21 Dicembre 2017 17:13

“Gli occhi più azzurri”: aiutiamo il documentario che testimonia come potemmo (e potremmo) dimostrarci uniti e “migliori”

Ve ne avevamo già parlato tempo fa:

“Gli occhi più azzurri”: quando profughi erano i nostri figli

Oggi questo documentario ha indetto una campagna di crowdfunding per farne un dvd: una delle ricompense per chi contribuisce sarà la stampa di un’illustrazione realizzata appositamente dal regista e animatore de “La Gatta Cenerentola“, Marino “Magoo” Guarnieri.

Il documentario “ Gli occhi più azzurri – Una storia di popolo”

La storia dimenticata del viaggio di 70.000 bambini dal Sud al Nord Italia:
una storia di solidarietà,  un’eroica, emozionante ed inedita pagina
scritta nel secondo dopoguerra

Regia di Simona Cappiello & Manolo Turri Dall’Orto

Animazioni di Marino Guarnieri (Arte della felicità/Gatta Cenerentola)
prod. Fondazione Gerardo Chiaromonte/ParteUtile
Durata: 46’ – Lingua: Italiano/Eng-sub
Edizioni La città del sole

Tra il 1946 e il 1952 più di 70.000 bambini del Sud furono salvati dalla fame, dall’analfabetismo e dalle malattie, grazie allo sforzo e alla solidarietà di donne e uomini che iniziarono a sognare una nuova Italia.

Questa è la loro storia

La nascita dei “Comitati per la salvezza dei bambini” nell’immediato dopoguerra rappresenta un esempio di sostegno spontaneo e organizzato che unì Nord e Sud, poveri e benestanti, nello sforzo comune di sostenere l’infanzia. Coordinati dal Partito Comunista e grazie al lavoro delle donne che entrano in politica attivamente, furono più di 70.000 i bambini trasferiti per periodi più o meno lunghi dal Sud presso altre famiglie del Centro-Nord Italia. Una pagina sociale, prima ancora che politica, davvero poco nota ai più, mai studiata, eppure esemplare: una nazione in difficoltà – l’Italia del secondo dopoguerra – che si mobilita incondizionatamente per proteggere i figli di tutti.

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Numerosi bambini provenienti da diverse zone di guerra, come Cassino, Napoli e la montagna bolognese, vengono ospitati da famiglie della città. L’assistenza all’arrivo è organizzata dall’UDI, Unione Donne Italiane.

Questo film parla di quel viaggio, fisico ma anche simbolico, che avvicinò due “Italie” distanti per lingua e cultura nell’intento comune di dare una speranza alla parte più indifesa della popolazione.

Attraverso gli occhi di una giovane donna sulle tracce dei ricordi della nonna seguiamo, grazie a testimonianze, foto e filmati d’epoca e interventi di animazione, il filo rosso di quei treni, i racconti che affiorano, la memoria che permane e influenza il presente.

Oltre alle interviste ai bambini di allora, spiccano le testimonianze dell’ex sindaco di Napoli, il Senatore Maurizio Valenzi, della moglie Litza Cittanova, della Senatrice Luciana Viviani e del regista Carlo Lizzani, allora documentarista per il Partito Comunista Italiano.

Il documentario ha meritato il patrocinio morale del Comune di Napoli e del Comune di Modena.

Il libro  / a cura di Simona Cappiello

Il libro contiene racconti e materiali di approfondimento, interviste inedite, documenti di repertorio provenienti da archivi storici italiani ( Biblioteca Naz. di Napoli, Emeroteca di Napoli, Emeroteca di Roma, Archivio Centrale UDI Unione Donne in Italia, Archivio Storico delle Ferrovie dello Stato ), alcune ristampe di preziosi documenti storici (il libretto che il Comitato di Napoli scrisse nel ’46 per informare e raccogliere materiale e sostegno per i viaggi; un resoconto dell’Archivio UDI relativo al Comitato bambini di Cassino; un resoconto di Gaetano Macchiaroli edito nel 74 per la raccolta “I comunisti e l’infanzia”), foto d’epoca e numerosi articoli pubblicati tra il ’46 e il ’48 dai quotidiani “La Voce” e “L’Unità”.

La campagna di crowdfunding

Dopo anni di ricerche, interviste, riprese e proiezioni finalmente “Gli occhi più azzurri” ha trovato un editore. Grazie alla partnership con la casa editrice indipendente La Città del Sole”, impegnata da oltre vent’anni nella pubblicazione su tematiche politiche, sociali ed antropologiche, possiamo realizzare e diffondere questo lavoro.

Al documentario, arricchito da nuovi contenuti speciali, sarà allegato un libro con approfondimenti e ristampe di materiali di repertorio, nuove interviste e testimonianze.

Raccontare questo episodio storico non è stato semplice. Legato ad un momento di miseria e guerra, molti testimoni inizialmente erano reticenti, ma è la memoria l’unica cosa che può restituire la storia vera, vissuta, con i suoi contrasti e i suoi collegamenti col presente, per restituire una parte del nostro passato che può ancora insegnare un modo di fare politica vicino alla gente, che oggi sembra troppo spesso dimenticato.

L’obiettivo del progetto è di realizzare uno strumento Edutainment per proporre proiezioni e progetti, in particolare nelle scuole, utili a diffondere, riflettere ed educare attraverso il supporto video e cartaceo, il recupero della nostra memoria storica e lavorare sulle implicazioni sociali che ci aiutano a leggere il presente, coinvolgendo quindi non solo gli appassionati di storia e politica ma soprattutto i giovani.