E’ appena arrivata nelle edicole italiane, presentata da Hachette, ed accompagnata da una bella campagna di spot, “Il mondo di Diabolik“: una collezione di riproduzioni uniche e imperdibili dedicate al Re del Terrore ed ai personaggi del suo mondo.
Si tratta di figure in resine metalliche di altezza intorno ai 13-14 centimetri. Ben definite e dipinte. Ogni uscita è accompagnata da un fascicolo allegato.
La prima uscita della collana è dedicata proprio a Diabolik, con fascicolo allegato è posta in vendita al prezzo di lancio di 3,99 €. Seguiranno le figure di lady Eva Kant, e dell’ispettore Ginko.
Da segnalare che è possibile anche abbonarsi alla collana ricevendo una serie di omaggi esclusivi portachiavi, Mug termosensibile, il raccoglitore per i fascicoli etc. Fra questi bonus vogliamo segnalare il volume la Venere d’oro, un episodio scritto dalle sorelle Giussani nel 1969, indimenticabile per i lettori della diabolika saga. Questo albetto è una versione abbreviata della storia originale, adattata e ritoccata per gli appassionati dell’opera “Il Mondo di Diabolik”: un esemplare unico, appositamente creato per questa collezione.
Verrà inoltre inviati agli abbonati ( premium) anche la riproduzione de La Venere d’oro, la statua protagonista dell’episodio del 1969 in cui le sorelle Giussani, forse stanche di far rubare a Diabolik solo gioielli della corona, diamanti, lingotti d’oro e di platino, inventarono per lui un bottino diverso dagli altri: una statua. D’oro, ovviamente, ma non per questo degna della sua attenzione. Il fascino di quell’oggetto, il “valore aggiunto” per cui il Re del Terrore doveva farlo suo, era la perfetta somiglianza con Eva Kant, sua amatissima compagna e complice.
Collana uscita il 18 Agosto, esattamente un anno fa ci lasciava Sergio Zaniboni.
Non conoscevo la data esatta dell’uscita, avevo appreso dalla Tv, dagli spot, la prima notizia, e la ho realizzata un pò su tre piedi.” approfittando” degli amici del Diabolik Club. Mi scuso per non averla approfondita al meglio. Mi dolgo, però, soprattutto, di non aver ricordato io stesso Zaniboni. Un conto è una data un conto non aver ricordato un protagonista della nostra vita culturale e fumettistica.