29 Ottobre 2019 18:33

View Conference 2019: Kareem Ettouney di Media Molecule spiega la necessità di creare nuovi attrezzi per produrre arte.

Venerdì 23 Ottobre alla View Conference si è tenuta la conferenza di Kareeem Ettouney, artista a tutto tondo e co-fondatore di Media Molecule. Ciò che ha detto è stato diverso da tutti gli altri discorsi tenutisi alla View perché aveva come argomento la creazione di nuovi attrezzi digitali per permettere l’espressione artistica totale.

Il cambiamento parte dalla consolle e dal farla diventare un mezzo capace di aiutare l’espressione artistica e produrre arte.

Per arrivare a perché abbia realizzato ciò racconta la sua carriera.

Lui è pittore, illustratore e progettista. L’ingresso della società Media Molecule iniziò nel 2008 con il gioco “Little, Big Planet”, dov’è possibile creare il proprio livello personale e condividerlo con gli altri giocatori. Un’idea che ha portato allo sviluppo di una vasta comunità di giocatori che, per piacere di inventare, rende il gioco sempre più grande e pieno di livelli. Che sono ora talmente tanti che per giocarli tutti ci vorrebbero anni.

Quello era il loro obbiettivo e il risultato lo aveva completamente soddisfatto. Ma a un certo punto iniziarono a chiedersi se fosse possibile sviluppare qualcosa dove le possibilità di costruire fossero ancora maggiori e più semplici.

Kareem Ettouney ammette di aver avuto molti dubbi sulla necessità di sviluppare un altro videogame, il settore è pieno di prodotti curatissimi nella storia e ancora di più nella grafica, ormai gli standard qualitativi richiesti sono così alti da essere costosissimi e rendere difficile l’emergere di giochi realizzati da piccoli studi indipendenti.

Cominciò a riflettere sulle cose importanti per lui come artista, la creatività dentro le tradizioni artigiane dell’Egitto, la rivoluzione degli studi sul materiale e sul design del Bauhaus e l’opera di Michelangelo. Da tutto questo nasceva il desiderio di potere trovare un mezzo per far continuare le tradizioni artistiche usando mezzi e materiali contemporanei.

Disegnare e suonare insieme ai figli gli ha fatto capire quanto la differenza tra loro due sia solo nel numero di conoscenze mentre la voglia di realizzare era uguale.

Prendendo a modello il pianoforte (che considera lo strumento d’espressione artistica perfetto) hanno iniziato a studiare un programma che non solo fosse intuitivo da usare e desse la più grande gamma di possibilità d’espressione, ma che fosse divertente da usare e che usarlo potesse diventare una performance.

È così che Media Molecule ha sviluppato “Drams” per Playstation 4, un programma con cui è possibile realizzare disegni e sculture in 2D o 3D con la massima facilità, le sculture possono anche essere stampate usando una stampante 3D.

La possibilità di realizzare liberamente è affidata ai comandi posti su due manopole in grado di simulare qualsiasi attrezza artistico esistente o realizzare forme geometriche che possono essere modificate grazie a comandi semplici e diretti. La sensazione sembra quella di fare un lavoro manuale, ma con una velocità molto superiore e la possibilità di poter sperimentare con le forme come non si è mai potuto fare.

L’entusiasmo di Kareem Ettouney è contagioso, questo videogioco ha applicazioni artistiche incredibili e nella rete si sta formando e espandendo una grande comunità di giocatori che condividono le opere realizzate e le esperienze.

L’idea di dare a tutti la possibilità di creare arte da risultati e a Media Molecule sanno che il futuro sarà diffondere Dreams oltre la Playstation, così da poter aumentare ancora di più la possibilità creativa.

Un futuro pieno di possibilità oltre ogni precedente per le arti.