Scaringi: Anche un asso di picche fra gli eroi mascherati
Asso di Picche > epierreIl successo di un recente libro di Isabella Allende ha riportato d’attualità il mito di uno fra i più celebri eroi mascherati dell’immaginario, Zorro, protagonista di infiniti telefilm (ma non tutti hanno eguagliato la serie disneiana con Guy Williams) e di fumetti (i migliori quelli di Alex Toth e Warren Tuffs). Nell’universo delle nuvolette gli eroi mascherati abbondano (basta ricordare Phantom nato nel 1936) e moltissimi sono tuttora in piena attività, come gli The Spirit > angelfireinfiniti supereroi che nascondono le loro identità segrete e i loro problemi all’interno di tute integrali di sgargianti colori, anche se molti preferiscono il classico nero, come Diabolik. Personaggi in maschera sono Superman e Batman, per citare due celebri eroi la cui popolarità è periodicamente rinfrescata da film kolossal. Una mascherina sul volto la porta anche Spirit, singolare detective The Phantom by Lee Falkideato negli anni Quaranta da Will Eisner, uno dei maestri del comics mondiale, scomparso quasi novantenne all’inizio di quest’anno. In Italia la notizia della sua morte è stata ignorata dalla quasi totalità della stampa quotidiana, anche se adesso le riviste specializzate cercano di rimediare a un errore non loro con pagine e pagine di ricordi e analisi critiche. Spirit è stato forse il personaggio più noto di Eisner, senz’altro quello più popolare perché il filone poliziesco conserva sempre un forte richiamo sui lettori. Ma le cose migliori Eisner le ha realizzate nella maturità, quando ha affrontato, con veri romanzi disegnati, situazioni e personaggi della storia americana, vista da un’angolazione particolare, quella degli Sgt Kirk, by Hugo Pratt > lambiekebrei americani o immigrati dall’Europa. In mezzo a tanti eroi in maschera giunti dall’America, non mancano quelli realizzati da autori italiani. Tralasciando l’ultraquarantenne Diabolik e tutti gli altri personaggi in “k” (Kriminal, Satanik, ecc.) dalla vita effimera come la moda che li aveva fatti nascere, spicca l’Asso di Picche, un giustiziere mascherato ideato da Mario Faustinelli e Hugo Pratt, protagonista nei mesi successivi alla fine del secondo conflitto mondiale, giusto sessant’anni fa, di una serie di avventure inserite nella rivista omonima, progettata dallo scrittore Alberto Ongaro e dalla stesso Faustinelli quando erano prigionieri dei nazifascisti a Venezia, e realizzata con l’apporto di un valido gruppo di giovani disegnatori che sarebbero presto diventati grandi e famosi, dal già citato Pratt a Dino Battaglia, a Damiano Damiani che avrebbe poi trovato successo nel mondo del cinema e dei fotoromanzi. Le storie dell’Asso di Picche (e le altre inserite nella rivista) si ispiravano chiaramente a molti personaggi dei fumetti americani, arrivati in Italia sulla scia degli alleati. Le storie dell’Asso di Picche evocano il mondo dell’Uomo Mascherato, dei fumetti di Milton Caniff e in parte di Alex Raymond e di Chester Gould, padri di X 9 e di Dick Tracy, ma riescono anche a non ignorare l’attualità di quel periodo con vicende ambientate a Venezia o nella Germania nazista. Purtroppo non erano ancora maturi i tempi per una rivista d’autore, per cui l’Asso di Picche visse stentatamente soltanto per una ventina di numeri. Poi il gruppo si divise, alcuni restarono in Italia, ma la maggior parte si trasferì in Argentina, come Hugo Pratt che laggiù realizzò con lo sceneggiatore Hector G. Oesterheld alcuni fra i suoi personaggi più incisivi, dal Sergente Kirk a Ernie Pike. Ma questa è un’altra storia… [Carlo Scaringi]

Print itManda/Send via eMailDomenica, 26/6/2005 - Autore: afnews (se non altrimenti indicato)
© copyright afNews/Goria/Autore Tutti i diritti riservati
- www.afnews.info cod-Scaringi