IL PROGETTO:
Esercizi di Stile è ispirato a un'opera dallo stesso nome realizzata dallo scrittore francese Raymond Queneau. In quel libro (qui accanto ne vedete la copertina dell'edizione italiana per Einaudi, mirabilmente trattata da Umberto Eco, che approfittò dell'occasione per non limitarsi a una impeccabile traduzione, ma ne fece un banco di prova per sè stesso, superando il "maestro" in diversi punti... Da leggere! N.d.T.) Queneau ricavò tante variazioni quante riuscì --più di 100-- da un testo banale in due parti, su due incontri casuali con un personaggio altamente irritante nel corso di una giornata. Iniziò raccontando in ogni modo possibile, quindi in versi liberi, in sonetto, come un telegramma, come una serire di esclamazioni... e via così. Lo scopo di questo progetto è di applicare lo stesso principio al fumetto, creando tante variazioni quante sia possibile su una semplice non-storia di una pagina: differenti punti di vista, generi diversi, trattamenti diversi e così via. Una variante aggiuntiva del progetto è che a un gruppo di cartoonist è stata data una breve sceneggiatura di una pagina ed è stato chiesto loro di creare la propria versione del fumetto. (Gli italiani Disegni e Caviglia avevano tentato la loro personale via agli esercizi di stile con l'omonimo libro, disponibile negli Oscar Mondadori, in cui una striscia semplice viene riproposta in 103 strisce umoristiche. N.d.T.)
Il progetto ha vagato nell'aria come mera idea per anni,
finchè è stato galvanizzato dalla fondazione, alcuni anni fa, del OuBaPo,
Ouvroir de la Bande Dessinée Potentielle (Laboratorio per il Fumetto
potenziale del quale esiste una versione
Statunitense online), una
versione orientata al fumetto derivata dall'OuLiPo (Laboratorio per la Letteratura
Potenziale), un forum sperimentale co-fondato da Queneau stesso nel 1960.
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