26 Ottobre 2017 10:00

View Conference 2017. I grandi delle storie, della realtà virtuale e degli effetti speciali.

Mercoledì 25 ottobre alla View Conference si sono alternati i grandi della realtà virtuale e degli effetti speciali. Oltre a registi e sceneggiatori che hanno sviluppato mondi virtuali.

Si è iniziato con una conferenza di Mark Osborne intitolata “La collaborazione creativa dietro al Piccolo principe”, è stata un’ideale continuazione della conferenza che fece due anni fa, poco prima dell’uscita del film.

All’epoca non raccontò il film per evitare gli spoilers, concentrandosi sul quanto e perché il libro fosse per lui così importante. Ma questa volta ha raccontato passo passo le ricerche fatte per arrivare alla realizzazione del film.

Racconta come un disegno della casa dell’aviatore fatto da una delle artiste sia diventato per tutti lo spirito da seguire.

O come sia arrivato alla decisione di chiedere all’animatore maestro della stop motion con pupazzi di carta Jamie Carili di collaborare con lui.

Un periodo meraviglioso in cui incontrò anche uno dei suoi miti, l’attore Jeff “The Dude” Bridges, e a ricevere inaspettatamente una medaglia dalla Francia per meriti culturali.

Segue la conferenza “Da Ender’s game a Ubisof” di Jordi Garcia, regista e titolare dello studio Post23 di Barcellona.

Studio nato dopo il diploma in animazione dei componenti, che decisero di restare in Spagna e tentare di fare animazione come piaceva a loro. Lavorarono al videogioco Ender’s Game e a molte pubblicità. Pochi mesi fa è uscito uno spot contro i pregiudizi di genere che hanno realizzato per la casa automobiliscica Audi, che per la prima volta ha fatto fare una sua pubblicità in animazione. Il successo è stato tale che ne stanno facendo un altro per natale. Sono davvero bravi.

Segue la conferenza “Walt Disney Animation Studios. Assegnando luci e ombre nel regno di Arendelle” tenuta da Alessandro Jacomini. Direttore della fotografia per l’illuminazione di Frozen e molti altri lungometraggi Disney.

Jacomini racconta tutta la ricerca storica/folcloristica fatta per le ambientazione e gli studi della luce su neve e ghiaccio fatti sia andando di persona in luoghi innevati che cercando foto. Mostra alcuni frammenti del prossimo lungometraggio Disney, “Olaf’s Frozen Adventure” seguito del celebre “Frozen”, che sembra essere un film davvero divertente e natalizio.

Una delle differenze è data dalla neve, che in questo film non è più la minaccia che rischia di congelare tutto e quindi viene presentata con tutta la sua bellezza.

Segue la conferenza “Indipendente o a buon mercato? Dov’è la storia?” dell’irrefrenabile Kris Pean. Che racconta ironicamente il crollo delle fonti di guadagno nel realizzare animazione ritenute certezze incrollabili e cerca di spiegare come diavolo ha fatto a finire in Canada a fare un film indipendente.

Tra il non sapere dove finisce lo scherzo e inizia la serietà racconta del suo prossimo film “The Willoughbys”, tratto da un libro che ammira e che parla di una famiglia strana. Forse la peggiore che ci sia. Genitori irresponsabili totalmente indifferenti ai quattro figli che vivono nell’unica casa all’antica e priva di tecnologia di un’anonima metropoli.

L’arrivo di una bambina adottiva irrefrenabile comporterà l’assunzione di una tata improbabile che farà capire ai bambini quanto siano bizzarri i loro genitori e innescherà sviluppi imprevedibili.

Film fatto in un magnifico stile che si rifa al cartoon comico statunitense degli anni ’50 viene fatto cercando di non spendere soldi in fronzoli inutili (ormai indicati da molti come “I capelli di Merida”). Un’altra cosa che subito fa venire voglia di vedere il film è sapere che verrà narrato del gatto di casa, chiaramente stufo della sua famiglia umana. Tutto per rendere la commedia al meglio.

Parte la pausa pranzo. Ma invece di mangiare si continua il lavoro. Il collega Gatto Zeinese (& Alice), infatti, intervista Alessandro Jacomini.

Si riparte con la conferenza “Sfatare i miti sulla valutazione della Start up/Gaming studiose allineamento dell’investitore “Fancy” con i fondatori. Di Lk Shelley. Elevata analisi economica su come presentare una società che si occupa di animazione.

Segue la conferenza “Guidare l’innovazione della realtà virtuale al Dipartimento animazione del National Film Board” tenuta da Eloi Champagne, attuale direttore dell’ente canadese esistente ormai da 78 anni.

Sono da sempre votati alla sperimentazione e stanno investendo molto sullo studio e lo sviluppo della Realtà Virtuale.

Attualmente lavorano a tre progetti, tutti a diversi livelli di interazione col pubblico e videogiochi in VR. Tutto fatto finanziando le ricerche di artisti motivati a inventare qualcosa di nuovo. Chi scrive è molto interessato a un progetto VR con personaggi 2D.

Segue la conferenza “Emozioni in realtà virtuale” di Maureen Fan, co-fondatrice del Baobab Studios, e Larry Cutler, capo tecnico dello stesso.

Molti dei pionieri della CGI si sono uniti allo studio perché lo sviluppo della VR gli ricorda l’inizio dell’animazione 3D, l’energia che c’era agli esordi. Questo ha portato nello studio nomi eccezionali.

Olte ai corti comici come “Invasion” dallo stile solido molto CGI stanno lavorando a un progetto ambizioso intitolato “Rainbow Crow” fatto da John Legend. Una serie dallo stile molto pittorico e delicato difficile da ottenere ma molto bello. Vengono considerati lo Sturdios più promettente che ci sia.

Segue la conferenza “Clonando Logan: Doppi digitali ed effetti visivi superpotenziati” fatta da Martyn Culpitt. Una dettagliata (e vietatissima da fotografare o filmare) spiegazione di come hanno riprodotto i personaggi nel film Logan. Un realismo epico e impressionante.

Il breve curriculum di Hal Hickel

Segue la conferenza “Portare una galassia alla vita. Realizzare droidi, creature e navi spaziali per Rogue One”. Di Hal Hickel della ILM.

Fantastica spiegazione di quanta passione si metta nel produrre un film sulla serie classica di Star Wars quando si è un fans sfegatato della stessa. Anche se Hickel aveva già lavorato a “Episode One” (assicura di non aver fatto nemmeno un secondo di Jar Jar Binks)

Questo film è stato il ritorno allo spirito della trilogia storica. Una cosa che lo impegnò molto fu la costruzione dei droidi che rientrassero nello stile della saga. Problema superato con grandi risultati.

Chiude la giornata la conferenza “Rob Pardo”, fatta da Rob Pardo, legenda del Game Design che ha realizzato “World of Warcraft”.

Iniziò a lavorare nel settore 20 anni fa col videogame “Star Craft”, a cui collaborò molto ma solo durante l’ultimo anno di sviluppo.

Passo a “Warcraft 3”, dove fu Lead Design fin dall’inizio e realizzo una trama imprevedibile e sorprendente.

Nel 2004 inizio la storia di “World o Warkraft”, che continua ancora.

Per lui raccontare una storia avvincente è essenziale. Gli ricorda quando da ragazzo giocava con gli amidi a Dungeons & Dragons. Per lui quel gioco era il massimo. Per essere Dungeons Master si impegnò sempre di più a inventare storie che piacevano agli amici e si appassionò al raccontare. Adesso ha fondato il “Bonfire Studios”, dove sta sviluppando il videogame e le storie con l’idea di creare una comunità di amici giocatori unita dalla passione per il videogioco.

Così finisce il secondo giorno di View. Ma ci sono ancora due giorni di grandi conferenze e possibilità di provare la VR, interattiva o no.