10 Giugno 2019 17:04

#Annecy2019 Gli incontri Women In Animation per un miglior posto di lavoro.

Parte il Festival di Annecy 2019 e parla da subito di argomenti importanti dando voce al WIA (Women In Animation) sin dalla prima giornata.

Tra le molteplici conferenze se n’è tenuta una sul “Creare un ambiente a cui si appartine”. Ovvero sull’importanza di ripulire gli studi d’animazione dalle discriminazioni sessiste, discriminazioni e da comportamenti predatori che metterebbe a disagio.

Parlavano Eamonn Butler di Cinesite. Riccardo Curtis di House of Cool. Michael Fukushima  del National Film Board, Peter Gal di DreamWorks Animatio TV e Chuck Peil di Reel FX Animation Studios. Moderata l’incontro Marge Dean. Dellostudio Crunchyroll e presidente di WIA.

Le comsiderazioni fatte sono state molto chiare. Gli studios non tollereranno più quei tipi di atteggiamenti.

Ognuno dei presenti ha raccontato diversi episodi a cui hanno assistito dove si andava dal non voler accettare il lavoro di una creativa perché “troppo femminile” o trattavano di insulti e molestie o linguaggi discriminatori.

L’idea comune è di applicare una ferrea “No asshole policy” e rifiutare di tenere in studio persone incapaci di evitare di avere quei comportamenti. Anche nel caso fossero dei geni dell’animazione.

La considerazione di Michael Fukushima sintetizza bene l’idea generale dei presenti. “Siamo nel 2019, non si può continuare così, Cristo!”.

Gli studi vogliono assumere persone con grande talento di ogni genere tentando di rimanere nella soglia del 50-50 tra maschi, femmine e ogni cosa bella.

La cosa più importante deve diventare la realizzazione di ottimi prodotti in un ambiente giusto che riconosca i meriti.

Grande conferenza, molto apprezzata dal pubblico.

Ottimo modo di iniziare il Festival di Annecy.

Chi scrive ricorda che il festival durerà fino a sabato e venire a vedere ciò che succede è meraviglioso.

 

2 risposte a “#Annecy2019 Gli incontri Women In Animation per un miglior posto di lavoro.”

  1. Mi chiedevo appunto se esistono nidi almeno nelle grandi aziende. O contratti adeguati. La gestione dei figli. C’e’ Una strana coincidenza tra assenza di donne nei ruoli hq manageriali artistici e regia dopo la maternita’ in questo settore, piu’ Che in altri. Eredita’ Disney ? Non un caso.

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