11 Gennaio 2019 17:51

Al MUFANT di Torino una mostra-tributo su Mazinga e Jeeg Robot

40 anni fa arrivavano in Italia “Il Grande Mazinga” e “Jeeg Robot d’Acciaio”

Anche il 2019 sarà un anno particolare ricco di festeggiamenti per l’assocazione AMICI DI GO NAGAI e per i suoi soci. Altri due quarantennali di lusso in omaggio al Maestro Go Nagai: Il Grande Mazinga e Jeeg Robot d’Acciaio. Per tale occasione, l’associazione di Torino ha raccolto 43 tavole e curato la relativa mostra dal titolo TRIBUTE GO! Un tributo, dunque, ad altri due capolavori dell’animazione giapponese, a quarant’anni dal loro arrivo in Italia.

EPSON MFP image

La mostra sarà inaugurata, come l’anno passato, presso il MUFANT (museo del fantastico e della fantascienza, www.mufant.it) in occasione del JAPAN DAYS, quest’anno in doppia data, 26 e 27 gennaio. Rimarrà disponibile per i visitatori fino al 28 febbraio 2019 presso il museo sito in via Reiss Romoli 49/bis a Torino.

Le tavole, raccolte con il supporto di Creative Comics e di Daniele Statella, comprende lavori di nomi illustri quali Sergio Giardo Vittorio Pavesio ad esempio passando dalle incredibili immagini di copertina di Paolo Barbieri. La lista completa degli autori che hanno partecipato alla mostra, in ordine alfabetico, è la seguente: Stefano Babini, Paolo Barbieri, Michele Benevento, Emanuele Boccanfuso, Riccardo Bogani, Andrea Bormida, Ivan Calcaterra, Fabrizio De Fabritiis, Fabio Detullio, Federica Di Meo, Marta Ferraris, Simone Garizio, James Garofalo, Andrea Gatti, Sergio Giardo, Federica Grego, Valerio Held, Claudio Iemmola, Luca Maresca, Gloria Meluzzi, Andrea Osella, Ivan Passamani, Vittorio Pavesio, Fabio Piacentini, Riccardo Pieruccini, Pasquale Qualano, Luca Raimondo, Nicola Rubin, Michele Rubini, Marco Sarro, Noemi Siino, Enrico Simonato, Claudio Stassi, Daniele Statella, Claudio Stassi, Najla Zago e Melissa Zanella.

A completamento di questa raccolta di prestigio, una selezione di cel e settei originali dalla serie tv “Il Grande Mazinga” e “Jeeg robot d’Acciaio” dalla collezione privata di Hitomi Watanabe.