Fuori di Trend: Tarzan di Foster da Planeta
Ho una lunga lista di cose da segnalare, ma il Tarzan della Planeta De Agostini, che - almeno nelle intenzioni - ristamperà quanto meno tutta la produzione domenicale disegnata da Harold Foster (1931-1935) passa in testa a tutte le altre. La prima ragione è senz’altro la reperibilità e il prezzo: solo 3,95 euro, in quasi tutte le edicole, per i primi due volumi cartonati, tutti a colori, di oltre 60 pagine ognuno. La seconda è il pregio artistico, l’importanza storica e la rarità di questo materiale. Diciamo subito che si tratta, più o meno, dell’atto di nascita del fumetto "avventuroso" di tipo naturalistico: tanto per dirne una, su queste splendide tavole si esercitò, copiando talvolta allegramente intere vignette, Alex Raymond per Flash Gordon. Tarzan è poi l’opera, a parere non solo mio, più interessante del grandissimo Foster, certo più immediata e squisitamente "fumettistica", benché manchino i balloons, del suo glorificato Prince Valiant. Si tratta quindi di volumi praticamente regalati, almeno i primi due, da prendere a occhi chiusi anche per chi non ha alcuna nozione di storia del Fumetto: anzi, soprattutto per costoro. Ricordo che la precedente edizione italiana, con i colori rifatti, risale a circa trent'anni fa (ed. Censio, curata da Gianni Bono).
I volumi Planeta propongono, praticamente pari pari, con gli stessi impianti decisamente fedeli all’originale, l’edizione filologica americana della NBM, esaurita e di cui qualche volume è reperibile qua e là a prezzi molto alti. Sono solo un po’ più piccoli (cm. 22 x 30 contro 26 x 36 circa), ma con tutti gli apparati storico-critici di Bill Blackbeard e altri, di cui si conserva l’impaginazione e l’apparato illustrativo ma, colpevolmente, si omettono le firme. Ce ne sono perfino di nuovi: una specie di postfazione di Joan Josep Mussarra, niente male come inquadramento storico. Non c’è un piano dell’opera (*) (almeno io non l’ho trovato, in rete) e quindi si può solo presumere e sperare che il titolo "Tarzan - Hal Foster" possa poi cambiare in "Tarzan - Burne Hogarth", e magari non solo. Ricordo infatti che l’edizione NBM di cui sopra consta di 19 volumi: i primi cinque dedicati a Foster; uno al passaggio tra Foster e Hogarth; 12 votati all’integrale di Burne Hogarth e uno, il 15B (!) in b/n e a tiratura limitata (ma non numerata) dedicato alla parentesi, nel 1946-47, di Rubimor (Ruben Moreira). In tutto ben vent’anni di produzione, dal 1931 al 1950: mancano solo le prime 28 tavole della serie, disegnate dal discusso Rex Maxon (addirittura ingiuriato, nell’introduzione al primo volume!) e reperibili solo sulla citata e remota edizione italiana Cenisio.
Le traduzioni, attribuite a Marco Farinelli, a volte sono un po’ sintetiche, ma sostanzialmente corrette. Personalmente non amo la carta patinata lucida, ma questa è di buona qualità e non "spara" troppo il colore. Lodevole la cura con cui il testo italiano, che ricordo non è racchiuso nelle nuvolette, ma integrato nei panels, è stato sovrapposto al retino colorato: interventi "chirurgici" che non si notano neppure. Acquisto obbligato, come il fantastico Popeye, sempre della Planeta...

(*) Fortunato Latella mi avverte che sul primo volume c'è l'indicazione "1 di 18", quindi c'è da essere ottimisti. Grazie, Fortunato: colpa della presbiopia.

Articolo di Leonardo Gori (se non altrimenti indicato) - Domenica, 10/2/2008
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