14 Giugno 2017 13:53

Sfar fa volare il suo Piccolo Vampiro nel cielo di Annecy

Grande appuntamento con i Work In Progress del Festival di Annecy stamattina: ‘Petit Vampire’ di Joann Sfar, la cui lavorazione è cominciata nel marzo dello scorso anno.

Il lungometraggio è stato realizzato ancora una volta con la Autochenille Production di  Antoine Delesvaux, già con Sfar al timone della trasposizione del suo fortunato fumetto ‘Il Gatto del Rabbino’ (Cristallo di Annecy nel 2011 e premio César 2012 per il miglior film animato) e qui presente “solo” in veste di produttore, insieme al distributore francese Studio Canal, a France 3 Cinema e ai belgi di Panache Prod, col sostegno della regione Ile-de-France, della Sofica Cofinova.

La bd Petit vampire (in italiano Piccolo Vampiro) esordì alla fine degli anni Novanta, totalizzando ad oggi 320.000 copie vendute e venendo inserito nella Top 10 dei best seller del NY Times.

Scritta da Sfar e Sandrina Jardel (Il Gatto del Rabbino), la nuova trama riprende in parte il primo tomo della serie cartacea, con l’amicizia tra il seienne ultracentenario Piccolo Vampiro, annoiato dalla propria eterna routine, e l’orfano problematico Michel che nella villa infestata di una Cap d’Antibes anni Venti fa conoscenza con un mondo soprannaturale che gli si rivelerà assai più accogliente e assennato di quello a lui consueto.  Il ruolo di villain di questa nuova versione spetta al Gibbous (lett.: il gibboso), perfida creatura dalla testa a forma di Luna che pare avere un conto secolare aperto con i mostruosi congiunti di Piccolo Vampiro…

“Sono felice che gli animatori abbiano mancato di rispetto – metaforicamenteal mio lavoro e alle mie pretese iniziali: fumetto e animazione sono linguaggi affini ma differenti, ciò che uno suggerisce, l’altra deve mostrarlo, e ciò comporta problematiche e istanze che da disegnatore posso cogliere solo parzialmente. Il dialogo, la discussione, sono stati fondamentali in questo lavoro di équipe, così come il divertimento che abbiamo provato nel farlo, e proprio per questo abbiamo insistito affinché tutti gli artisti fossero parte in causa effettiva in tutte le fasi della produzione.”

Joann Sfar ad Annecy