26 Ottobre 2018 17:30

Giorgio Cavazzano: una mostra per i 50 anni di carriera

Lo scorso week end, sono stato a Palazzo Bufalini nel Quadrilatero di Città di Castello (PG), per visitare la mostra “CAVAZZANO 50 – DISEGNI, COLORI & SOGNI”, dedicata ovviamente ai 50 anni di carriera del grande Giorgio Cavazzano.

CAVAZZANO 50
CAVAZZANO 50 – DISEGNI, COLORI & SOGNI
Giorgio Cavazzano
Topolino e Pippo disegnati da un giovanissimo Giorgio Cavazzano, nel 1964

È una mostra importante, quella che chiuderà i battenti il 4 novembre, perché riesce a raccontare, con le circa 400 opere originali esposte, i diversi temi toccati dalla creatività del maestro, in questi cinque decenni di fervente attività.

Si parte con una corposa sezione dedicata a “Una Ballata del Topo Salato”, storia realizzata su testi di Bruno Enna, in occasione del 50esimo anniversario dalla prima apparizione del personaggio più famoso di Hugo Pratt, Corto Maltese: le tavole sono spettacolari e vederle dal vivo restituisce tutta la perizia, la dedizione e l’amore per questo lavoro, che caratterizzano l’opera di un disegnatore senza eguali (imitatori sì, eguali no).

Giorgio Cavazzano
Chi lo desidera può farsi una foto insieme a Topo Maltese
Giorgio Cavazzano
Topo Maltese, matita

Dopo l’immancabile sezione dedicata a “Paperi & Topi”, un’altra tutta per “Topalbano” (parodia del Commissario Montalbano di Andrea Camilleri) e qualche tavola della storia “Topolino e il passaggio al Tor Korgat”, realizzata su testi di Gagnor, si arriva al tema della musica con le versioni Disneyane di Vasco Rossi, Mina, Jovanotti e l’immancabile Vincenzo Paperica.

Giorgio Cavazzano
Vasco Rossi, nell’interpretazione di Giorgio Cavazzano
Giorgio Cavazzano
Mina secondo Cavazzano

La sorpresa più bella e preziosa, è stata la sala in cui erano esposti i quadri realizzati ad acrilico su tavole telate: c’è una Clarabella alta almeno un metro e mezzo, c’è un evocativo primo piano di Amelia di spalle, c’è un Paperone in contemplazione del suo deposito, ma soprattutto c’è una incredibile Paperina in abito rosso: una meraviglia per gli occhi.

Giorgio Cavazzano
matite per la doppia splash page di “Topolino e il passaggio al Tor Korgat”
Giorgio Cavazzano
Amelia – acrilico su tavola
Giorgio Cavazzano
Paperone – acrilico su tavola
Giorgio Cavazzano
Paperina – acrilico su tavola

Poi la sala tutta a tema cinema e lì trovano posto storie come La Strada, Casablanca, La vera storia di Novecento e altre ancora.

La mostra continua con le sezioni su “Altai e Jonson”, “Capitan Rogers” e “L’altro Giorgio”, quest’ultima contenente chicche come Silas Finn, Timoty Titan, Big Bazoom, Jungle Town, Lupo Alberto e Diabolik.

Ancora una sezione dedicata ai supereroi “Marvel”, una ai personaggi di “Bonelli” e chiude il giro, un’intera parete con le realizzazioni dell’artista veneto sul “Carnevale” di Venezia.

Elemento non da poco per una mostra così ricca, il prezzo: la mostra è gratuita e chi vuole può lasciare un’offerta in un “forziere” di disneyana memoria.

Aggiungo che, nel fine settimana in cui sono stato a Città di Castello, era in pieno vigore la due giorni di Tiferno Comics, una piccola ma graziosa Convention fumettistica in piazza, che è valsa la pena visitare.

Dicevo che c’è tempo fino al 4 novembre, per vedere la mostra di uno dei più grandi fumettisti della storia e, almeno per chi scrive, il più grande disegnatore disneyano di sempre a livello mondiale, con buona pace dei grandi Carl Barks, Don Rosa e qualunque altro mostro sacro vi venga in mente. Se potete, andateci.