afnews.info - arabafeniceNews - ISSN 1971-1824 - since 1995 daily news from the world of graphic literature founded & directed by Gianfranco Goria - tel/fax (+39)178.2210472
Nel 2006 Paradox Entertainment ha acquistato i diritti d'autore di Conan e di tutte le opere di Robert E. Howard, fra cui c'è un racconto intitolato The Shadow of the Vulture (1934) in cui compare un personaggio chiamato Red Sonya (notare che il nome è scritto con la lettera Y), una piratessa dell'epoca rinascimentale (niente a che fare con il ciclo di Conan, quindi). Nell'aprile 2006 la Red Sonja LLC ha intentato una causa da 5 milioni di dollari contro la Paradox Entertainment accusandola di creare confusione e violare il diritto d'autore su Red Sonja (scritto con la lettera J) Continua su Fumetti di Carta Blog
La grande operazione di pubblicazione dell'opera omnia di Carl Barks è partita e, vsito il costo complessivo che avrà raggiunto a fine collezione, diverse sono le domande che i lettori avevano da chiedere e che hanno cominatio a fioccare in rete. Ci sono davvero tutte, ma proprio tutte le storie di Barks? Sono davvero in ordine cronologico? Perché comprare questa edizione e non la Carl Barks Library? Ci sono anche le famose copertine di Barks e i suoi quadri a olio? Gli articoli saranno tutti brevi come quelli del primo numero? Le risposte le offre, tutte, Luca Boschi nel suo blog. Fate click qui e saprete finalmente se vale davvero la pena fare questo investimento in letteratura disegnata, per voi e per i vostri figli.
Sabato 2 febbraio 2008 alle ore 15:00 l’Associazione Culturale Amici nell’Arte in collaborazione con Little Nemo di Sergio Pignatone presentano: CAVALCANDO CON TEX, mostra di tavole originali in occasione dei 60 anni di Tex Willer. In mostra illustrazioni di: Capitanio, Civitelli, Fusco, Gamba, Letteri, Marcello, Muzzi, Ticci e Villa. Seguirà, alle 18:00, un incontro sul fumetto popolare e d’autore: arte, mestiere, collezionismo. Parteciperanno: Fabio Civitelli, Tito Faraci, Nino Verger e Sergio Pignatone. L’incontro sarà condotto da Alberto Pempinelli. Per l’occasione verrà presentato in anteprima il primo volume di Cavalcando con Tex edizione di lusso, realizzato in occasione del 60° compleanno di Tex Willer. Alla sera cena Texiana (su renotazione) con uno speciale menù realizzato graficamente da Fabio Civitelli. La mostra proseguirà fino alle ore 18 di domenica 3 febbraio. Il tutto all'Hotel Cavalieri della Corona Via Baroldo 12, Cardano al Campo (VA) (superstrada per Malpensa uscita Cardano al C. Centro/Fermo). Ingresso libero. Informazioni e prenotazioni: amicinellarte@yahoo.it - info@littlenemo.it - www.littlenemo.it.
50 anni di carriera nel fumetto (dopo l'esordio qualche anno prima nell'animazione) di Jack Kirby, ricordati a 70 anni di distanza, hanno dato modo di pubblicare libri sul famoso autore statunitense scomparso nel 1994. In dicembre è uscito Kirby Five-oh!: Celebrating 50 Years of the King of Comics di John Morrow. Il primo marzo, invece, ecco arrivare Kirby: King of Comics di Mark Evanier. Fate click sulle copertine che vedete qui accanto per saperne di più ed eventualmente acquistarli on line.
Rossano Piccioni, che sta lavorando all'Insonne, ci segnala che sabato 2 febbraio, su Sky, andrà in onda una sua intervista nella trasmissione Show Television, alle 19:30 sul canale 869.
Riceviamo da Andrea Voglino: "Sabato 2 febbraio ci sono almeno due ottimi motivi per fiondarsi in edicola a comprare Alias, supplemento settimanale del Manifesto: un viaggio nella new york hip-hop da Grandmaster Flash a Heath "The Joker" Ledger, e un'intervista esclusiva a Steve Niles, coautore con Ben Templesmith di "30 giorni di notte". Il "vampire comic" targato Magic Press in questi giorni arriva al cinema nell'attesa trasposizione in celluloide di David Slade, e anche se il titolo è leggermente diverso, il succo rosso sangue è sempre quello della graphic novel originale."
Comunicato stampa: Bande Distorte - Seconda Stagione. Torna sulle frequenze di Radio Onda d'Urto il settimanale su fumetto e dintorni, in onda ogni Mercoledì dalle 21 alle 22. Ogni puntata sarà dedicata ad un'opera, ad un autore, ad un genere o ad una tematica della nona arte; inoltre si ascolterà ottima musica risalente all'anno di pubblicazione dell'opera o al periodo creativo dell'autore o attinente con il genere e la tematica. Ecco la lista delle puntate già trasmesse: 1) "Una Ballata del Mare Salato"(1967)di H. Pratt. 2) "Contratto con Dio" (1978) di W. Eisner. 3) "Persepolis" (2000) di M. Satrapi. 4) "Watchmen" (1986) di A. Moore. 5) " L'Eternauta" (1959) di Oesterheld - Lopez. 6) "Ken Parker" (serie completa) di Berardi e Milazzo. 7) "Sandman", miniserie di Neil Gaiman. 8) Art Spiegelman: "Maus" e altre opere. 9) Fumetto e Storia. 10)Enki Bilal. 11) Le striscie: viaggio nella storia delle comic strips - Parte I 12) Speciale Bonelli: Tex e Zagor - (in concomitanza con la conferenza tenuta a Brescia da Sergio Bonelli sull'immaginario del western a fumetti). Radio Onda d'Urto si sente nelle citta' e provincie di: Brescia, Milano, Bergamo, Mantova, Cremona, Verona e Trento; oppure in tutta Italia via web connettendosi al sito www.radiondadurto.org. La radio trasmette anche sul satellite Hot Bird (vedi il sito web della radio per maggiori info sulle frequenze). [Luca Frangella]
Le avventure di Sandokan sono su Il Giornalino, disegnate da Sergio Toppi e sceneggiate da Claudio Nizzi. Le sessantaquattro tavole di cui è composta la storia saranno pubblicate dal Giornalino in 8 episodi consecutivi da 8 tavole ciascuno: il primo episodio, "Fuga da Fort Victoria" sarà in edicola da giovedì 31 gennaio o può essere richiesto, insieme ai successivi, via mail all’indirizzo abbonamenti@stpauls.it. Per gli appassionati è possibile sottoscrivere un mini abbonamento a tutti gli otto numeri con le avventure di Sandokan, facendo click qui. Ecco cosa dice Nizzi di questo lavoro: "I romanzi di Salgari sono difficili da sceneggiare: si grida e si spara ma non ci sono veri snodi narrativi. Quindi ho pescato nelle tante avventure di cui Sandokan è protagonista facendone un montaggio mio. I libri di Salgari hanno tratti di incredibile superficialità, lo stesso Sandokan è talvolta descritto in termini che oggi possono apparire ridicoli, pittoreschi. E’ un uomo che ruggisce invece di parlare. Tuttavia Salgari ha avuto il genio di farne, in epoca di colonialismo, un eroe anti-colonialista. Per questo aspetto di Che Guevara ante litteram è un personaggio moderno... Infine ho cambiato la storia originale scegliendo un lieto fine: Marianna non muore e nell’ultima scena la vediamo veleggiare verso il tramonto rosso fuoco abbracciata all’amato principe-pirata". E questa è l'opinione di Toppi: "Ho letto tutti i libri di Salgari o Salgàri (ma come si dice?) e devo dire che la sua ingenuità narrativa contribuisce moltissimo a creare l’atmosfera più tipica dell’avventura, un’atmosfera che mi piace molto realizzare. Quell’esotismo un po’ sempliciotto (c’è l’albero del pane ma anche quello della birra) ha il pregio di essere molto popolare e il merito di aver formato l’immaginario collettivo. L’evasione di Sandokan sembra ripresa da quella del Conte di Montecristo di Dumas ma nei mari del Sud compare uno squalo che non poteva esserci nelle acque più fredde delle nostre latitudini. Sandokan è un eroe puro, generoso, cortese e quando occorre spietato ma per il Giornalino ho evitato le scene di sangue più truculente. Comunque i cattivi sono cattivi e i buoni sono buoni: Marianna è una gentile signorina che cade da cavallo perché Sandokan possa salvarla. Come in "Jack London" ho goduto di questa piena atmosfera di avventura: tempeste, velieri, naufragi, jungla, tigri, elefanti, fucili, kriss, scimitarre, impettiti ufficiali inglesi, pirati senza paura, truppe indigene, abbordaggi, fughe e assalti. Tutti bellissimi da disegnare".
Comunicato stampa: E' con grande piacere che lo staff di Mantova Comics & Games annuncia a tutti gli appassionati che Luciano Ligabue, Giuseppe Camuncoli e Matteo Casali (accompagnati dall'inchiostratore Lorenzo Ruggiero) saranno presenti in fiera SABATO 1 MARZO per presentare in anteprima nazionale la graphic novel LA NEVE SE NE FREGA. In collaborazione con l'editore Panini Comics, gli autori parteciperanno a un incontro pubblico per parlare del fumetto tratto dal celebre romanzo di Luciano e ci racconteranno com'è nata questa coinvolgente operazione di testi e immagini. L'incontro ufficiale si terrà nel corso del Festival del fumetto e dei giochi all'interno della struttura PALABAM (Via Melchiorre Gioia, Zona Favorita, Mantova) nella giornata di sabato, ma i disegnatori (lo scrittore Casali e l'illustratore Camuncoli in primis) saranno presenti tutti i giorni per incontrare gli appassionati e autografare le copie del fumetto disponibile al megastore Panini. Per maggiori informazioni visitate il sito www.mantovacomics.it oppure scrivete a info@mantovacomics.it.
Il ComicsBlog (che ringraziamo) ha individuato e pubblicato un delizioso video, in cui Marjane Satrapi, la creatrice di Persepolis, viene intervistata, in modo divertente quanto tagliente, nel programma The Colbert Report (uno dei tanti che negli USA vengono fatti con uno stile che, da noi, ricorda le interviste di Luttazzi prima del suo primo defenestramento "berlusconiano", per capirci). Si ride e si pensa. La sintesi (umoristica) del conduttore è che il film è molto bello ma decisamente pericoloso: potrebbe rendere umani i nemici! Potete vedere l'intervista qui di seguito. Buona visione.
Consueta gradita sessione di ringraziamento, stavolta per il nostro affezionato lettore MarPlo (così si firma nella scheda di Amazon, allegata agli albi appena ricevuti, ma noi sappiamo trattarsi del cartoonist trentino, moto-vignettista, Marcello Plotegher) che ha fatto click sul riquadro nel menù qui accanto ("Ti piace afNews? Mostra la tua riconoscenza...") e ha continuato a fare click fino a inviare un paio di graditissimi cartonati selezionati dalla lista apposita. Grazie! Questo tuo gesto ci spinge a continuare con rinnovato entusiasmo il nostro duro lavoro quotidiano! Con l'occasione invitiamo gli altri lettori di afNews... a visitare il sito di MarPlo. Ah, be', sì, e naturalmente a non frenare la propria riconoscenza, s'intende, seguendo il suo esempio. ;-)
Nel 1960 Fellini, impegnato nelle riprese della Dolce Vita, inventò il termine paparazzo, che non significava nulla, ma che indicava con precisa efficacia il fotografo impiccione, che inseguiva i VIP in cerca di tranquillità. Oltre trent’anni prima, nel 1928, il disegnatore Bruno Angoletta – vignettista satirico costretto dal regime a riciclarsi in illustratore per l’infanzia – aveva inventato il nome di Marmittone per un singolare soldatino che fece il suo esordio sul Corriere dei Piccoli del 29 gennaio del 1928. Al pari di Paparazzo, il termine rendeva molto bene l’immagine del piccolo fante un po’ sportunato e perennemente impegnato in guerre che combatteva con coraggio ma senza molta convinzione. Malgrado questa sua posizione critica, il regime tollerò fino alla sconfitta del 1943 la presenza di questo piccolo fante schiacciato da un cappello a cono tronco, che girava per l’Europa in armi, dai deserti africani alle pianure nevose della Russia, sempre a piedi, e guardando con nostalgia e invidia i traballanti camion carichi di altri commilitoni più fortunati. Le sue imprese non erano mai eroiche e si concludevano quasi sempre in cucina a pelar patate. Marmittone è stato il personaggio che ha reso celebre il suo autore, ma Angoletta ha inventato altri protagonisti che hanno divertito a lungo i suoi piccoli lettori, da Ermete Centerbe a sor Calogero Sorbara, contribuendo sensibilmente al successo del Corriere dei Piccoli, e della nascente scuola italiana del fumetto. [Carlo Scaringi]
Nicola Raimondi (che ringraziamo) ha sbobinato per noi una parte delle interviste fatte da Radio Kairos nell'ambito della questione Concina vs. Disney, di cui abbiamo parlato su afNews. Ve ne proponiamo qui dei brevissimi stralci, invitandovi, se interessati, ad ascoltare l'intervista per intero facendo click qui e scaricandola sul vostro computer. Ecco alcune delle afermazoni del noto sceneggiatore disneyano Carlo Chendi: "Radio Kairos: ...che cosa ne pensi e, secondo te, appunto quali ne possano essere le ragioni [della crisi di Topolino, NdR] - Chendi: Mah, io credo che uno dei motivi è il cambio della società, quindi adesso sono attirati dal cellulare, da internet, dai videogiochi da tutta una serie di cose, quindi senz'altro c'è un calo da quel punto di vista che ha portato via lettori, però l'altro caso, secondo me, che è abbastanza significativo e che poteva in qualche modo parare questa perdita di questi mezzi moderni è il diverso target di lettori a cui i dirigenti... i direttori di Topolino hanno destinato il giornale. Una volta il giornale era per bambini 'adulti', cioè il giornale veniva comprato dai genitori, lo leggevano i figli, ma soprattutto lo leggevano i genitori, Se i genitori lo trovano divertente, interessante continuavano a comprarlo, adesso càpita che il giornale è fatto per bambini un po' scemi, detto tra virgolette. E compra il Topolino, lo porta a casa, il figlio magari lo legge, finito lo prende in mano e non lo trova divertente, per cui alla fine non lo compra e dice al figlio: ma non leggere queste scemenze! questa è la terra-terra. Secondo me al Topolino sono successe, non so... hanno sbagliato nei direttori. Il precedente, Cavaglione, veniva da Amica e la sua specialità era una rivista di moda, il secondo direttore era la Muci e veniva da un giornale di moda anche lei, se io chiamo... io ho un ribinetto che perde chiamo un premio Nobel della chimica: riparami il rubinetto! non mi provocherà che danni... ho bisogno di un idraulico e io credo che a Topolino sia mancato l'idraulico, ecco, sono stati messi dei premi Nobel, ma non gli idraulici. ... [omissis] ... E le storie sono fiacche... Io ho letto la lettera che ha mandato Còncina, dove si lamenta che in una storia gli hanno suggerito 18 cambiamenti e cose del genere, ma davvero, cioè, la Muci aveva creato una redazione con sette redattori che, praticamente, pigliavano in mano una trama e la mettevano ai voti, alla fine ciascuno suggeriva un cambiamento diciamo così snaturando tutto, detto proprio... non so io stesso non sono più riuscito a lavorare in quel ruolo. Io ho fatto tre... non è che non abbia bisogno, però non so almeno ho tante altre cose da fare. Ho fatto tre proposte, me le hanno rifiutate tutte e tre e io ho smesso, che senso ha, io che sono stato abituato per tutta la vita, come anche Còncina, probabilmente come Cimino che il direttore si fidava di noi, cioè una volta che ci aveva 'testati', sapeva cosa eravamo in grado di fare, quindi non ci controllava più. Cimino, addirittura, si faceva pagare le storie in anticipo prima ancora di scriverle, mandava il titolo senza fare la storia, perché il direttore si fidava... Adesso con sette redattori che, detto tra di noi, non è che ne capiscano, non sono granché del mestiere, che si mettono lì ad esaminare le storie e poi cominciano a proporre cambiamenti che... insomma per un autore non hanno senso, poi non so sarebbe come se... non so... un grande giornalista, chessò Giorgio Bocca deve sottoporre ogni volta che fa l'articolo deve sottoporre l'articolo a sette redattori che dicono: no, questo non lo scrivi e metti questo... cioè o uno si fida di un autore o non lo fa lavorare... [omissis] ...Guardi, io ho lavorato dentro la Disney per 10 anni, ero un consulente esterno con ufficio dentro ed ero un po' il braccio sinistro di Capelli. Ora, finché c'era Capelli, era possibile parlare con lui in qualsiasi momento, dava ascolto a tutti. Con l'altro direttore, lavorando ancora dentro, una volta lo incontri in corrodoio... ti devo chiedere una cosa... una sciocchezza... dice: prendi appuntamento con la segretaria... per dire, non so... s'è creata non so una gerarchia, poi probabilmente visto che le cose vanno male, tutti i redattori e il direttore, cioè tutti lì dentro non si fanno trovare, cioè lei telefona non c'è nessuno, o sono a casa ammalati con l'influenza, sono fuori stanza o sono fuori sede, sono... poi lo dice anche Còncina, c'è un muro di gomma, nessuno risponde più. Radio Kairos: Sì, infatti anche noi avevamo provato a chiedere se c'era qualcuno della Disney che voleva intervenire in questa puntata, e, appunto, non abbiamo avuto risposte... Carlo Chendi: No, no, insomma... perché non sanno, primo non sanno cosa dire, no, no, no... è una situazione... è un delitto, ma ha visto... ci ho passato la vita su Topolino, io ho incominciato nel '54... non so... è stata... a parte il fatto che mi piaceva, i personaggi sono... sono... ancora orgoglioso adesso di aver scritto delle storie recitate dai più grandi attori del mondo che sono Paperino, Paperina, Topolino, non so per me è ancora motivo di orgoglio e vedere che... non so Topolino... ridotto così... mi dispiace, è un dolore... veramente. ... [omissis] ... Carlo Chendi: ... io tra l'altro ho... a causa degli anni che ho lavorato in editoria, ho amici editori che mi passano i tabulati reali di vendite e rese... Topolino, oggi, qualche volta è sotto le 90.000... insomma che è niente in confronto a quello che vendeva il Topolino... poi, ecco io quando lavoravo dentro la Disney negli anni... fine degli anni '90, il Topolino vendeva mediamente 350.000 copie con punte in qualche mese, non so tipo luglio con i 'gadget', così, si è arrivati a 1.000.000 di copie vendute, io ho i tabulati veri, un milione di copie vendute e mi ricordo quando la resa media era del 6%, quando c'era il 12% - il massimo- c'era una tragedia, tutti che si chiedevano perché una resa così alta, che sta succedendo, adesso la resa arriva il 40/45%..." Chendi rivela anche altro: ascoltate l'intervista completa e contestualizzata, nel Garage Eermetico.
Riceviamo dall'AIE:Libri e bambini- Gli italiani? Non lettori, fin da piccoli. Presentati oggi i dati del settore al seminario organizzato a Roma dalla Commissione per l’infanzia della Bicamerale. I bambini italiani? Leggono meno rispetto ai loro coetanei europei: è quanto emerge dai dati presentati oggi, 29 gennaio, nel corso del convegno "Bambini e adolescenti e valore del libro", organizzato a Roma dalla Commissione parlamentare per l'infanzia della Bicamerale, in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori (AIE). Un momento di confronto ad altissimo livello – che vede la presenza di editori, esperti del settore e dei principali istituti statistici (Istat e Doxa) - per verificare la diffusione del libro e della lettura tra i bambini e gli adolescenti nel nostro Paese e per valutare le iniziative e gli strumenti utili ad incentivarla e promuoverla. I dati - Secondo i dati Istat rielaborati dall’Ufficio studi di AIE nel 2007 poco meno della metà dei bambini di 6-10 anni legge almeno un libro non scolastico nei dodici mesi precedenti (46,8%): a questa cifra corrisponde, solo per fare un esempio, ben un 58,0% dei coetanei spagnoli. Il valore in Italia sale leggermente nella fascia di età successiva (11-14 anni), arrivando al 59,5%, per poi calare progressivamente al crescere dell’età, e dei processi scolari, di socializzazione, di multiconsumi tecnologici (la media nazionale è del 43,1%). In altre parole, circa la metà di bambini e ragazzi inseriti all’interno dei processi di scolarizzazione dell’obbligo e superiori, dichiara di non leggere alcun libro diverso da quelli di scuola: in proiezione sono 3,1 milioni. La produzione - La produzione di libri per l’infanzia è cresciuta in questi anni in modo significativo in termini di quantità: nel 1987 si pubblicavano 951 titoli, nel 1997 1740 (+8,2% in media annua), nel 2006 questo valore sfiora le 2.300 opere (2.296; (Fonte Liber, Biblioteca Gianni Rodari di Campi Bisenzio), che si traduce in 3,1 milioni di libri per bambini stampati e immessi nei canali di vendita e in un fatturato conseguente di 129,5 milioni di euro (in allegato tutte le cifre). Oggi bambini e ragazzi hanno una possibilità decisamente superiore di scegliere tra autori, generi, fasce di prezzo, formati di libri, storie raccontate, letterature, ecc. di quanto potevano avere nel passato. Nel 1980 l’editoria italiana pubblicava 0,15 nuovi titoli ogni mille bambini, oggi questo valore è pressoché raddoppiato ma comunque è meno della metà di quella spagnolo (che ha però un mercato extradomestico) e poco meno di un quinto di quello francese (Fonte: Ministerio de cultura, per Spagna, Syndicat national de l’Edition per Francia). Il commento - “Come editori – ha sottolineato il presidente di AIE Federico Motta – non possiamo fare altro che mettere a disposizione di bambini e ragazzi – direttamente o attraverso la mediazione dei loro genitori - un’offerta di libri capace di dare risposte ai loro bisogni di lettura. In assenza però di qualunque politica organica e continuativa in materia di promozione della lettura e al verificarsi continuo di tagli alle risorse e ai trasferimenti alle biblioteche per l’ampliamento delle proprie collezioni, o per la formazione di personale bibliotecario specializzato, non può essere sufficiente pubblicare libri belli e nuovi. L’Italia, nel confronto internazionale, è un Paese caratterizzato allo stesso tempo da una crisi nella produttività e da bassi tassi di lettura. Il legame tra i due fenomeni è più stretto di quanto possa sembrare a prima vista. In questa luce deve essere letto anche un dato recentemente pubblicato da Istat: solo un quarto dei lavoratori italiani, solo la metà dei dirigenti e professionisti dichiara di leggere un libro per il proprio aggiornamento professionale. Ci si può stupire, allora, che in un mondo sempre più complesso e competitivo, la produttività sia il principale fattore critico della nostra economia?”. afNews - Il nostro mini commento aggiuntivo: Notiamo che i Paesi citati a confronto dell'Italia, Spagna e Francia, hanno, se non erriamo, a corollario del mercato librario (inteso riduttivamente come il solo mercato dei libri non a fumetti) un forte e variegato mercato (ciascuno diverso dall'altro) del fumetto per bambini e ragazzi, in riviste e libri, che, quando di qualità, è sempre stato quello che ha invogliato i più piccoli alla lettura e li ha conquistati per sempre al meraviglioso (e fondamentale per la cultura e civiltà di un Paese) mondo della lettura. Ma, in Italia, esistono editori disposti a rischiare in questo campo? E quanti autori sono disponibili a scrivere con passione e competenza per i più piccoli?
"Da martedì 29 gennaio Luana e Don Zauker si incontreranno di nuovo. Non in un cross-over sulla pagine del Vernacoliere, ma in un'altra mostra, questa volta ospitata dal Teatro Puccini di Firenze fino al 12 febbraio. (...) L'inaugurazione sarà martedì 29 alle ore 19,00 nel foyer del Teatro Puccini." [da http://caluri.blogspot.com/]
comunicato stampa: PACO DESIATO OSPITE AL KESTE’, PER GLI SPECIAL EVENT “KOMIXXX”Il connubio Kestè – fumetto d’autore è ormai consolidato da anni, e il programma di gennaio del locale di Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli lo conferma. Infatti dopo la personale di Andrea Scoppetta, ospite nei locali del Kestè dal 16 gennaio,e la presentazione delle sue ultime tavole di “A Skeleton Story”(edito dalla G.G.studio), la serata di giovedì 31 verrà inaugurata la mostra di un altro importante autore “made in Naples”: Paco Desiato. Paco Desiato, autore ed illustratore ormai affermato nell’ambiente del fumetto italiano, ha ottenuto diversi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale: nel 2005 con la ministoria “Illegàl” in Francia è tra i vincitori del concorso di fumetto “2020 L’Odisèe dell’information” indetto dalla Glenàt e dalla Sony nell’ambito della “Fete de l’internet”; è suo il primo posto al concorso di illustrazione “Imago” (2001). Vincitore del concorso “BlackSmoking” (2004), ottimo anche il risultato ottenuto al concorso di fumetto “Torino Comics”. Continua su Fumetti di Carta Blog
Luca Boschi nel suo blog pubblica il comunicato stampa ufficiale della Disney che annuncia, ovviamente dando fiato alle trombe della novità assoluta, che "La Magia Disney si Sposa con lo Stile Manga"! Di connubi del genere se n'è parlato a suo tempo, e per certi versi addirittura diversi annni prima, anche su afNews: ora fate click qui per leggere la "versione ufficiale" nel Boschi blog, dove potrete fare i vostri commenti senza peli sulla lingua. Fate click invece sull'immagine qui accanto per gustarvi questa bella copertina, che arriva, per voi, direttamente dal Giappone.
Molto atteso dagli appassionati, è stato distribuito gratuitamente stamani, col "Corriere della sera", il primo volume de "Le più belle storie di tutti i tempi - La grande dinastia dei paperi - Paperino e il sentiero dell'unicorno e altre storie". Com'era prevedibile, è andato a ruba ed in molte città era già esaurito di prima mattina. In costola - e nel frontespizio interno - appare anche la numerazione e un "1950", a significare che si tratta di un'opera in più volumi. Naturalmente tutti sanno, avvertiti dal tam tam collezionistico, dai forum e perfino dalla TV, che si tratta dell'integrale della produzione Disney realizzata da Carl Barks: ma è curioso che tutto quel po' po' di titolo non ne dia o quasi l'idea al profano, se si eccettua, accanto a quella inevitabile di Walt Disney, la "firma" di Carl Barks in copertina. Il che comunque non è poco. Il volume consta di 192 pagine a colori, in carta opaca, pregiata, che personalmente prediligiamo rispetto alla patinata lucida. L'opera è a cura di Lidia Cannatella e Luca Boschi. Una pregevole presentazione anonima (ma il colophon avverte che i testi sono di Boschi) spiega al colto e all'inclita, con ottima sintesi, chi è Carl Barks e accenna a una sorta di piano dell'opera: si comincia "in media res", dalle storie più belle, ma alla fine si pubblicheranno anche gli anni iniziali. Ogni storia è preceduta da una breve scheda di Alberto Becattini. Corredano il volume pregevoli seppur scarni apparati bibliografici e iconografici (segnaliamo alcuni olii di Barks). Seguendo la cronologia delle opere di Carl Barks redatta da Michael Barrier, incrociata con quella di Franco Fossati, le storie non sono pubblicate in stretto ordine cronologico, e nell'ambito temporale considerato mancano all'appello tre tavole autoconclusive e due storie"brevi": una di dieci pagine, "Paperino e la margherita" (WDC&S #117), e una di otto, "Paperino consulente sportivo" (VP #1). S.e.&o. Luca Boschi ci ha comunque personalmente assicurato che queste lacune verranno colmate già nel prossimo volume, che non a caso si chiamerà "1950-51". E' evidente che si tratta di un'opera imperdibile: queste opere a fumetti sono fra le più belle e importanti di tutti i tempi, e sarà incalcolabile il "peso" che avranno per una nuova generazione di lettori. Non abbiamo avuto il tempo di valutare la qualità delle traduzioni, anonime (se abbiamo visto bene), per cui rimandiamo il giudizio. Gli impianti ci sembrano quelli della "Carl Barks Library", con i loro pregi (molti) e i loro difetti (pochi ma non trascurabili). Alle limitazioni dell'edizione americana è da ascrivere, per esempio, l'ingrossamento del tratto di Barks in alcune storie (proprio "L'unicorno" ne soffre di più). Non sappiamo invece di chi sia la... colpa del colore (possediamo solo l'edizione in nero della Carl Barks Library), ma è di qualità non eccelsa e in un caso (Paperino nel Paese dei totem) con interventi di aerografo a parer nostro assai discutibili. Brutte (ovviamente sempre a parer nostro) copertina e frontespizi delle singole storie, ma questi sono difetti trascurabili: il progetto è senz'altro da sostenere, sempre che i "salti" di cui abbiamo detto prima, siano davvero recuperati in seguito.
La destra vince le prossime elezioni, poi le perde, ma non intende digerire la nuova sconfitta, di nuovo di misura peraltro, e stavolta scatena... la guerra civile!? Ehi, ma dove succede? In Italia?!? Ma Napolitano non doveva?... Ah, un momento, siamo nel 2013... Una fiction, allora... Cioè, meglio, un fumetto, realizzato da Daniele Rudoni e Simone Sarasso, come potete leggere nel loro blog, acquistabile on line su Lulu, dove potete anche leggere l'anteprima facendo click sull'immagine di questo articolo.
Il grande Festival di Angouleme ha chiuso i battenti, ma di quel che è successo, o è stato presentato lì, se ne parlerà per un bel po'. Questa è la forza di una tale manifestazione in un Paese in cui il fumetto contribuisce significativamente al prodotto interno lordo e all'esportazione, e offre a bambini e ragazzi una scelta continua, ampia, variegata e di qualità. I visitatori sono stati almeno 220.000, alzando così il record per un festival dedicato esclusivamente al fumetto. Un segno di rilancio di cui si gloriano anche i nuovi sponsor, FNAC e SNCF, ovviamente. Vi offriamo qui ancora un video, con le immagini di ieri, dal Puffo Asterix(per la cronaca: i Puffi disseminati per le vie della città erano 5.000), fino alla riunione-pranzo della giuria di fumettisti all'Hotel Mercure per la designazione del Grand Prix 2008 che, come sapete, è andato alla coppia di autori Dupuy e Berbérian. Buona visione!
Ormai sono lontani i tempi in cui il fumetto veniva considerato (e in parte era) un'espressione dispimpegnata che non prendeva posizione sui problemi sociali, politici e culturali. Dal terremoto del Friuli alla tragedia tibetana, dalle culture minoritarie alla Shoah, la nona arte ha espresso più volte una sensibilità che ormai non ha più bisogno di essere dimostrata. A confermare questa tendenza contribuisce il nuovo numero (20, febbraio 2008) della rivista francese Dossiers de la Bande Dessinée, dove spicca un ampio dossier dedicato ai problemi politici che travagliano il Belgio da molti mesi. Dopo le elezioni federali del 10 giugno scorso, infatti, la piccola monarchia costituzionale ha conosciuto la crisi parlamentare più lunga della sua storia. All'origine di questi problemi, ancora una volta, le relazioni fra le due comunità più numerose, Valloni e Fiamminghi. Come ha riportato anche la stampa italiana, le tensioni hanno raggiunto un livello tale da rendere ipotizzabile lo smembramento dello stato nato nel 1830. Alla fine del 2007 è nata la proposta di varare un governo ad interim, che dovrebbe durare soltanto fino al 23 marzo 2008. Ma torniamo alla rivista francese. La copertina della rivista è opera di Dany, che si è evidentemente ispirato a "La libertà che guida il popolo", uno dei quadri più celebri del pittore Eugène Delacroix (1798-1863). Il dossier ospita storie firmate da numerosi autori, quasi tutti belgi. Fra i tanti ricordiamo Johan de Moor (figlio del celebre Bob), Stephen Desberg, Jean Dufaux, Philippe Geluck e Patrick Weber. Quest'ultimo, romanziere, saggista e autore di sceneggiature per molti albi a fumetti, è anche l'autore di un interessante libro, "365 raisons de rester Belge", pubblicato da Racine alla fine del 2007. Il titolo non lascia dubbi sulla posizione dell'autore. "Dossiers de la Bande Dessinée", fondata e diretta da Fréderic Bosser, ha una storia piuttoso complessa, che speriamo di essere riusciti a ricostruire correttamente. L'attuale testata è la seconda serie con questo nome: la prima era uscita fra il 1998 e il 2005. Poi Bosser aveva fondato e diretto una rivista analoga, "Bulldozer", sei numeri usciti fra il 2005 e il 2006. Nell'aprile dello stesso anno ha inaugurato la seconda serie della vecchia testata. Nel 2007, infine, il giornalista ha aperto a Parigi una galleria dedicata al fumetto.
Et voilà! Il Festival di Angouleme chiude con la consueta proclamazione del Grand Prix de la Ville d’Angoulême, che viene assegnato dagli autori di fumetti ad autori di fumetti. Stavolta tocca a Dupuy e Berbérian, che prendono lo scettro da José Munoz e sono quindi Presidenti del Festival al suo posto, con l'incarico usuale di occuparsi della manifestazione prossima, quella del 2009. La cerimonia d'insediamento si svolge nel giardino dell'Hotel Mercure, luogo di culto per i fan, perché è l'albergo in cui scendono tutti i vip del comicdom. E per chi di voi non fosse mai stato al Mercure (ahi, ahi!), ecco un video in cui, verso metà, le interviste (ai big) sono proprio nella hall del Mercure, che, vi assicuro, è un bell'albergo, anche se il video, secondo me, non gli rende giustizia.
La fotografa statunitense Annie Leibovitz (nota anche per uno scatto della Regina d'Inghilterra che creò un certo imbarazzo) ha realizzato alcune fotografie ispirate a famosi film animati Disney, ora con altri protagonisti attori, tra gli altri, come Whoopi Goldberg, Jennifer Lopez e Jessica Biel, che, negli scatti, interpretano rispettivamente, il Genio di Alladin, la principessa Jasmin e Pocahontas ecc., che potete ammirare qui accanto (se ci fate click sopra, le vedrete più in grande).
"The American photographer has recreated scenes from some of Disney’s best-known films with Hollywood stars cast in the roles they never played..." Full article: Timesonline.
35 anni per il Festival di Angouleme. Un film emozionante, pieno di contenuto letterario e artistico, di Grandi Autori e Grandi Personaggi. Pieno di fumetti per i nostri figli, come per noi quando eravamo bambini. Questo "film evento mostra", l'avranno visto quelli che sono stati in questi giorni al Festival. E voi che non avete potuto esserci? Ecco il video intervista al curatore di questa mostra, il famoso sceneggiatore e super esperto di fumetto Benoit Peeters e una ulteriore video sintesi. Buona visione!
E' Là où vont nos pères (Là, dove vanno i nostri padri), di Shaun Tan, edito da Dargaud, l'albo che vince il prestigioso premio Fauve d'or del Festival di Angouleme per il Miglior Albo a Fumetti. "Un uomo arriva in una terra straniera e tenta di abituarsi alla vita e agli umori bizzarri degli abitanti di que paese... Shaun Tan, disegnatore australiano classe 1974, tratta il tema dell'emigrante usando la tecnica della metafora, con un immaginario fantasmagorico. Ne risulta una storia universale, nella quale chiunque può identificarsi, sull'esperienza dolorosa ed entusiasmante dell'adattarsi a un'altra cultura." Fate click sulla copertina qui accanto per leggere anche dei vincitori delle altre categorie: il premio FNAC SNCF, gli "essentiels d'Angouleme", il premio Rivelazione, il premio Patrimoine (stavolta assegnato a una ristampa dei bellissimi Moomin), il premio per il fumetto alternativo, il premio Jeunesse (sì, ad Angouleme ci sono premi specifici per i fumetti per bambini e ragazzini, ché, da queste parti, si fanno), il premio per i giovani talenti, il premio Collegiens de Poitou-Charentese, il premio Vacances a BD, e il Premio Goscinny (che è estenro al Festival ma viene consegnato in questa occasione).
The asutralian creator Sahun Tan wins at Angouleme the award for the best album. Click the cover to read the complete Palmares of Angouleme for all the categories.
Mentre il mondo del fumetto è ad Angouleme a festeggiare, non si dimentica. Ed tutt'altro che inutile, ricordare. Infatti ancora circolano infami falsità come il fasullo protocollo di cui parlava Will Eisner nel suo Il Complotto, ancora si fanno circolare ad arte pericolose istigazioni all'odio su complotti mondiali, con l'intenzione di tornare a nuovi genocidi. Vincerà la verità, alla fine? Importante è non dimenticare, stare sempre vigili, ricordare e far ricordare. Perchè può succedere ancora, lo abbiamo visto. E, di nuovo, non arriveranno angeli dal cielo a fermare le mani degli esseri disumani: sono gli esseri umani che devono salvare l'umanità.
The day of memory. Read Maus by Art Spiegelman once again, please, and take your copy of The Plot by Will Eisner. And, among the Comic Books about the Shoah, remember also Yossel by Joe Kubert. Most of all, don't forget. It could happen again.
Angouleme ha offerto la cornice all'assegnazione del Premio Artemisia (di cui abbiamo più volte parlato su afNews), un premio delle donne alle donne autrici, in un mondo, quello del fumetto, che registra (ancora, o di nuovo?) una distanza preoccupante fra maschi e femmine, che le autrici cercano di colmare. L'autrice premiata è Johanna Schipers per Nos âmes sauvages pubblicato da Futuropolis. nel frattempo proseguono al Festival i dibattiti: oggi, tra le altre cose, si parla di fumetto giornalistico e di reportage, e di quali novità sono in vista per il fumetto per la gioventù. Già, perché, in Francia, ci si occupa anche di fumetto per bambini e ragazzini.
Grazie al Festival di Angouleme, e ai suoi video giorno per giorno, possiamo farvi vedere come funziona quella cosa strana dell'Euro Tour dei Puffi (di cui vi abbiamo parlato su afNews), con la squadra apposita che, nella notte, posiziona tanti piccoli (mica tanto piccoli) Puffi nel centro della città, da portarsi a casa, gratis. Vedrete anche lo Zeppelin Puffo che viaggia sulla città... Un tocco di gioia per i bambini. Bella iniziativa! Nel filmato, poi, i giovani autori allo sbaraglio con le loro proposte. Infine la giornata cinese. Buon divertimento!
L'odierna puntata del Garage Ermetico di Radio Kairos di Bologna, sul caso Concina vs. Disney è in linea in formato mp3. La potete scaricare gratuitamente qui oppure qui. Il Garage Ermetico va in onda tutti i sabati dalle 13 alle 14 su Radio Kairos di Bologna 105.85 FM e la domenica successiva in replica su Radio Sherwood alle ore 15. Per conoscere le frequenze di Radio Sherwood in Veneto www.sherwood.it.
Continuano senza requie ogni mattina, al Festival di Angouleme, le "audizioni", i "provini", meglio: l'esame dei book degli autori che vogliono tentare la fortuna con gli editori presenti. Autori da ogni dove, alle 10:00 (stamattina era il turno di Dargaud), presenti al Pavillon Jeunes Talents, ci provano. Probabilmente di diversi vedremo il nome stampato su albi cartonati nel prossimo futuro. In bocca al lupo!
E mentre la redazione di Scuola di Fumetto è, sicuramente, a godersi il freddo sole di Angouleme, ecco nella buca delle lettere il numero 57. Dalla copertina salta all'occhio la presenza di Milo Manara, nonostante la figura di rilievo sia legata allo sketch-book di Eurasia. Ma lo studio della cover di Julia di Marco Soldi, che intravedere dalla foto qui accanto (fateci click per accedere agli ingrandimenti successivi), promette molto bene. Nel numero anche un'intervsita a Camilla D'Errico, un dossier sul fumetto gay, lo sceneggiatore Jerry Kramsky e il rapporto sul recente ennesimo restyling del settimanale Topolino. E molto manga, naturalmente, e le consuete rubriche, e i nuovi autori allo sbaraglio, con gli utlissimi consigli professionali di Laura Scarpa, della quale è bene non mancare il nostalgico editoriale e le immagini che lo accompagnano: una foto d'epoca con Silver, Castelli, Bonvi, Bonfatti ecc. e la cover del nuovo, interessantissimo numero della preziosa rivista Signs, studies in graphic narratives. Buona lettura!
In diretta su Radio Kairos a Bologna, e dal loro Garage Ermetico, il "caso Concina vs. Disney", oggi tra le 13:00 e le 14:00, con Bruno Concina, Carlo Chendi e il parere sindacale del SILF/SLC/CGIL, tramite l'intevento del segretario generale Gianfranco Goria.
Non mancano le "meraviglie della tencnologia", in un Festival internazionale come quello di Angouleme. Ecco quindi che oggi Schuiten, dalla Francia, parla in diretta con Taniguchi, in Giappone. naturalmente in video conferenza, com'è giusto che sia.
La Marvel ha raggiunto un accordo con la casa editrice Soleil per pubblicare negli Stati Uniti diversi titoli usciti nel mercato francese e mai tradotti in inglese [in formato albo: giacché in realtà tre episodi della serie sono già stati pubblicati in inglese negli USA dalla rivista Heavy Metal nello speciale Summer 2006 di cui vedete la cover di Armando Huerta qui accanto. NdGoria]. A maggio uscirà il primo volume, Sky Doll di Alessandro Barbucci e Barbara Canepa (l'edizione italiana è di Pavesio), seguito nei mesi successivi da Universal War One e Samurai and Le Fleau Des Dieux. Continua su Fumetti di Carta Blog
Ferruccio Alessandriè una delle firme storiche del comicdom italiano. Basta leggere la sua scheda su Wikipedia per rendersi conto di come questo fumettista, grafico e redattore specializzato abbia lasciato traccia di sé nel mondo del fumetto. Da qualche anno ha preos l'abitudine di mandare simpatiche elaborazioni grafico-fotografiche umoristiche alla nutrita mailing list delle sue conoscenze di settore (e non solo) regalandoci un sorriso. Ma quella che oggi condividiamo con tutti voi non è destinata al sorriso. E' una testimonianza in prima persona sulla Giornata della Memoria, che formalmente cade domani, 27 gennaio, ma che dovrebbe essere ben presente in tutti, sempre. Buona lettura.
Scusate, oggi niente umorismo. Domenica 27 è la Giornata della Memoria e mi sono reso conto di poter dare... Una piccola testimonianza diretta. Negli anni Quaranta venne nominato "confino" dallo Stato anche il paese in cui vivevo, di cui mio nonno era il podestà (cioè il sindaco: la denominazione di questa carica era stata automaticamente trasformata sotto il fascismo e ogni sindaco, come mio nonno, era divenuto podestà). In paese venivano confinati tre o quattro ebrei, che vivevano nell'albergo locale, non parlavano con nessuno, nemmeno tra di loro, facevano passeggiate solitarie e dopo un determinato breve periodo venivano riportati via e sostituiti con altri. Allora posso testimoniare che non si sapeva nulla dei campi di sterminio nazisti, tant'è vero che, quando a fine guerra arrivarono le prime notizie sulla strage sistematica, non ci credeva nessuno. Mi ricordo che la gente diceva: E' tutta "propaganda." Questo malgrado che già girassero foto e agghiaccianti documentari. D'altra parte era una cosa così irrealmente disumana e totale che era difficile da accettare. Era più credibile pensare che fosse una montatura. Soltanto quando da noi tornò Irmo, l'addetto al telefono pubblico del paese, si cominciò a crederci. Irmo faceva parte di quei soldati che dopo l'8 settembre si erano rifiutati di militare sotto la Repubblica di Salò (vincolati al giuramento fatto al Re d'Italia) ed erano stati quindi portati via e consegnati ai tedeschi, che li internavano in campi di concentramento. Irmo si trovava a Mathausen, in un campo in cui erano internati tutti i "disertori", attiguo a quello di sterminio. Da lì potevano assistere a tutto quello che succedeva nell'altro. Era stato un uomo grande e grosso, ma quando tornò a fine guerra era una specie di scheletro vivente. Ci disse: "No, no, è tutto vero... Era anche peggio." Solo allora si cominciò timidamente a crederci. C'era voluto un compaesano sincero, un testimone fidato. Bene, nell'immediato dopoguerra a casa di mio padre vennero a trovarci due ebrei che erano stati internati nel nostro paese. Venivano a ringraziare mio nonno (che purtroppo era morto nel frattempo) per il trattamento umano ricevuto nel nostro paese da lui e dagli altri abitanti nel breve periodo che erano stati confinati lì. Erano sopravvissuti per miracolo: quando al loro campo erano giunti gli angloamericani loro si trovavano in fila per l'ultima camera a gas. Avevano visto uccidere amici e parenti, uomini, donne, bambini... Mi ricordo i loro occhi sbarrati, quando accennavano a quello che era successo, vagamente, facevano fatica a parlarne... Preferivano parlare di mio nonno e delle facilitazioni fuori regolamento che aveva concesso loro sottobanco, come frequentare i locali pubblici, e della riconoscenza che ancora provavano per lui. Mi ricordo anche le occhiate a disagio che mi dava mio padre: ci teneva sempre che fossi informato di quello che accadeva nel mondo, pure nella mia giovane età, per quanto sgradevole potesse essere, ma quello era veramente troppo... Tutto qua. Tanto per informare quelli che anche oggi pensano che sia "tutta propaganda" o comunque un'invenzione di certi gruppi politici. Al tempo del fascismo io facevo le elementari e come tutti i miei coetanei ero sottoposto a una propaganda totale, quella sì vera. Tanto per dare un'idea, leggevo la ristampa dei fascicoli di Nerbini con le storie di Buffalo Bill e questi come testata avevano: "Buffalo Bill, l'eroe ITALIANO della prateria." Solo chi ci ha vissuto può rendersi bene conto di che cosa significhi vivere in un ambiente totalitario (di destra o di sinistra che sia) in cui ogni notizia, qualunque notizia, viene censurata o modificata secondo le esigenze propagandistiche. Ogni notizia, nessuna possibilità di confronti. Anche oggi ci sono dei miei coetanei che pensano pervicacemente che lo sterminio degli ebrei sia un'invenzione dei media e dei politici, e lo hanno insegnato ai loro figli... E comunque per noi italiani è ancora difficile avere politicamente una visione oggettiva dei fatti. Troppe generazioni ci vorranno per liberarci dai modi di pensare che ha instillato a tanti di noi uno stato totalitario e che questi hanno trasmesso ai discendenti. Per questo è importante continuare a parlare di quello che è successo. Ricordare e raccontare. Ferruccio Alessandri IL NOCCIOLO DI QUANTO ABBIAMO DA DIRE (da Primo Levi, I sommersi e i salvati, ora in Idem, Opere, Einaudi,Torino 1997.vol.ll,pp 1149-1950) "L'esperienza di cui siamo portatori noi superstiti dei Lager nazisti è estranea alle nuove generazioni dell'Occidente, e sempre più estranea si va facendo a mano a mano che passano gli anni (...). Per noi, parlare coi giovani è sempre più difficile. Lo percepiamo come un dovere, ed insieme come un rischio: il rischio di apparire anacronistici, di non essere ascoltati. Dobbiamo essere ascoltati: al di sopra delle nostre esperienze individuali, siamo stati collettivamente testimoni di un evento fondamentale e inaspettato, fondamentale appunto perchè inaspettato, non previsto da nessuno. E' avvenuto contro ogni previsione; è avvenuto in Europa; incredibilmente, è avvenuto che un intero popolo civile, appena uscito dalla fervida fioritura culturale di Weimar, seguisse un istrione la cui figura oggi muove al riso; eppure Adolf Hitler è stato obbedito ed osannato fino alla catastrofe. E' avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire."
SILF/SLC/CGIL comunica: Il sindacato di categoria SILF segnala la ricezione e il deposito online delle seguenti opere dei seguenti autori. Il Deposito Autori SILF è online su www.silf-cgil.org opzione di menù Deposito.
Lo sciopero degli sceneggiatori cinematografici e televisivi iniziato negli Stati Uniti lo scorso 5 novembre prosegue senza sosta e, dopo avere incassato l'appoggio degli attori e fatto saltare la cerimonia di premiazione dei Golden Globe, rischia di avere delle ripercussioni anche sulla notte degli Oscar. Tuttavia la Writers Guild of America, il sindacato degli sceneggiatori, ha raggiunto accordi bilaterali con alcuni produttori: The Weinstein Company, United Artists, Lionsgate, Worldwide Pants, Spyglass Entertainment, MRC, Jackson Bites, Mandate Films, Sidney Kimmel Entertainment e Marvel Studios. Gli scrittori della Marvel Studios, una controllata della Marvel Entertainment Inc., sono tornati al lavoro per sceneggiare i film che verranno prodotti dopo Iron Man e Hulk (continua su Fumetti di Carta Blog)
Il blog di Fumetti di Carta rilancia la notizia da Newsarama, secondo cui lo sciopero degli sceneggiatori USA, ancora in corso, ha cominciato a sortire i suoi effetti con la conclusione di alcuni accordi sindacali con alcuni poroduttori, tra cui Marvel Studios. Click qui per leggere l'articolo.
Anche dal sito Sceneario.com arrivano foto giorno per giorno e video inerviste. Fate click sull'immagine qui a fianco per vedere il tutto. Magari ci troverete qualche autore che vi interessa, o qualche italiano non coinvolto dalla crisi parlamentare. Per ora, mentre è ancora avvolto dall'euforica atmosfera del Festival...
E' in corso dalle 14:00 una tavola rotonda al Festival di Angouleme con tre dei massimi esperti mondiali viventi della letteratura disegnata: Scott McCloud, Benoît Peeters e Thierry Groensteen. Lì si fanno fanno le cose in grande...
The Big experts are in Angouleme, in conference, today.
Come avranno notato i nostri lettori più attenti, tra quelli che scorrono la homepage di afNews, il blog Fumetti di Carta ha segnalato (con i link relativi) l'anteprima (leggibile online) di Fantastic Four 554 (copertinato anche dall'italico Simone Bianchi) e l'uscita prevista del Dylan Dog Color Gest (copertinato dall'ormai italo-francese Tanino Liberatore). Vi basta fare click sui termini dotati di link in questo articolo per leggere i relativi articoli. Mentre le foto che vedete qui accanto (ingrandibili col consueto click) rappresentano gli autori citati.
Tra i tanti personaggi di attualità approdati su Topolino, l’ultimo è Francesco Totti, il calciatore della Roma che si esibisce negli aspetti migliori del suo repertorio, dal celebre cucchiaio alle barzellette. Nel corso degli anni lo sport ha fornito vari personaggi e molti spunti per storie a fumetti. Quasi sempre sono stati pugili, perché la boxe offre sempre elementi di drammaticità e di spettacolarità. L’unico calciatore diventato anche un eroe delle nuvolette è Gunner, ideato nel 1971 dall’argentino Salinas e poi proseguito da Lucho Olivares. È un attaccante protagonista di imprese sportive sul campo di calcio e di indagini poliziesche nella società. Ma non ha lo spessore drammatico di molti pugili, campioni nei fumetti ma anche nella realtà, immortalati in molti film famosi. Il primo eroe di carta di un certo peso, e non solo perché è un campione dei massimi, è Joe Palooka, creato nel 1920 dall’americano Ham Fisher che lo ha disegnato a lungo. Sulla scia del suo successo è arrivato nel 1949 Big Ben Bolt, campione dal cuore d’oro, ma duro sul ring dove conquista molti titoli mondiali. In mezzo fra i due campioni americani s’inserisce, nel 1938, Dick Fulmine, pugile di successo disegnato da Carlo Cossio. Fulmine risente del clima dell’epoca e i suoi nemici sono gli stessi del regime, dai gangsters americani agli affaristi ebrei, ai subdoli asiatici. Nel dopoguerra un altro famoso pugile italiano come Primo Carnera, è diventato un eroe dei fumetti, in storie che alternano la cronaca dei suoi successi sportivi a vicende avventurose, a sfondo poliziesco. Più sporadica la presenza di altri sport, come il pattinaggio o l’hockey su ghiaccio dove si esibisce, con scarso successo, Snoopy, il bracchetto amico di Charlie Brown e compagni. In questo panorama di sport e fumetti non manca l’automobilismo con Michel Vaillant, spregiudicato e coraggioso pilota disegnato da Jean Graton, protagonista di spettacolari gare su tutti i circuiti del mondo. Il successo di questo fumetto ha spinto Paolo Ongaro, sempre attento alle vicende sportive, a narrare con avvincenti disegni le più famose gare di formula uno, in una miscela di fantasia e realtà. Lo sport, infine, ha fatto il suo ingresso anche nel regno di Phantom, che ha organizzato una singolare Olimpiade con la partecipazione di pigmei e belve, rese mansuete dalla tregua olimpica. [Carlo Scaringi]
Arrivano le foto dal Festival di Angouleme. In questa serie potete vedere come i Puffi, e la loro mostra con l'UNICEF, di cui abbiamo parlato su afNews, abbiano invaso la città, con giochi, pannelli divulgativi ecc., proprio come faranno in altre d'Europa. Per vedere le foto, vi basta fare click su quella di questo articolo.
Certo che a un Festival come quello di Angoulemele notizie hanno sempre un certo spessore. Così, ecco il famoso regista Luc Besson che in questa occasione, dopo essere entrato nel settore del fumetto portando la sua società Intervista all'editrice Le 7ème choc di Dikeuss (come abbiamo segnalato su afNews a suo tempo), rende noto l'acquisto dei diritti della serie Adèle Blanc-Sec del grande Tardi: ovviamente ne risulterà una versione cinematografica in tre episodi.
Il Ministro della Cultura francese Christine Albane ha inaugurato, al sole che finalmente ha illuminato la città, stamane ad Angouleme, La Città del Fumetto e dell'Illustrazione (la nuova denominazione che raggruppa il CNBDI, centro nazionale del fumetto, il Museo del Fumetto e la Casa degli Autori) e ha visitato la grande mostra dedicata al nostro Luciano Bottaro.
Lucca. Il "... Museo del Fumetto, ormai arrivato a una bivio. O si conferma come nuovo centro di cultura per ciò che riguarda la comunicazione per immagini o chiude i battenti..." Questa è una delle frasi forti che potete trovare su Nero China, la "nuova" rubrica sul fumetto della testata giornalistica Lo Schermo di Lucca, in (ri) partenza da oggi, in linea su internet, con la firma di Gianluca Testa. In realtà, come leggerete, si tratta di una ripresa e la rubrica già conta in archivio una quantità di articoli interessanti. Per raggiungerla vi basta fare click sull'immagine di questo articolo.
Partito il Festival d’Angoulême ecco che con l'occasione si lancia ufficialmente la nuova etichetta editoriale a carattere popolare Fusion Comics. Si tratta di una partnership tra éditions Soleil e Panini Comics, per la creazione di una nuova etichetta autonoma che proporrà serie a larga diffusione ("grand public"), occupandosi di intrattenimento popolare come cinema, video giochi, televisione, musica. Nomi? Ecco alcuni esempi testé annunciati: Stephen King, Guy Ritchie, John Woo, Nicolas Cage, la serie Heroes, l'etichetta Virgin Comics, ma anche la serie Buffy a fumetti.
La lettera di Bruno Concina, storico autore disneyano, alla Disney Italia pubblicata integralmente qui su afNews, è stata ripresa nei vari siti del settore, e non eslcudiamo possa diventare di interesse anche per la stampa generalista. Sta raccogliendo gesti di solidarietà, come quello disegnato che vedete qui accanto, realizzato dal Vecio Zamberlan, che circola nella rete ed è intenzionalmente ispirato (nella frase) al caso Jack Kirby contro Marvel di qualche tempo fa. E' solo un esasperato sfogo individuale? E' il primo passo di un percorso vertenziale collettivo? Si costituirà, finalmente, una singificativa rappresentanza sindacale degli autori disneyani italiani? Si aprirà un nuovo tavolo di trattativa sindacale? Ci sarà un futuro diverso? Difficile dirlo, per ora. Certo è che la questione dei diritti degli autori è forte e stagionata. Riguarda gli "anziani" (che tanto hanno contribuito a costruire la ricchezza di Topi e Paperi) e tutto quel che è stato loro negato, in tanti anni: diritti di ristampa, diritti di riproduzione, diritti sulle edizioni estere, diritti derivati e accessori, la restituzione degli originali, il diritto di non vedere i propri testi rimaneggiati dalle redazioni senza consultare l'autore, il diritto a essere trattati come autori ecc.; insomma, diritti morali e materiali. Riguarda i "giovani", il trattamento che avranno, la possibilità di accedere ai diritti negati ai loro predecessori, il loro futuro professionale.
SILF/SLC/CGIL comunica: Il sindacato di categoria SILF segnala la ricezione e il deposito online delle seguenti opere dei seguenti autori. Il Deposito Autori SILF è online su www.silf-cgil.org opzione di menù Deposito.
Il 2008 è l'anno dedicato ai festeggiamenti per i 50 anni dei Puffi (les Schtroumpfs), come abbiamo avuto modo di ricordare su afNews. Sarebbe un simpatico anniversario come tanti altri, se non fosse che i Puffi viaggeranno per l'Europa insieme all'UNICEF e questo Puffanniversario avrà quindi una valenza sociale riguardo al tema dell'infanzia nel mondo. La caratterizzazione dell'evento sarà data da una serie di statuette dei Puffi, alte grosso modo tre mele o poco più, completamente bianche. Verranno piazzate in giro: alla posta, alla fermata dell'autobus, sul bordo delle fontane ecc… Regaleranno un sorriso ai passanti... che potranno prenderle! Insieme ci sarà un depliant che dirà qualcosa del genere "Dai sfogo alla tua fantasia e decoralo come ti piace." Un gioco di creatività rivolto a tutti. Le decorazioni più originali riceveranno un premio molto puffoso. I dettagli vengono man mano rivelati nelle conferenze stampa locali, nelle varie città che saranno toccate dal Puffaniversario. Si tratterà, naturalmente, della storia dei Puffi, ma in cooperazione con l'UNICEFe la città coinvolta. Nelle conferenze stampa verrà svelato, di volta in volta, un Puffo Celebrità. E' come le statuette, ma dieci volte più grandi e decorato da una celebrità. Verrà poi venduto all'asta a favore dell'UNICEF. Dopo la citata invasione notturna dei Puffi da decorare, nella città di turno sarà esposta la mostra in 36 grandi tavole con i 50 anni dei piccoli pelle-blu, con 50 giochi per i bambini. Due stand saranno a disposizione: uno per la gente che potrà farsi fotografare col proprio Puffo decorato che andrà sul sito ad hoc (ma chi non potrà passare, potrà inviare la foto deella propria originale decorazione direttamente al sito, per partecipare al concorso), e l'altro sarà, ovviamente, lo stand UNICEF dove si potranno acquistare statuette dei Puffi a favore dell'organizzazione dell'ONU che si occupa dell'infanzia nel mondo. Nel cielo girerà uno Zeppelin decorato in modo puffo. Non possiamo che augurarci che anche in Italia ci saranno città disposte a invitare i Puffi e l'UNICEF, anche se, per ora, non ne abbiamo notizia. I Puffi, sia sa, prima di diventare delle star mondiali, nacquero un po' per caso, come sorta di gnometti di contorno creati dal belga Pierre Culliford (in arte Peyo) nel 1958, per interpretare un ruolo occasionale nella serie medievale per bambini Johan et Pirlouit. Persino il loro cartatteristico linguaggio deriva da una casuale gag tra Peyo e il grande Franquin, a tavola. L'uno disse all'atro "Passe moi le... le... schtroumpf!", come noi diremmo "passami il coso" quando non viene in mente subito la parola, e hanno continuato a giocarci su per tutto il pasto, sostituendo verbi e parole con "schtroumpf", che in italiano è stato "tradotto" con "puffo". Questa situazione è stata poi inserita, come un cammeo, all'interno della storia Il Puffo finanziere, nel 1972. Il sito dedicato all'evento è all'url www.schtroumpfanniversaire.com. [Click le immagini dell'articolo per ingrandirle.]
Terrificante notizia per il mondo del cinema". L'attore Heath Ledger è morto alla giovane età di 29 anni. Vedremo lo sfortunato ragazzo nella sua ultima interpretazione: è lui, infatti, ad interpretare il Joker nel fil "The Dark Knight" che uscirà l'estate prossima. Ledger lascia una bimba di 3 anni... (continua qui)
Actor Heath Ledger, who played the role of Joker in upcoming "The Dark Knight", passed away. Click here for more.
E' in corso la 24 ore del fumetto francese ad Angouleme. La si può seguire on line e vi partecipa uno stuolo di autori divisi in tre categorie: professionisti, dilettanti e studenti. Quanto ai professionisti, sono la consueta valanga quelli che partecipano al Festival di Angouleme, tra cui il consueto bel numero di italiani, in parte ospiti dei propri editori francesi, in parte di editori italiani presenti al festival e, in alcuni casi, presenti per entrambi gli editori (citiamo il caso di Pierpaolo Rovero, che è al Festival per tre editori, Casterman, Glènat e per Pavesio Editions - addirittura più di Mattotti e Igort, che sono al festival "solo" per due editori), a destreggiarsi tra impegni di sessioni di dediche negli stand degli uni e degli altri, in un calendario bello fitto. Nel frattempo i napoletani del Comicon festeggeranno il loro decennale (come potete vedere in dettaglio nel blog di Luca Boschi) "all'italiana" (cioé, evviva!, si mangia e si beve). Segnaliamo nuovamente la presenza dello statunitense Scott McCloud, in Francia per promuovere il suo ultimo bel saggio a fumetti sul fumetto, Fare il Fumetto, e la festa dei 50 anni dei Puffi, d'intesa con UNICEF, che sollecitiamo possa fare anche una tappa italiana, visto che l'EuroTour dei Puffi è a sostegno dell'infanzia nel mondo.