28 Ottobre 2017 10:00

View Conference 2017. Chiusura di un grande evento in grande stile.

Venerdì 27 ottobre si è chiuso View Conference 2017. Ecco un riassunto delle conferenze che si sono susseguite quest’ultimo giorno.

Si è iniziati con la conferenza “L’ARTE E L’ANIMAZIONE DI “LEGO BATMAN MOVIE” tenuta da ROB COLEMAN capo animatore del film, come del precedente “LEGO movie”. Racconta che attualmente nel suo studio in Australia stanno lavorando al film tratto dalla celebre serie animata TV “LEGO Ninjago” e “The LEGO Movie 2”. questo film era già stato proposto alla produzione poco dopo l’uscita gli autori erano andati dai produttori per proporre questo seguito. Ma visto il successo avuto dal personaggio Lego di Batman la leggenda vuole che appena visti i due il produttore abbia a alzato la mano dicendo “Lego”, abbia alzato l’altra mano dicendo “Batman e unendole sonoramente abbia esclamato “Money Sandwich!”. Lui non sa se sia vero, ma hanno fatto il film e lo hanno fatto bene.

La storia è un continuo di trovate geniali e battute irresistibili e l’animazione mostra paesaggi in mattoncini fatti in CGI davvero impegnativi. Hanno scherzato con i personaggi mettendo riferimenti a alcuni quasi dimenticati del passato e alcune fissazioni dei collezionisti lego o dei fans di Batman. Si vede che fare il film li ha davvero divertiti. Peccato che per motivo di tempo abbino tagliato 13 minuti di storia.

Segue la conferenza in prima mondiale “IL MAKING OF DI “THE BREADWINNER” tenuta da MARK MULLERY, direttore tecnico di Cartoon Saloon. Il film è diretto da Nora Twomey, co-direttrice del primo lungometraggi dello studio. Il capolavoro “The Secret of Kells”. Il film è tratto da una serie di libri molto nota e ha ricevuto il sostegno di celebri artisti. Ambientato in Afghanistan durante il regime talebano racconta di una ragazzina che per poter sostenere la famiglia si finge maschio e finisce col viaggiare attraverso il paese.

Lo stile artistico è una mediazione tra le illustrazioni del libro e quello dello studio. Più delle parti fatta ricreando in digitale figure fatte in carta ritagliata per le scene oniriche. L’animazione si basa su disegni fatti in digitale. E i paesaggi sono colorati digitalmente con tinte tempera per riprodurre l’opaco terroso del posto.

Le ricerche sull’ Afganistan devastato dalla guerra sono state difficili perché i talebani distruggevano qualsiasi strumento in grado di documentare visivamente e molto lo hanno ricostruito tramite i racconti dei sopravvissuti. Questi frammenti fanno venire subito voglia di vedere il film.

Segue la conferenza “UN APPROCCIO NON FRIVOLO NEL PROGETTARE DINOSAURI ROBOT” tenuta da JAN-BART VAN BEEK dello studio Guerrilla Games. Racconta come siano arrivati a realizzare il videogame “Horizon Zero Dawn”, una storia emozionante ambientato in un futuro post post apocalisse atomica. L’umanità esiste ancora e è tornata a uno stato tribale, la natura è rinata rigogliosa, ma restano alcune rovine di palazzi e la protagonista, una giovane cacciatrice, vuole scoprire cosa sia accaduto nel passato. E penetrare nelle rovine, custodite da grandi animali robot simili a dinosauri.

Storia originale che punta moltissimo sia sul coinvolgimento che sulla solidità della storia. Il team che l’ha sviluppato ha curato molto la caratterizzazione delle varie tribù dando a tutte una dignità epica.

Segue la conferenza “L’ULTIMA GENERAZIONE DELLA REALTÀ VIRTUALE” tenuta da DONALD GREENBERG, leggenda vivente che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo della computer grafica iniziandola a insegnare negli anni ’60 a studenti che crescendo sono a loro volta diventati figure importanti di quel mondo (come la presente in sala Kim White).

L’energia che trasmette sentirlo parlare camminando in mezzo alla sala come solo un grande professore sa fare, l’ispirazione delle sue parole non possono essere descritti. Ma il suo messaggio è chiaro. Bisogna provare, trovare soluzioni alternative coltivando la fantasia, avere curiosità.

Un vero Maestro.

Per il digitale sostiene che se si vorrà avanzare nello studio della realtà virtuale si dovranno fare studi di Neuro scienza per capire come funziona l’occhio e come riuscire a rendere per tutti agevole l’esperienza visiva. La sala è senza fiato.

Segue la conferenza “SOCIAL VIDEO: DOVE IL PUBBLICO È PARTE DEL CONTENUTO” tenuta da KEVIN LIN cofondatore di TWITCH.TV. Tutto il discorso verte a evidenziare il calo d’interesse, soprattutto nei giovani, per i classici canali televisivi. Fu vedendo i limiti della televisione tradizionale che ebbero l’idea di lanciare Twitch proponendola a Amazon. Twitch permette a chiunque vogli di realizzare il proprio canale video e proporlo a chi può essere interessato ai suoi contenuti. La cosa ebbe molto successo nel mondo dei tornei di videogame con partite giocate in diretta con tanto di telecronaca emozionata. Ma le possibilità sono più ampie. C’è chi trasmette corsi di pittura, di cucina, strani spettacoli con pupazzi/calzini. E se trovano sostegno possono arrivare a avere un numero impressionante di spettatori che pagano per vederli. Kevin Lin si dice certo che sia il naturale futuro della televisione, e non gli si può dar torto.

Segue la conferenza “COSTRUENDO SPECCHI: DIETRO LE QUINTE DI ECHO tenuta da VICTOR PEREZ regista del cortometraggio “Echo”. Il corto è stato realizzato utilizzando le possibilità di un nuovo tipo di ripresa ottenuta attraverso la sincronizzazione di due telecamera Motion Control Rig che riprende contemporaneamente un soggetto. Tanto che lo specchio del corto non esisteva ma era l’immagine dell’altra telecamera che veniva mandata con alcuni attimi di ritardo. Tutto il corto era nato perché lo studio voleva testare quel tipo di telecamera, ma il regista non voleva fare un corto da trenta secondi, ma raccontare una storia. Così si è imbarcato in uno dei lavori più difficili della sua carriera realizzando un cortometraggio in grado di angosciare davvero.

Segue la conferenza “SONY PICTURES IMAGEWORKS – CELEBRANDO I 25 ANNI DI INNOVAZIONE, CREATIVITÀ’ E IMMAGINAZIONE” tenuta da RANDY LAKE. La conferenza è una carrellata degli effetti speciali prodotti per il cinema dallo studio dal 1992 al presente. Film importanti per lo sviluppo del settore con tecnologie e softweare sempre più evoluti contando anche su programmi open source perché in costante miglioramento. Stanno tentando di trovare un modo sicuro per far lavorare ai loro film in remoto, così da poter avere collaboratori al lavoro in tutto il mondo invece che persone costrette a emigrare per lavorare in uno studio. Ma devono ancora trovare un sistema sicuro per evitare la fuga di dati e l’apparizione di spoilers.

Segue la conferenza “GLI EFFETTI VISIVI DI WONDER WOMAN” tenuta da JESSICA NORMAN supervisore agli effetti speciali del film. Mostra in particolare la prima battagli del film. Una scena girata in una spiaggia italiana dove le amazzoni armate di spade combattono contro soldati tedeschi della seconda guerra mondiale. La scena è difficile per la differenza delle armi, delle tecniche di combattimento e per le armature delle amazzoni. Ma il risultato è stato soddisfacente.

Segue la conferenza “ “IL PIANETA DELLE SCIMMIE. THE WAR” tenuta da JOE LETTERI, grandissima leggenda degli effetti speciali. Racconta come sia stato lavorare ai tre film del recente ciclo de “Il pianeta delle scimmie”, la cosa che colpisce di più nel sentiro è quanto per lui sia fondamentale dare agli esseri costruiti con l’usi della Mocap non solo un aspetto credibile e di grande realismo. Ma soprattutto dargli emozioni che trasmettano completamente gli stati d’animo. Nel terzo capitolo il punto di vista è completamente quello delle scimmie, del loro combattere per la sopravvivenza e nascita come civiltà. Per fare questo hanno curato molto la psicologia di Cesar, che ormai ha perso fiducia negli esseri umani ma continua a provare empatia per loro. Assicura che la cosa più difficile sia rendere credibile una scimmia in grado di parlare in modo fluido che una meno capace.

Si avvicina la fine di View Conference. Maria Elena Gutierrez introduce l’ultima conferenza.

GUARDIANS OF THE GALAXY VOL.2” tenuta da CHRISTOPHER TOWNSEND supercisore agli effetti speciali dello studio OVERALL e SIMONE KRAUS supervisore agli effetti speciali dello studio TRIXTER. Hanno lavorato entrambi al film e raccontano molte cose. Per esempio di quanto il regista avesse in mente perfettamente cosa volesse, tanto da fare dei bozzetti a matita per spiegare agli attori anche che mimica avere nella scena. Con una simile premessa il lavoro agli effetti speciali era molto meticoloso, le scene avevano colori accesi e tutto era spettacolare.

L’impegno nel rendere il procione Rocket più simile possibile a un procione anche se umanoide è stato notevole, così come gli ambienti. CHRISTOPHER TOWNSEND ammette che è un lavoro molto stancante. Ma sempre bello farlo, una sfida continua a fare meglio.

Così si è chiuso View Conference 2017. possiamo solo sperare che la prossima edizione arrivi presto e che sia sempre ricca di persone eccezionali come lo sono state tutte le edizioni. Che il pubblico aumenti e le connessioni tra individui nate portino a collaborazioni importanti.

Grazie di tutto, View.