibile e dal pugno facile, e soprattutto Alex Raymond che per almeno l’intero 1934 ha disegnato personaggi entrati nella storia del fumetto mondiale, da Flash Gordon all’Agente X-9, a Jim della Giungla. Davanti a simili autori non resta altro che ammirarli e se possibile rileggere le loro storie, come si rileggono i capolavori della letteratura. [Carlo Scaringi]

Articolo di afnews (se non altrimenti indicato) - Giovedì, 18/10/2007
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