17 Luglio 2019 11:27

“Volo IH 870”: Imhoff, Basmati film e Pellacani raccontano stasera a Bologna Ustica, una tragedia italiana in tre atti

Il 27 GIUGNO 1980 parte da Bologna, dall’aeroporto Guglielmo Marconi, il volo Itavia 870 Bologna-Palermo; sono le 20.08, due ore dopo l’orario previsto. L’arrivo è programmato per le 21.15. Non ci sono problemi: il DC 9 viaggia regolarmente, con a bordo 81 persone, 64 passeggeri adulti, 11 ragazzi tra i due e i dodici anni, due bambini di età inferiore ai 24 mesi e 4 uomini d’equipaggio. Durante il volo non é segnalato nessun problema, ma poco prima delle 21 del DC 9 si perdono le tracce radar. La mattina dopo tutti i giornali riportano notizie della tragedia e si cominciano anche a fare le prime ipotesi sulle cause del disastro. Passano i giorni; la lettura dei giornali ci permette di capire le prime inquietudini: “Il silenzio delle autorità alimenta i sospetti di una collisione. Forse i radar della Nato hanno “visto” la tragedia del DC 9 scomparso in mare”, “Il DC 9 Itavia aveva strutture logore oppure é stato investito da ‘qualcosa’ ”.

Poi in fretta di Ustica non si parla più. Scende sulla vicenda un lungo silenzio fino al 1986 quando un appello al Presidente della Repubblica viene inviato da Francesco Bonifacio, Francesco Ferrarotti, Antonio Giolitti, Pietro Ingrao, Adriano Ossicini, Pietro Scoppola e Stefano Rodotà. Si chiede che “qualsiasi dubbio anche minimo, sull’eventualità di un’azione militare lesiva di vite umane e di interessi pubblici primari sia affrontato.
Viene fondata anche l’Associazione dei parenti della vittime della strage di Ustica perché, ricorda Daria Bonfiettiappariva sempre più chiaro che coloro che lottavano contro la verità esistevano, erano esistiti fin dagli istanti successivi il disastro e operavano a vari livelli, nelle nostre istituzioni democratiche, per tenere lontana, consapevolmente la verità”.

Performance di video e musica

a cura di Silvia Grandi
videoart performance di Igor Imhoff, Basmati film (Saul Saguatti e Audrey Coïaniz), Alberta Pellacani
composizione musicale di John De Leo
musiche eseguite da
John De Leo, voce, laringofono, giocattoli
Franco Ranieri, chitarra elettrica
Fabrizio Tarroni, chitarra semiacustica
Silvia Valtieri, pianoforte, fisarmonica
feat
 Simone Pappalardo, elettronica

L’evento performativo Volo IH 870 è uno spettacolo live multimediale di videoarte e musica che si snoda in tre parti distinte ma connesse tra loro, realizzate da altrettanti artisti per raccontare e reinterpretare in maniera autoriale e non documentativa ciò che successe il 27 giugno 1980.

Igor Imhoff apre la serata con Sotto traccia, una trascrizione onirica delle prime ore di quella serata, realizzata con un’animazione grafica digitale che riprende le fasi del viaggio: dalla partenza dei passeggeri, inconsapevoli di ciò che stava per succedere loro, alla battaglia aerea, fino all’inaspettato epilogo dell’esplosione e dello sparire tra i flutti dell’aereo.

Sui filmati video preregistrati di immagini materiche e liquide, realizzati da Audrey Coïaniz, in Il muro di carta Saul Saguatti interviene invece con un’animazione cartacea dal vivo alternando scritte, parole, documenti giudiziari originali, tracce di cancellature, negazioni e omissis, che in un crescendo di tensione portano lo spettatore nel clima di confusione, di tentativi di depistaggio e di ridda di ipotesi che ha accompagnato questa vicenda per oltre tre decenni.

Il terzo intervento video live di Alberta Pellacani, Onde, parla di acqua che tutto ha inghiottito e poi restituito, parla della ricostruzione del relitto ma anche della memoria e del vuoto di verità che ancora chiedono le vittime del volo IH 870.

La miscela di tecniche di animazione realizzate in diretta, di disegno grafico, di collage animati, di elaborazioni e distorsioni di materiale video e cartaceo fungerà da tappeto visivo per le sonorizzazioni e l’esecuzione in tempo reale della composizione musicale di John De Leo, che spazierà dai suoni minimali elettronici al rumorismo, fino alle reinterpretazioni vocali convulse di alcuni testi selezionati ed estratti dai documenti dell’Archivio dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica.

Quando:

Mercoledì 17 luglio 2019, ore 21,30 (ingresso a offerta libera)

Dove:

Museo per la memoria di Ustica,  Parco della Zecca, Via di Saliceto, 3/22 – Bologna

Tel. 051 377680 (Museo)
Tel. 051 6496611 (MAMbo)

info@museomemoriaustica.it

Visitare il Museo

giovedì e venerdì h 9.00 – 13.00

sabato e domenica h 10.00 – 18.30
chiuso lunedì, martedì e mercoledì

INGRESSO GRATUITO

Sito web: https://www.museomemoriaustica.it/