12 Febbraio 2019 09:10

Francafrique: Mysteri, e bugie della politica francese in Africa (ma non ditelo a Dibba)

Perchè ho scelto il fumetto ? Perchè va al cuore delle cose. ( Xavier Arel)

L’Argent fou de la Françafrique ( “La Folle Ricchezza dell’Africa Francofona“) è un recente volume edito dalla francese GlenaUt. Una vera e propria inchiesta  firmata dal reporter Xavier Arel e dal disegnatore Julien Solé, dedicata ai segreti ed alle bugie, ed alle colossali truffe, che hanno caratterizzato la politica francese verso le sue ex colonie africane, fin dalla fine della colonizzazione francese nel continente nero. Segnata dalla violentissima guerra in Algeria, che Parigi considerava parte integrante del proprio territorio nazionale e dall’instaurazione di una politica di collaborazione con le sue ex colonie dell’Africa dell’Ovest foriera di importanti conseguenze pe quei paesi e la stessa Francia.

Un volume estremamente documentato ed efficace nel denunciare uno dei mali più importanti dell’Africa, la corruzione delle sue classi dirigenti. Spesso indotta dai vecchi e dai nuovi colonizzatori, ma dovuta soprattutto all’azione di   clan familiari, avvinghiati al potere politico come l’edera ai muri. Indifferenti alle condizioni di vita dei propri cittadini, questi gruppi utilizzano lo stato come “cosa propria“, spostando immense ricchezze dai propri paesi all’Europa per acquistare beni di ogni tipo, e condurre una vita da autentici nababbi. E’ il caso del Gabon, da oltre 50 anni dominato da un’unico clan familiare, il Clan Bongo, che conta decine di membri ognuno dei quali ha reclamato per se una fetta delle ricchezze di questo stato,  enormemente ricco ma i cui cittadini sono perlopiù poverissimi. Od il clamoroso caso della Guinea Equatoriale, che ha un PIL più alto del Portogallo ma in cui il 60% della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno. Il figlio maggiore del presidente di quel paese , Teodorin Obiang, è stato condannato dalla giustizia francese per aver riciclato in Francia  150 milioni di euro tra immobili ed auto di lusso . Denaro sottratto alle casse dello stato.E malgrado la condanna, non sembra aver cessato le sue attività.

Un’inchiesta non isolata, chè da molti anni attivisti e giornalisti francesi denunciano gli scandali della Françafrique che esistono e sono numerosi e ben noti, ma sono molto diversi e più complessi, dello “Scandalo” del Franco Africano (il Franco CFA), che ha dato il via ad una delle più assurde crisi diplomatiche della storia dei rapporti tra Francia ed Italia. Una crisi senza senso. Ingiustificata.  Nel 2018 le principali nazionalità di provenienza dei 24.000 mila migranti sbarcati in Italia sono state la Tunisia, l’Eritrea, l’Iraq, il Sudan, ed il Pakistan. Il primo paese di provenienza di immigrati collegabile al Franco CFA è la Costa d’Avorio da cui sono arrivati poco più di un migliaio di persone.  La grandissima parte dei migranti che partono dall’Africa ha poco e nulla a che fare con la Françafrique e con il Franco CFA.  Questo volume è un ottimo documento di una realtà dura, da contestare, ma ben lontana da quella propagandata, con tanta acribia e forza da taluni nostri rappresentanti politici. Una realtà denunciata da francesi, in nome di quei valori di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza, che hanno forgiato la storia di quel paese, e dell’Europa. Presenti nella bandiera francese, come nel nostro tricolore che a quello d’Oltralpe si è direttamente ispirato. Ma non diciamo tutto questo a Dibba… ci rimarrebbe molto male.

Sarà pubblicato anche nel nostro paese il volume della Glénat ?

Intanto vogliamo ricordare come Feltrinelli Comix abbia dato da poco alle stampe il volume Lamiere, bel reportage grafico  firmato dallo scrittore Giorgio Fontana, con lo sceneggiatore Danilo Deninotti ed il disegnatore Lucio Ruvidotti,  dedicato a Deep Sea, uno degli enormi  slum di Nairobi, capitale del Kenya. Cliccate nella foto per un’intervista video agli autori.

Lamiere è la cronaca di viaggio in uno dei peggiori slum di Nairobi, la capitale di uno dei paesi africani più avanzati ma con i maggiori contrasti sociali del continente. A Nairobi oltre la metà della popolazione abita nelle baraccopoli. Tuttavia, invece di raccontare le baraccopoli più estese, Deninotti, Fontana e Ruvidotti hanno scelto Deep Sea: un luogo dalla povertà estrema al di sotto della dignità umana, emarginato dal quartiere circostante e sottoposto a incendi e sfratti, ma con un fortissimo spirito di resistenza locale.

Un altro volume originale dedicato ad un tema della realtà sociale, problematica che caratterizza la produzione Comix dell’editore.

Fonti Consultate: IlVenerdì, Feltrinelli Comix, bedeteque