24 Gennaio 2018 17:37

Nel segno del Brasile, la musica si prepara ad “animare” Annecy!

Come annunciato alla chiusura dell’edizione 2017, il Paese “guest star” della nuova edizione del Festival di Annecy sarà il Brasile, con il suo ricco panorama di produzioni animate. Ma un’altra graditissima ospite vivacizzerà le giornate (e le serate!) sulle rive del lago: la musica! Cine-concerti, proiezioni, conferenze, dibattiti e molto altro ci aspettano nel ricco programma in allestimento.

Il cinema di animazione brasiliano negli ultimi cinque anni ha regalato al Festival di Annecy ben due vincitori nella categoria lungometraggi, “Rio 2096: A Story of Love and Fury”  di Luiz Bolognesi  (2013) e “Il bambino che scoprì il mondo” di Ale Abreu (2014). Da non dimenticare “Guida“, cortometraggio di Rosana Urbes, che si aggiudicò il Premio Speciale Jean-Luc Xiberras per la Miglior Opera Prima e la Menzione D’Onore della Giuria Fipresci nel 2015. Il costante progresso di questa cinematografia giustifica dunque i riflettori che le verranno dedicati ad Annecy nel 2018.

Il Brasile ha anche una solida traduzione in campo musicale, architettonico, letterario, artistico, ecc. Sarà dunque anche un’opportunità per riscoprirne l’energia culturale, approfondendone le radici e le sorgenti cui anche gli animatori locali hanno attinto nel costruire uno stile insolito e di forte impatto espressivo.

Il Festival di Annecy per l’occasione stilerà un programma in sinergia con i colleghi brasiliani di ANIMA MUNDI, manifestazione che risale al 1993 e che si svolge ogni anno a Rio de Janeiro e Sao Paolo.

La musica

Fin dall’epoca del cinema muto, i cineasti hanno sognato di creare “musica visiva” spostando le forme grafiche secondo specifiche dinamiche ritmiche: tra questi Viking Eggeling (Symphonie diagonale), o Hans Richter (Rythmus 21) che condusse affascinanti esperimenti ai tempi della Repubblica di Weimar. Il debutto del sonoro portò poi i registi a illuminare le tracce dell’illustrazione musicale. Oskar Fischinger (Hungarian Rhapsody, An Optical Poem) è il più conosciuto tra loro. Lavorò anche con Walt Disney nella realizzazione di “Fantasia”.

Ci sono innumerevoli film d’animazione che utilizzano la musica come tema o materia prima. Che si tratti di “American Pop” di Ralph Bakshi, Allegro non troppo di Bruno Bozzetto, la mitica (quanto invisibile) “Rock Odyssey” di Robert Taylor, o “The Yellow Submarine” di George Dunning, i principali film musicali hanno costituito parte integrante della storia del cinema d’animazione. Inoltre, non bisogna dimenticare che i grandi classici Disney sono divenuti celebri anche per le loro canzoni …

I più grandi animatori hanno realizzato film musicali (Norman McLaren, Alexandre Alexeïeff, Lejf Marcussen, Mickael Dudok de Wit, Georges Schwizgebel, ecc.), e i più grandi compositori hanno scritto opere per l’animazione (Arthur Honegger, Oscar Peterson, Ornette Coleman, John Williams, Hans Zimmer, Bruno Coulais, Alexandre Desplat, Danny Elfman, Gabriel Yared e altri). Alcuni di loro hanno persino fatto del lavorare con l’animazione lapropria specialità, come il canadese Normand Roger o, più recentemente, il francese Pierre Caillet.

“Per rendere omaggio alla musica nel cinema animato, il modo migliore per iniziare è far salire i musicisti sul palco, per ricordarci – il più enfaticamente possibile – dell’importanza della musica nel nostro rapporto con il cinema, nell’emozione che pulsa da esso , nella sua stessa struttura …
Vogliamo lasciare che i compositori parlino da soli, per dotarli di un posto d’onore nella nostra programmazione del Festival e per consentire al pubblico e ai professionisti di incontrarli .” MARCEL JEAN, direttore artistico Festival di Annecy