13 Gennaio 2019 19:00

Aspettando Collezionando, di Fumetti e di Robot

Ammettiamolo, fin dal primo annuncio su quale sarebbe stato il tema della quarta edizione di Collezionando, ovvero I Robot nei Fumetti. abbiamo sviluppato una forte curiosità per il modo in cui verrà affrontato questo vastissimo tema.Declinabile in mille combinazioni. Soccorre a soddisfare la nostra curiosità editoriale, ed anche quella dei nostri lettori, il bell’articolo che Luca Boschi ha dedicato proprio al mondo dei fumetti e dei robot,  ripescando a piene mani dal vasto archivio del suo blog, dove più volte ha affrontato e discusso il tema. Qual’è stato il primo robot proposto nei fumetti? Astroboy? Giant Robot?  Quale fumettista ha inserito per primo in una sua opera un robot? Osamu Tezuka? Gli autori di Buck Rogers??

Sicuramente uno tra i primi robot della storia dei fumetti è stato  Percy, ideato nel 1911 da H. C. Greening, per la sunday page del New York Herald, nella striscia Percy “Brain He Has Nix” ,lo stesso titolo è stato poi usato anche per un corto d’animazione creato con un pionieristico studio d’animazione.

Harry Cornell Greening è stato uno dei pionieri dei comics americani, una vera grande personalità del fumetto, attiva fra il 1900 ed il 1920, con una vasta produzione di strisce, estremamente efficaci.

Prima di Percy, però, bisogna citare Lyonel Feininger che per le pagine del Chicago Tribune aveva creato The Kin-der-Kids, striscia che vedeva protagonisti un terzetto di fratellini con il pallino dell’esplorazione… utilizzando una vasca da bagno. Fra i diversi personaggi che ruotavano attorno a loro, c’era anche un piccolo giapponese perso da un sottomarino nipponico, Little Japanski, , che in effetti era  un automa dotato  di piedi meccanici con i quali poteva spingere un battello.

Prematuramente chiusa, la striscia è stata ripresa, meritoriamente, da Oblomov Edizioni che la ha compendiata nel prezioso volume Kin-Der Kids, che la ripropone integralmente.

Ed il primo autore italiano a proporre un robot nelle sue opere? Ma non poteva che essere il geniale Antonio Rubino, ne’ poteva essere altrimenti, con il maestro Pomponio e l’assistente di metallo Dinamello, ovviamente sul Corriere dei Piccoli, dal numero 17 (29 aprile) al numero 48 (2 dicembre) del 1923.

Sono questi alcuni dei mattoni di un edificio costruito con pazienza e cura ni decenni che hanno portato ad opere apprezzatissime ancor oggi quali quelle del Sensei Go Nagai, ed ovviamente di Osamu Tezuka.. Potete trovare altre informazioni e note più complete  sulle pagine di Cartoonist Globale.

Attendiamo con impazienza Collezionando 2019 il 23 e 24 marzo a Lucca.

N.B. L’immagine in apertura, è stata proposta recentissimamente dal noto disegnatore Carmine Di Giandomenico.  sul proprio profilo Facebook,  sarà presentata, con altre, in un’evento dedicato anche al mondo delle creazioni di Go Nagai, di cui speriamo di poter parlare al più presto.

Fonti Consultate: Lucaboschi, demetxugaillosScrewballcomicsbambinietopi