martedì 20 ottobre 2009

Terry e i pirati, un capolavoro d’annata
In un’ipotetica classifica dei migliori fumetti di tutti i tempi, non c’è dubbio che Terry e i pirati debba figurare ai primi posti, alla pari, o quasi, delle avventure di Dick Tracy o Flash Gordon, o, passando a tempi più recenti, delle saghe dell’Eternauta o di Corto Maltese. Sono molti i motivi che fanno di Terry e i pirati un capolavoro, disegnato e sceneggiato per una dozzina di anni – dal 22 ottobre 1934 al 29 dicembre l946 – da uno dei massimi autori del fumetto mondiale, l’americano Milton Caniff, un maestro nei racconti di ambiente bellico. Caniff ha iniziato a disegnare la saga di Terry dopo una storia minore, quella di Dickie Dare, a mezza strada tra il fantastico e il realistico. La vicenda di Terry è ambientata in Cina dove il giovanissimo protagonista arriva con un baldo giovanotto, Pat Ryan, che gli fa da tutore, con la graziosa Dale Scott e un buffo cuoco cinese, George Webster Confucius, che tutti chiamano Connie. Il quartetto è in cerca di una misteriosa miniera d’oro, segnalata in modo approssimativo su una mappa che il nonno aveva donato al giovane Terry. E’ inutile dire che la miniera non si troverà, ma in compenso il simpatico quartetto incontrerà una serie infinita di rocambolesche e anche drammatiche avventure, scontrandosi con banditi di ogni genere, pirati, avventurieri, rapinatori, e finendo poi in mezzo alle complesse vicende belliche nella Cina degli ultimi anni Trenta, con nazionalisti, comunisti e invasori giapponesi, che ne mettono a rischio l’incoluminità. Col passar degli anni, le figure di Pat e Dale svaniscono, mentre si affacciano alla ribalta un’infinità di belle donne, affascinanti e spesso malvage, dalla Dragon Lady a Burma, da Normandie Sandhurst ad April Kane. Qualcuna è ingenua e buona, altre cattive e perfide, ma Terry non si fa abbindolare, anche perché la guerra – quella mondiale – si avvicina, e il ragazzo ormai cresciuto deve rispondere al richiamo della patria, accogliendo l’invito del colonnello Phil Corkin che gli chiede di entrare in Aviazione e combattere nelle giungle asiatiche. Qui la storia, che prima poteva avere anche un taglio salgariano, cambia registro e diventa una precisa cronaca di guerra, che Milton Caniff racconta con realismo e partecipazione fino a quando – conclusa la guerra e con la prospettiva di una lunga parentesi di tranquillità – cede il suo personaggio a George Wunder, che lo disegnerà fino al 25 febbraio 1973, dopo averlo trasformato in un ufficiale impegnato in tutti i focolai della guerra fredda, dalla Corea al Medio Oriente, dall’Europa al Sud America. Dopo Terry, Milton Caniff non è rimasto con le mani in mano, ma ha subito ideato un altro americano in divisa, Steve Canyon, protagonista – come il Terry di Wunder – delle vicende belliche di quegli anni. Con le sue imprese ha contribuito ulteriormente a costruire l’immagine, un po’ forzata, degli “USA gendarmi del mondo”. In mezzo a tanti uomini in divisa, Milton Caniff ha disegnato, nel pieno del secondo conflitto mondiale, le umoristiche avventure di una bella ragazza, Male Call, che allieta la dura vita dei soldati. Male Call, o Miss Merletto come è stata chiamata in Italia, è una sorta di Betty Boop, meno spregiudicata e più vestita, ma sempre bella a vedersi, come tutti i personaggi femminili disegnati da Caniff. (Articolo di Carlo Scaringi).

Etichette:



Partner: Anonima Fumetti - SILF (sindacato fumettisti, illustratori, animatori)
Commenta l'articolo - Agenda del Fumetto - Altre notizie, video, foto ecc. - Newsletter gratis - (C) afNews - ISSN 1971-1824 - redazione@afnews.info


--- the BABs & Ex l'extrazucca: copyright Gianfranco Goria ---

Iscriviti a Post [Atom]

This page is powered by Blogger.